lunedì 28 aprile 2008

Noi beviamo meno.. gli altri no (per fortuna)!


Nel mondo si beve sempre più vino italiano: alla diminuzione dei consumi interni di vino nel 2007, i produttori italiani rispondono con un incremento del 7,8% dell’export, che viene dopo un +6,5% del 2006; si tratta di quasi 3,5 miliardi di euro, per un ammontare di 19 milioni di ettolitri, con un sensibile aumento della qualità del prodotto esportato, visto il prezzo medio in crescita del 6,4% sul 2006.“È la dimostrazione della capacità dei vitivinicoltori italiani - spiega il direttore generale di Vinitaly, Giovanni Mantovani - di capire le tendenze e cogliere al volo le opportunità, perché fermarsi a guardare dentro ai propri confini nel mercato globalizzato non paga. Così, se in Italia si beve meno, nel resto del mondo, i consumi crescono al ritmo di 1,8 milioni di ettolitri l’anno, e mentre la Francia ha perso in un decennio 6 punti percentuali di mercato mondiale, l’Italia è riuscita a mantenere una quota del 18%, non lasciando spazio agli agguerriti competitor del Nuovo Mondo”.Vinto anche il confronto con l’Australia sulla piazza americana, con oltre 2,5 milioni di ettolitri (+8% sul 2006) per un valore record di quasi 830 milioni di euro. In aumento l’export anche verso i Paesi emergenti, con +19% in quantità e +43% in valore per la Russia (283 mila hl per oltre 57,5 milioni di euro); +55% in valore in Cina e +35,5% a Hong Kong (quasi 15 e oltre 6,6 milioni di euro rispettivamente); +1,2% in Giappone (100,6 milioni di euro); + 13% in India (1,6 milioni di euro).Ad esportare non sono solo le grandi aziende, ma anche quelle medio-piccole, che negli anni hanno anche saputo approfittare delle opportunità che Vinitaly ha messo in campo per promuovere le produzioni verso buyers esteri: ne sono esempi il “Vinitaly World Tour” dove la rassegna scaligera è migrata direttamente sui più importanti mercati mondiali, dall’America alla Cina, dal’India alla Russia, ma anche iniziative più innovative come il “matching on line” (dedicato ai trader stranieri, che con un click su www.vinitaly.com, possono dialogare con un mondo di aziende espositrici anche piccole, con le quali avviare nuovi affari; si chiama “Buyer’s Club” ed è il servizio di “business one to one”).


Stefano.

Nessun commento:

Posta un commento