mercoledì 16 marzo 2011

Sagrantino di Montefalco, Milziade Antano.



Gigantesco Sagrantino che almeno una volta nella vita va bevuto perchè è veramente molto buono.
Dopo questa prima frase è quasi inutile andarci a soffermare sugli aspetti tecnici del vino, ma lo farò perchè è un bel scrivere o se volete chiacchierare.

Di colore rosso rubino con riflessi viola, al naso molto intenso, ma senza eccessi con una persistenza che va di pari passo alla finezza.
Se ricordo bene erano nitidi alcuni sentori di frutti di bosco, ciliegie,liquirizia e tabacco.
Gusto secco, ma non troppo.
Possente il tannino che rimane a lungo in bocca.

Da una mia ricerca su internet questo sagrantino ha un invecchiamento minimo previsto di 42 mesi .
"Respira" circa 30 mesi in botti di legno e per 12 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio.

A me ha fatto un ottima impressione e lo consiglio.

Marco.

lunedì 14 marzo 2011

Un protagonista e tanti testimoni inconsapevoli...

Riflessioni post derby.

L'immagine piu' bella che mi porterò per sempre dietro della giornata di ieri è la faccia di un ragazzo dell'altro mondo, di Singapore per l'esattezza.
Nigel, amico laziale di mio cognato Stefano che ha trasvolato due continenti e sfidato un mucchio di fusi orari e di abitudini, che si è pippato lo smog di Roma per poter srotolare il suo stendardo in Curva Nord.
Quella faccia impastata d'emozione e d'orgoglio che ho incontrato dentro la Curva Nord è il simbolo di come l'appartenza Laziale non abbia colore, non abbia fede religiosa, non abbia confini nel senso piu' esteso del termine.
E tutti quei battiti di mani, insieme ad un coro famoso e festante, ne sono stati testimonianze vere.



Ma veniamo a Noi.
Il protagonista della gara è stato lui.
Non è la prima volta, ma speriamo che sia l'ultima. Le sue giocate sono state sibilline, sempre molto attente e hanno preparato, uno dopo l'altro, gli accadimenti che si sono succeduti.
Per la verità dobbiamo ammettere che Noi l'abbiamo aiutato con una squadra messa in campo male, con delle sostituzioni cervellotiche e con un senso di inadeguatezza di approccio in ogni fase del match, pari solo alle partite tra scapoli e ammogliati.
Però lui è stato bravo: ha saputo leggere la partita, ha messo i puntini sulle i subito. La sua prima puntualizzazione è stata sullo svizzero Laziale, neanche 20 minuti e con quel gesto ha fatto capire: oggi, come altre volte, decido io.
Sono sicuro che avrete già capito di chi parlo, ma se proprio non ci siete arrivati...diciamo che contro di lui sono sei anni, e non cinque partite, che non si vince.Tra un po' sarà la Snai a non ammetterlo piu' come arbitro della Lazio: troppo facile prendere la giocata quando c'è lui !



Oh che scrupoli nel contare i centimetri quando si battono le punizioni da una parte e che sbadataggine quando il capitano dei biancocelesti deve rivolgersi addirittura al 4° uomo per avere un aggiustamento della barriera.
E vogliamo parlare della nuove regola emanata in concomitanza dei sorteggi arbitrali ?
Se vinci uno a zero e hai una punizione a favore puoi impiegarci tutto il tempo che vuoi, anche dieci minuti e non ti succederà nulla, o quasi.
Perchè puo' sempre succedere che qualche avversario sbrocchi e ti rifili una capocciata. Giusta? Sbagliata ? Non lo so, ma io da domani propongo Radu capitano...almeno lui ha fatto vedere di tenerci !

Passiamo ai testimoni inconsapevoli.


Sono circa ventimila e rivendico il mio posticino.
Tutti quelli che ieri erano allo stadio con colori diversi dai colori del tramonto, sono stati testimoni di quanto il calcio puo' non essere solo calcio.
Eh si perchè, nel paese che convive con conflitti d'interessi di ogni tipo, proviamo ad immaginare che ci sia una società in vendita(la vendita badate bene è difficile, mollllto difficile...) gestita da una grande banca e proviamo a vedere gli introiti di questa società.
La voce qualificazione alla coppa europea piu' prestigiosa è importante, quasi vitale, anche alla luce di fantomatici quanto faraonici acquirenti che però, badate bene, fanno uno "colletta" in cinque per farsi finanziare dalla banca quello che occorre per prendere un pacchetto di minoranza del club.
A questo aggiungiamoci che la Banca, di cui sopra, è sponsor istituzionale della manifestazione calcistica continentale piu' prestigiosa, anch'essa di cui sopra.
Oddio...tutto questo per dire cosa?
Per dire che siamo sfortunati...molto sfortunati.
Sfortunati perchè proprio contro quella squadra i sorteggi ci danno un arbitro con cui non vinciamo da sei anni.
Sfortunati perchè quell'arbitro non vede un laser puntato contro il nostro portire nell'occasione del loro primo goal.
Sfortunati perchè non conosciamo le nuove regole (se sei in vantaggio puoi impiegare 10 minuti per battere un calcio di punizione)
Sfortunati perchè le parole in piu' le diciamo solo noi e le dice come sempre solo Ledesma(giocatore che potrebbe prendere le medaglie d'oro per la compostezza e per la correttezza in campo).
Sfortunati se in occasione della nostra prima espulsione, l'aiutante dell'arbitro sembra aver amicizia con il capitano dell'altra squadra dicendogli ripetutamente "Daje France', daje France'!" (fatto documentato su yuo tube...)
Sfortunati perchè prendiamo il primo rigore contro in un derby proprio in questa occasione.
Che dite ? Non era il primo ? Era il quinto in quattro derby ?
E dai...un piccolo errore me lo concedete, o no ?
Siamo sfortunati...ve l'ho già detto.

Dall'altra parte invece se la squadra avversaria puo' vantare uno score di 23 rigori in 30 partite ufficiali è solo per fortuna, mica per altro...

MA CHI VOLETE COJONA' ?

Per il prossimo derby faccio una proposta, se la designazione arbitrale non ci convince, se si sente puzza di bruciato da lontano, compriamo i biglietti e poi guardiamocela da casa. Tutti.
Lasciamo i settori dello stadio che ci appartengono vuoti, in modo da far capire anche a chi non vuol capire.

Vi piace vincere facile ?
Fatelo senza di noi...

Marco.

domenica 13 marzo 2011

giovedì 10 marzo 2011

Antico Ristorante Sora Maria e Arcangelo ad Olevano Romano.

Primo remake per il Melmo blog...e non poteva che essere l'Antico Ristorante Sora Maria e Arcangelo.
Venerdi 4 Marzo, a cena, sono stato in questo fantastico locale in quel di Olevano Romano.
L'occasione, neanche a dirlo, è stata la mia abilitazione professionale...(URRAH!)

E' uno dei miei posti super preferiti e quando ci vado sono sempre veramente contento, per cui premetto che qualche giudizio sarà troppo smielato e qualche aggettivo troppo superlativo.

Il locale è sempre più' o meno uguale, piccole modifiche vengono apportate di volta in volta, ma non danno mai troppo nell'occhio cosicché al nuovo avventore, ma anche al distratto "fruitore" reiterato, il locale sembra sempre uguale.

Una bella novità, non sorprendente visti i tempi, è stata la possibilità di cenare con un menu del giorno a soli 25 euro con bevande non comprese.
Io e Simo abbiamo mangiato alla carta, ma mi è sembrata un'ottima idea considerando che le pietanze che venivano offerte in quel menu erano poi rintracciabili anche sulla carta stessa con notevole risparmio...

Per la prima volta ho mangiato nella saletta principale, ottimamente arredata con scaffali di libri sul vino ed oggettistica particolare.
Chi l'ha preparata per la serata ha avuto ragione nel sistemare i tavoli da due tutti da una parte e i tavoli più' grandi spostati un po' più' in la.

Come vino, lo dico subito perché non ho fatto la foto, ho preso un ottimo Rosso Conero Riserva Dorico, cantina Moroder, del 2003. Anche il fatto che lo trovi praticamente solo ad Olevano vale un punto bonus per il locale...
Passiamo alla pappa.
Antipasto mio:Fagottino con tomino piemontese e broccoletti.
Divino.

Voto: 8.
Antipasto Simo:Bocconcini di coniglio con lardo di San Nicola, speziato e con letto di lenticchie stufate.

Voto: 8,5.
Questo è il mio primo piatto e anche l'unico perché Simo (che orrore!) ha "saltato" la portata.
Comunque si tratta di zituni setaro, ossia candele, con ragù' di castrato, pomodorini e ricotta al fumo di ginepro.
Molllllto buono.

Voto: 7,5.
Piccolo assaggino di formaggi, assolutamente al di sotto delle attese.
Due erano formaggi laziali ed uno piemontese, un po' meglio quello piemontese, ma come detto nell'insieme...un po' così.

Voto: 5.
Secondo mio: tordo matto di vitella con prosciutto di Bassiano, mozzarella e funghi prataroli con carciofo.
Odio ripetermi, ma molto buono.
Voto: 7,5.
Secondo di Simo:maialino cotto a bassa temperatura con sale vanigliato, cipollina in agrodolce e purè di mele anorche.
Molto meritevole.
Voto: 8.
Il dolce l'abbiamo preso uguale...
Si tratta del mitico fagotto sfogliato con frutti di bosco e crema.
Vale da solo il viaggio anche se è un po' fuori stagione.

Voto: 8.
Non ci sono stati offerti, a differenza delle altre volte, i distillati.
Mancanza di chi ci seguiva oppure cambio in regia ?
Bah...comunque l'unico appunto negativo.
Che poi appunto è troppo, direi appuntino.
Conto totale 128 euro che comprende due coperti(travestiti da Pane sulla ricevuta!!!!) da 6 euro, un acqua grande dal costo di 2 euro ed il vino già detto a 30 euro.

Considerazioni finali.

A me il posto piace.Ci metto quasi un'ora da Frascati, ma è sempre una passeggiata che faccio volentieri.
La cucina si è dimostrata all'altezza come e forse piu' della volta precedente.
Erano presenti novità sul menu stuzzicanti che invogliavano a farsi provare.
La carta dei vini, che ha subito dei rincari, aveva un'ottima scelta, come sempre, a prezzi tutto sommato accessibili.E' sparito il Flaccianello (ve possino!!!) ma si potevano ancora avere gli ottimi Barbareschi dei Produttori a 33 euro a bottiglia.
Il servizio è stato cortese, ma molto alla mano.
Il ragazzo che ci ha seguito per tutta la sera è stato diligente e veloce, ma estremamente amicone.
A me non ha disturbato neanche un po', però qualcuno\a potrebbe storcere il naso.
Molto preparato sui vini, un po' meno sul resto.

Quindi direi che il locale è...consigliato, consigliato, CONSIGLIATO !

Marco.

Antico Ristorante Sora Maria e Arcangelo.
Via Roma 42.
Olevano Romano.
Telefono 069564043.

lunedì 7 marzo 2011

Sagrantino di Montefalco Tabarrini.



Ove ce ne fosse bisogno, confermo il mio amore per il sagrantino.
Questa volta è una new entry ad emozionarmi il palato:
il Tabarrini non lo conoscevo ed è stata una piacevole scoperta.
Anno 2005 e 15 gradi, struttura buonina e l'eplosività del primo momento in bocca lascia poi spazio ad una non sgradevole invadenza.
Al naso benino appena aperto, meglio dopo un'oretta.
Incredibili sedimenti finali sul fondo della bottiglia a testimoniare un prodotto che non vuole passare inossevato nel panorama enologico "montefalchiano".

Essendo alla prima bevuta non riesco a collocarlo "prima di" o "dopo di", ma mi riprometto di riassaggiarlo per dargli la giusta collocazione...


Marco.

p.s.la foto è fatta con il bb...scusate se non è proprio carina !

giovedì 3 marzo 2011

Finalmente...



E chi vuol capire, capisca...

Marco.