lunedì 30 marzo 2009

La gita a Cheese a Settembre 2007.

Ecco il secondo articolo che avrei dovuto scrivere più di un anno fa.
Anche qui ho una più che valida motivazione che mi giustifica dall'aver aspettato così tanto. L'ho fatto per voi amanti del formaggio in tutte le sue forme e nelle sue mille varietà di sapori; per voi enogastroturisti che non vedete l'ora che arrivi settembre 2009 per andare a visitare questa meravigliosa manifestazione.
Sto infatti per parlarvi di CHEESE!! l'unica manifestazione interamente dedicata al formaggio organizzata da Slow Food.
Cheese si svolge a Bra (Cuneo) ogni due anni.
Personalmente ne avevo sentito parlare la prima volta nel maggio 2005 (mentre ero di servizio come sommelier ad un'altra manifestazione di Slow Food che si chiama Distinti Salumi e che si svolge a Cagli – PU – a cavallo tra il 25 aprile e il primo maggio di ogni anno e alla quale vi consiglio caldamente di andare perché è molto molto carina), e vi assicuro che aspettare due anni per andarci non è stato affatto facile. La voglia che avevo era così tanta che a maggio 2007 avevo già prenotato l'albergo per settembre (e ho pure faticato un po' a trovarlo).
Per chi è appassionato di formaggi CHEESE!! è il paese dei balocchi e la cosa si percepisce abbastanza chiaramente dalla mia espressione in questa foto.


Bra è una piccola cittadina, devo dire molto carina, che si gira meravigliosamente bene a piedi.
La manifestazione Cheese! si svolge in genere dal venerdì al lunedì ed essendo arrivati alla settima edizione (questa del 2009) a livello logistico (parcheggi e navette) non ci sono particolari problemi. Per tutta la città sono poi dislocati dei punti in cui prendere le piantine degli stand e l'elenco degli eventi enogastronomici e dei laboratori del gusto organizzati, peraltro già consultabili e scaricabili settimane prima nel sito web dedicato.
Marco ed io abbiamo scelto di partire il giovedì pomeriggio e di dormire un po' fuori Bra, intanto perché non avevo trovato posto in città e poi perché pensavamo che fosse più semplice parcheggiare e muoversi in macchina piuttosto che rischiare di rimanere bloccati, visto che il sabato lo avremmo dedicato alla vista di “certe” cantine. Infatti, visto che volevamo anche fare un giro nelle Langhe, il nostro albergo lo abbiamo scelto a Barolo.
Il venerdì mattina ci siamo diretti a Bra e in venti minuti eravamo in zona.
Non abbiamo avuto problemi con il parcheggio e la giornata è stata splendida sia dal punto di vista meteorologico sia da quello della folla. Infatti il primo giorno di Cheese è l'ideale per farsi un bel giro senza fare le code agli stand.
Tutti gli espositori sono arrivati e le varie degustazioni sono attive sin dall'ora di pranzo.
Un simpatico signore del posto ci ha detto poi che se si ha la possibilità di rimanere, il lunedì è il giorno migliore per gli acquisti; infatti gli espositori tendono a non riportarsi a casa i prodotti che hanno portato in fiera (molti sono anche stranieri e si viaggia meglio più leggeri dato che si è anche molto stanchi!) e praticano dei bei sconti per l'acquisto dei vari formaggi & Co.
Ma entriamo nel merito.
La mattina l'abbiamo impiegata tutta per visitare il Grande Mercato dei Formaggi: 3 ore di assaggi e sbocconcellature in Italia e all'estero mangiando formaggi conosciuti, rari, sperimentali e abbinamenti di tutti i tipi (dalle marmellate, alle mostarde, alle salse).
Le foto sotto mostrano i formaggi vecchi francesi (alcuni sapevano di liquirizia, altri di erbe), il meraviglioso formaggio blu inglese – lo Stichelton – i pluripremiati mieli di Thun e l'aceto balsamico tradizionale di Modena dell'acetaia Paltrinieri. Di foto ne ho altre centinaia di tutti questi stand in cui era impossibile non assaggiare e non chiedere informazioni.


Personalmente mi sarei comprata di tutto, ma mi sono limitata a prendere i depliant per acquistare in futuro, magari durante una vacanza organizzata appositamente (in albergo la sera avevamo due buste piene di carta!!).

Di acquisti ne abbiamo fatti pochi perché con Marco avevamo deciso di dedicare la quasi totalità del nostro budget per mangiare.
Cheese 2007 aveva infatti organizzato:
- dei chioschi di degustazione suddivisi per regione (c'erano la Valle d'Aosta, la Puglia, il Friuli Venezia Giulia e l'Emilia Romagna;
- la Gran Sala del Formaggio e l'Enoteca;
- la Casa dei Blu;
- la Piazza della Birra;
- la Cucina di Strada;
- i presidi Slow Food dei Formaggi e non solo.

Verso l'ora di pranzo ci siamo quindi diretti verso la Gran Sala del Formaggio e alla Casa dei Blu. Quest'ultima in particolare la consideravo un segno del destino. Ogni edizione infatti Cheese! la dedica ad un tema da approfondire: nel 2007 si parlava di formaggi erborinati, in altre parole la mia ossessione all'interno della passione dei formaggi.
Ecco quindi che verso l'ora di pranzo ci dirigiamo nella parte della città dedicata a questo.


Come sempre mi accade quando ho alte aspettative ecco la delusione dietro l'angolo...e nemmeno tanto dietro!!
Per entrare alla Gran Sala si doveva pagare una quota di 8,00 euro a persona comprensive di una degustazione di formaggio e vino e fin lì niente di strano; l'idea era quella di entrare prendere 2 degustazioni diverse di vini e formaggi ed proseguire con gli assaggi. Invece no. Per poter entrare nella Gran Sala e nella Casa dei Blu si pagavano queste 8,00 euro che ti obbligavano a fare una degustazione di Moscato d'Asti e una di un Pannerone di Lodi, un formaggio presidio Slow Food che tra l'altro davano in un pezzo enorme che se per caso non ti piaceva non sapevi che farci.
Tutti gli altri assaggi erano a pagamento, cosa non sbagliata di per sé, ma completamente mal comunicata.
Immaginate di trovarvi di fronte a migliaia di bottiglie di tutte le tipologie possibili e immaginabili di vino provenienti da tutta Italia e avere un buono per il Moscato d'Asti e contemporaneamente avere la possibilità di assaggiare formaggi provenienti da tutto il mondo (3 o 4 pezzetti in un assaggio) e doversi mangiare un pezzo enorme di un formaggio che non hai scelto di mangiare avendo comunque già assaggiato molti di quei formaggi prima e in maniera completamente gratuita...della serie o così o butti le 8 euro...io infatti non ho voluto spendere altri soldi per mangiare e bere lì perché mi sono sentita un po' presa in giro.
Se mi avessero fatto scegliere il primo assaggio, poi sicuramente avrei continuato, invece abbiamo ripiegato in una degustazione di Dolcetto (Monfalletto 2006, Cordero di Montezemolo) e in una di Barolo (Classico Riserva 2001 di Giacomo Borgogno & Figli) – che ci hanno entrambi molto deluso – e ce ne siamo andati.

Avendo ancora una certa fame, ci siamo diretti verso la Cucina di Strada e la Piazza della Birra dove è iniziata la parte indimenticabile della nostra giornata.
La Cucina di Strada offriva tante piccole stuzzicherie che ci hanno fatto veramente bene al cuore, al palato e allo stomaco: abbiamo mangiato l'insuperabile Focaccia con il formaggio di Recco, la Piada romagnola con lo stracchino, dei Wurstel con il formaggio altoatesini, la Pizza fritta campana


dei panini con burro e acciughe ciascun ingrediente facente parte di un presidio Slow Food di cui se avessi scritto l'articolo all'epoca ricorderei tutti i nomi, ma che vi posso far vedere qui


e poi birra, tanta e buona birra.

La Piazza della Birra era organizzata particolarmente bene.
Di produttori di birra artigianale ce n'erano 21 ciascuno con diverse birre da assaggiare; ora, capite che la cosa diventava impegnativa se i produttori non si fossero organizzati nel proporre dei bicchieri medio/piccoli di birra a 1,50 euro al bicchiere in maniera tale da permettere diversi assaggi.
Noi abbiamo bevuto:
- del Birrificio Troll di Vernante, Cuneo la birra Panada (che è una birra chiara, con gradazione alcolometrica di 4,7 ad alta fermentazione fatta con coriandolo, zenzero e scorza d'arancia amara), la Shangrila Fumè (che è una birra ambrata, con gradazione alcolometrica di 7,5 ad alta fermentazione fatta con malto da whisky scozzese torbato) e una birra scura di cui non conosco nome e gradazione ma ottima e fatta con foglie di tabacco;
- del Birrificio Cittavecchia di Sgonico, Trieste la loro birra chiara a bassa fermentazione con 4,9 di gradazione alcolometrica;
- del Birrificio Torino di Torino la Clara (che è una birra chiara, con gradazione alcolometrica di 4,8 a bassa fermentazione)
- del Pivovar Bohemia Regent di Trebon (Slovacchia) la Premium Tmavý Ležák (che è una birra ambrata, con gradazione alcolometrica di 4,4 a bassa fermentazione).
Tutte queste birre erano assolutamente ottime, ciascuna con una propria particolarità e con nette differenze al gusto. Di seguito trovate chi ha apprezzato di più.


Non paghi abbiamo continuato la nostra peregrinazione allo stand del Friuli Venezia Giulia dove io ho assaggiato la Torta di frico con polenta accompagnata da un notevole Sauvignon 2005 DOC Friuli Isonzo di Manzocco Dario di Cormòns (GO) e Marco ha ingannato il tempo che io ho impiegato a mangiare sorseggiando un Tocai Friulano 2006 DOC Friuli Isonzo della Tenuta Luisa di Mariano del Friuli (GO).

A quel punto, sazi, abbiamo proseguito il pomeriggio passeggiando per le vie di Bra, scoprendo degli scorci molto carini e continuando a vagare per gli stand dei presidi che sono stati tanto interessanti quanto utili perché ci hanno portato al luogo in cui abbiamo degnamente concluso la giornata, e cioè al laboratorio organizzato dalla Regione Puglia.
Questa parte del pomeriggio merita un post a parte al quale vi rimando.

Concludo ribadendo il consiglio di andare a vedere almeno una volta nella vita questa splendida manifestazione.
Marco ed io abbiamo trovato tantissime cose interessanti da mangiare a tanti spunti per le future vacanze enogastronomiche nella nostra incantevole e ricca penisola.
Quest'anno Cheese si tiene dal 18 al 21 Settembre. Troverete a breve tutte le informazioni che vi potranno servire al sito http://www.cheese.slowfood.it/welcome.lasso quando lo aggiorneranno con le info relative all'edizione 2009. Da parte mia vi consiglio già di prenotare per dormire.

Più di tante altre parole vi volevo salutare con l'espressione di Marco sulla strada per andare a prendere la macchina: erano già 15 minuti che mi diceva che non avrebbe più assaggiato e bevuto niente anche perché venivamo dal mitico laboratorio del gusto della Puglia.
Passiamo davanti all'ultimo stand sulla via dell'uscita dalla città ed improvvisamente mi accorgo che stavo parlando da sola...mi volto e vedo Marco così:



Emanuela.

3 commenti:

  1. Grande racconto, grande memoria, grande fatica a distanza di due anni. E soprattutto grande Marco! Il finale è uno spasso e non faccio fatica ad immaginarmelo....

    Stefano

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  2. Grande ragazzi.
    Sono Davide dell'Acetaia Paltrinieri.
    Ho letto il vostro racconto e vi aspettiamo anche quest'anno all'edizione 2009 di Cheese.
    PS
    mi sono permesso di linkare questo post sul blog dell'Acetaia. :-)

    Ciao
    A presto

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  3. complimenti a Marco....(mai dire basta) e poi degustare nn vuol dire abbuffarsi ...........
    per i ritardatari che vogliono organizzare un fine settimana enogastronomico vi comunico che io e mia moglie a Ottobre2009 abbiamo aperto un piccolissimo affittacamere a Corneliano d'Alba 8km da Bra in una piccola tipica casetta indipendente IL CIABOT max 6 posti letto
    per maggiori info foto prezzi visitate il nostro sito autocostruito e autogestito www.nastisa.135.it
    buone degustazioni...;-))) Marco e Ornella

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