mercoledì 27 aprile 2011

Il Melmo a Montefalco...

Circa venti giorni fa, in un caldo ed assolato giorno di primavera la cerchia ristrettissima del Melmo blog ha visitato Montefalco.
Purtroppo, tanti impegni e molte vicissitudini hanno costretto alla resa ed alla non presenza Stefano, caposaldo e capogruppo del Melmo.
A parte ciò tutto è andato alla grande...
Abbiamo cominciato la giornata con una splendida visita alla prestigiosa cantina Caprai.

Una visita che consiglio a tutti gli appassionati di vino e di sagrantino in particolare...


Qui abbiamo assaggiato praticamente tutti i vini che l'azienda produce, insieme ad un ottimo buffet che ha accompagnato ottimamente "la beva".


Poi, dopo un celere pranzo a Montefalco paese, che non ricorderemo per bontà ed economicità, abbiamo visitato la cantina Tabarrini.


Il preparatissimo e disponibile Daniele ci ha fatto conoscere la filosofia ed i prodotti della cantina.


Anche qui un ottimo tagliere di salumi e formaggi ha accompagnato la degustazione.


A concludere il tour abbiamo visitato anche la cantina Antonelli San Marco.


Qui purtroppo, a causa dello scarso tempo a disposizione, la visita è durata poco per approfondire debitamente.


Abbiamo assaggiato quasi tutti i vini prodotti dalla cantina, ci ha colpito un bianco molto particolare di cui parlerò a breve sul blog...


Potevamo forse andarcene senza cenare ?
Certo che no.
E per desinare abbiamo scelto il meglio: Il Borgo degli Ulivi a Matigge di Trevi.


L'amico Maurizio ci ha trattato come meglio non si puo'.


E dopo l'ennesimo brindisi, abbiamo ripreso, a fatica, la strada di casa....



Una giornata molto bella, da conservare nel cassetto dei ricordi piu' belli.
Mi ha sorpreso in positivo l'accoglienza che abbiamo ricevuto in tutto il territorio umbro.
Soprattutto nelle visite alle cantine abbiamo trovato sempre positività e voglia di confrontarsi, tanta passione e tanto rispetto per le opionioni degli appassionati.

In tanti mi hanno chiesto quando e dove la prossima tappa...
Lo dichiaro senza reticenze: in autunno si andrà a Bolgheri e se saremo di piu' si viaggerà con piu' macchine, ma come al solito la selezione all'entrata sarà spietata, quindi non v'illudete.


Marco.

giovedì 14 aprile 2011

Le Serre Nuove dell'Ornellaia.

Dici Serre Nuove ed in parecchi, soprattutto tra quelli che si definiscono intenditori, storcono il naso.
A mio giudizio ci sono dei preconcetti negativi su questo vino, che forzando un po' la mano, si puo' definire "base" di una cantina importantissima che ha altri punti di forza.
Ricordiamo che questa bottiglia è frutto di un assemblaggio di quattro vitigni così proporzionati:35% Cabernet Sauvignon, 50% Merlot, 10% Cabernet Franc e 5% Petit Verdot.
Nasce al momento dell'assemblaggio finale delle diverse barriques, scegliendo il vino che abbina caratteristiche di accessibilità e morbidezza con struttura, equilibrio e intensità tipiche del grande terroir dell' azienda.


Questo 2005 assaggiato durante una cenetta con Bob e signora non era male.
Si è lasciato bere con garbo. Ho sentito una predominanza di cabernet che ha arricchito il vino di un tannino morbido e non invadente, subito dopo la parte di merlot, che fa storcere il naso a Bob in ogni occasione, ha dato morbidezza al palato.
Colore rosso intenso con aromi di frutta a bacca rossa.
Un vino non molto equilibrato e con una media persistenza
Finale non lunghissimo ed estremamente tranquillo.



Secondo me da ricordare è anche l'ottimo rapporto qualità\prezzo del prodotto in questione, considerando che la bottiglia al massimo in enoteca si puo' trovare intorno ai 30 euro.


Marco.

venerdì 1 aprile 2011

Brunello di Montalcino Le Macioche.

Non è la prima volta che su questi schermi decantiamo le lodi per questo Brunello che, è bene dirlo, vede scorrere il tempo, ma si mantiene sempre su standard altissimi di bontà e gusto.


Ero curioso di riprovare l'annata 2001 dopo un po' di tempo.
Tutte le impressioni positive sono confermate: al naso un profumo molto intenso ed ampio ha mostrato subito le note di tabacco accompagnate da un leggero sentore di vaniglia e diverse note terziarie, dalle balsamiche, al pepe, al cioccolato e ad un ricordo di viola mammola.
Ottimo in bocca.
Molto persistente, con una buona sapidità e con un tannino leggermente soft e davvero elegante.
Non so giudicare se la maturazione sia giunta all'apice, ma se non lo avessi mai bevuto mi verrebbe in mente una frase scontata: maturo e con un armonia eccellente.



L'unica nota negativa, quando si aprono le bottiglie dell'Ingegnere, sono le riserve in cantina che calano.
Vista anche la difficoltà di reperimento del prodotto in zona.



Marco.