L'acqua toglie la sete, il cibo toglie la fame, il vino toglie i pensieri!
venerdì 25 aprile 2008
Kaid 2005, Cantina Alessandro Di Camporeale.
Un altro vino siciliano che mi ha deluso: ultimamente stanno diventando diversi: sarà che mi sono abituato male con Cusumano? Nell’incertezza intanto vi descrivo questo che, anche in ragione del suo prezzo (14 euro in enoteca) difficilmente ricomprerò di mia intenzione.
Nasce da uve syrah al 100%, nell’azienda situata vicino Palermo a circa 400 m slm. Il vino dopo l fermentazione matura in barriques per 10 mesi più altri 6 di affinamento in bottiglia.
Il colore è un rosso rubino con riflessi granati. Il profumo a bicchiere fermo è intenso e direi molto sfaccettato. Evidente oltre alla frutta rossa, il glicine e il pepe (qualcuno ha detto verde, ma me ne intendo poco per il momento). A bicchiere in movimento emergono le note floreali e la vaniglia e diminuisce sensibilmente il piccante. In bocca, stranissimo sensazione di freschezza acidica (quasi da bianco), con un retrogusto decisamente amarognolo. Le barriques mi sa che ammorbidiscono troppo il risultato perché il tannino si sente poco e niente. La struttura è invece buona.
Nella sostanza non mi è piaciuto, sarà per il prossimo siciliano.
Stefano.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se Cusumano, lato rossi, ti garba...cosa farai quando berrai il "Duca Enrico" ?
RispondiElimina:)
Marco.
Già bevuto. Ad una festa di addio al celibato...
RispondiElimina:)
Stefano
il kaid di alessandro di camporeale bevuto ad una festa di copleanno con amici era formidabile un vino che fà onore alla sicilia enologica complimenti al produttore
RispondiEliminaSecondo me avrai bevuto un'altro vino. Io ormai lo bevo abitualmente perchè la prima volta mi innamorai :)
RispondiEliminaIo l'ho bevuto appositamente per dar torto a Stefano...ed invece siamo assolutamente sulla stessa lunghezza d'onda.
RispondiEliminaDelusione è la parola giusta.
Magari provando un'altra annata potrò rivedere il giudizio, certo è che le premesse non sono incoraggianti...
Marco.
No, il vino era quello, l'ho letto sull'etichetta! :)
RispondiEliminaA 14 euro c'è ricca scelta, secondo me. E per questo vino non ce li spenderei, sulla base di quanto ho bevuto. Il syrah in purezza è già di suo molto particolare, poi se ci metti la extra permanenza in barriques, secondo me c'è qualcosa da rivedere nel processo di vinificazione. Comunque è un vino particolare, su questo non discuto.
Magari se mi capiterà di bere un'altra annata ti farò sapere cosa ne penso.
E comunque, la morale è sempre quella: W IL PESCERATTO!
Stefano
Quando una perla come il Kaid è da “difendere”, è quasi superfluo scrivere tanto, ma merita pur sempre un intervento ….Degustato, pardon (troppo tecnico per semplici “appassionati”), bevuto a feste, in solitudine, nell’intimità di un momento speciale è un’ambrosia tale che vale tutto quanto si è detto e scritto da quando è nato, attribuendo meriti settoriali non solo alla Sicilia, ma all’intero panorama italiano. I“giudizi da intenditori o recensioni da gourmet” lo hanno sempre acclamato, è vero, ma se degli “appassionati” semplicemente “golosi” con la “voglia di far bene” mettono “in gioco” un tale vino….beh, che dire? No comment, il Kaid è un vino che parla da solo, fa sempre tanto rumore, ma non per niente! gianfranco
RispondiEliminaCaro Gianfranco, che ti devo dire? Del giudizio di altri che non passano da queste parti mi interessa fino ad un certo punto, ma solo perchè non se ne può discutere come facciamo con te e con altri.
RispondiEliminaPer quanto riguarda quello che dici tu, sono abbastanza scettico nel valutare un vino in assoluto e non nello specifico dell'annata in cui è prodotto, ma questo vale per il Kaid come per qualsiasi altro vino. Un vino non può essere stato ed essere sempre buono. Dipende, come tu mi puoi insegnare, da tanti fattori non ultima la stagione. Non mi sentirai mai difendere a spada tratta un vino, forse una sua annata.
Altre due cose, le ripeto anche se le puoi leggere in quanto scritto sopra:
1) a me il syrah in purezza non fa impazzire, come il merlot. Uno troppo sdolcinato e l'altro troppo fruttato. Infatti, come ben sai, i francesi il merlot in purezza non lo fanno. E sul syrah ci vanno coi piedi di piombo (e in Francia che è più freddo avrebbero una resa diversa da quanto non accade nell'assolata sicilia).
2) come saprai bazzicando ben altri intenditori e non dei semplici appassionati come noi, il gusto regna sovrano. Ci sono delle cose che possono piacere ad alcuni e ad altri no. Penso che nelle tue tante degustazioni ti sarai imbattuto in qualche vino costosetto che forse solo l'idea di averci speso i soldi non ti ha fatto dire pubblicamente che non ti è piaciuto. Perchè ti deve piacere. Lo stesso accade a noi. Se una cosa non mi piace lo dico. Non faccio torto a nessuno perchè a qualcuno potrebbe piacere, ben per lui, e perchè per mia fortuna non ho conflitti di interesse di cui tener conto. Pensa che l'altro giorno ho letto di una discussione sul sassicaia 05, tra chi lo definiva una porcata e chi invece gli attribuiva un bel punteggio. E stiamo parlando del sassicaia....
Mi compiaccio, tuttavia, che ti sei letto per bene il blog e spero di trovare altre tue riflessioni, perchè sono interessanti e senza dubbio ben articolate.
Stefano
Grazie per la tua, anzi tue risposte. Voglio concludere con due citazioni. Una di uno chef famoso (Gualtiero Marchesi) "Quando si vuole bere un vino è sufficiente il piacere fisico, mentre per degustarlo sono necessarie intelligenza, sensibilità e competenza"; l'altra di un grande viticoltore (Salvo Foti):"Ogni vino è un libro che va letto con attenzione, di cui dobbiamo conoscere l'autore, l'ambientazione e quando è stato scritto. Da esso apprenderemo una storia ogni volta diversa e sempre riconducibile a un territorio, a dei vitigni e alla cultura degli uomini che lo hanno prodotto". :-)
RispondiEliminaMi dispiace per Gianfranco che con ilarità e, poco, buon senso cerca di parlare in questo blog di un vino che gli garba molto e non accetta giudizi contrari.
RispondiEliminaQui sul Melmo accettiamo i confronti, vogliamo sentire i pareri di tutti, ma mai pensiamo di liquidare in maniera superficiale i giudizi che non ci
trovano d'accordo.
In questo caso si parla del vino siculo Kaid,ma sarebbe stato lo stesso anche per sua maestà il Tignanello.
A Stefano, che lo ha comprato e lo ha pagato e che non lavora per nessuna cantina o azienda vinicola italiana o straniera, non è piaciuto.
Qualche tempo dopo, visto che i pareri che arrivavano erano discordi, l'ho bevuto anch'io.
Di solito ho giudizi discordanti con quelli del Fortissimo Stefano, invece stavolta siamo praticamente a braccetto.
Nel panorama dei rossi siciliani, che in vita mia ho bevuto, si piazza a ridosso delle ultimissime posizioni.
Pace.
A noi non piace.
Probabilmente proveremo un'altra annata e siate sicuri(gianfranco e gli altri)che se ci piacerà lo diremo con gli stessi caratteri che abbiamo usato per questa rece negativa.
Nel frattempo non mi fate fare il moderatore cattivo e non credete che certe battutine(del kaiser...)non vengano capite.
Cercate di rispettare la voglia di confronto senza pregiudizi che accompagna questo blog fin dalla sua nascita...
Marco.
Certo che mettere a paragone Cusumano mi viene proprio da ridere.... Sicuramente ci sono altri vini che con 14 euro si beve bene, ma spesso accade l'inverso. Ma non sono d'accordo con te che 14 euro il kaid nn li valga. Da semplice appassionato di vino penso che questo vino abbia pulizia, equlibrio e consistenza. Sono d'accordo con te che questo vino ha una buona acidità ma ciò è un'elemento positivo . Ti consiglio di riprovarlo !
RispondiEliminaQuesto post è stato scritto quasi un anno fa. Da allora alcune mie convinzioni sul mondo del vino sono cambiate, in particolare per quanto riguarda i bordolesi in purezza. sarò contento di riprovare il Kaid, quando mi capiterà. Su Cusumano, è un discorso lungo e non merita approfondimenti qui direi.
RispondiEliminaIn ogni caso, mi ricordo distintamente che non l'ho trovato un vino equilibrato, in particolare nel rapporto naso-bocca.
Vedremo alla prossima.
Ciao
stefano