giovedì 26 marzo 2009

Cabernet Sauvignon di Casale del Giglio anno 2001.



In una serata di grande divertimento, ma dai toni enologici un po' bassi, questo vino fa la sua "porca" figura.
E' sicuramente aiutato da un'annata che è stata annoverata buona dagli analisti Laziali, ed anche dal buon punto di maturazione a cui la bottiglia è arrivata.
Color rosso rubino scuro, quasi impenetrabile.
Al naso fitto sentore di frutta matura e pepe nero.
Al palato è avvolgente, ma non troppo, sicuramente non invadente.
Il tannino è morbido e si lascia gustare senza prevaricare.
E' dotato di una struttura discreta che mi è sembrata giunta ad una maturazione pressochè finale.
Il finale è abbastanza lungo.
Dei prodotti di Casale del Giglio provato negli ultimi due anni è sicuramente il migliore.

Stefano faceva notare che il prodotto in questione, se pur in annate apprezzabili come queste, subisce lo sconfortante rapporto qualità prezzo che lo fa collocare negli ultimi posti della classifica per questa discriminante.
In effetti 20 euros per questa bottiglia appaiono veramente un prezzo sbilanciato.



Marco.

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