sabato 21 marzo 2009

Il gioco dell'angelo, di Carlos Ruiz Zafon.



Ho atteso talmente tanto questo nuovo libro di Zafon che forse l’ho incosciamente caricato di troppa aspettativa.
D’altronde “L’ombra del vento” è nella mia lista dei libri preferiti e l’ansia per una nuova opera dello stesso autore era normale non solo in me, ma in tutti quelli che avevano letto la precedente.

Difficile dare un giudizio sintetico.
Innanzitutto è un libro più’ lungo, più’ fantasioso, più’…”creato” dall’autore rispetto a “L’ombra del vento”.
E queste caratteristiche si fanno sentire soprattutto verso la fine del romanzo.
All’inizio invece ci si riallaccia subito con l’atmosfera, con i paesaggi e anche con alcune figure che avevamo incontrato nell’altro romanzo.
La Barcellona di Zafon è la solita…bella città, intrigante che ti sorprende e che ti meraviglia.
Alcune descrizioni sono letteralmente bellissime, se stai leggendo da solo in salotto può’ capitarti di sentire freddo o caldo in base al momento raccontato o al paesaggio descritto.

Nell’insieme però mi sembra che questo libro perda il confronto con il precedente.
Nonostante le “sterzate” e le “accelerazioni” che l’autore da alla storia, in alcune parti si denota un procedere troppo vago e troppo poco trascinante.
Non che sia un brutto romanzo…quello no, non lo voglio dire.
Probabilmente se un lettore leggesse questo libro, senza aver letto prima “L’ombra del vento”, avrebbe un giudizio diverso.
Più’distaccato e più’ concernente soltanto quest’opera.
Il finale è allucinante.

Insomma, io questo libro non riesco a consigliarlo.

Il gioco dell'angelo, editore Mondadori, prezzo 25,00 euro.


Marco.

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