Questo ristorante è un po’ un luogo mitico per la gente del posto e per parecchi da fuori provincia, in particolare dalla vicinissima Romagna e dalla Provincia di Ancona.
Noi sono tanti anni che lo conosciamo grazie al fratello di un amico che ha fatto il servizio militare a Pesaro e che spesso andava a mangiare lì nelle libere uscite.
C’è da dire che dietro al muro della zona “taglio” ci sono appese tantissime foto e autografi dei cosidetti VIP che sono passati a mangiare alla trattoria (ad esempio io ricordo Lucio Dalla e Paola Barale).
Attenzione però: il fatto che ci siano tali “cimeli” al muro non significa che questo sia un locale chic dai richiami tradizionali. Noooo, al contrario. La Trattoria “Il pergolato dalla Maria” è una vera, autentica e genuina trattoria.
Lo si vede facilmente dalla foto che ho scattato assieme al piatto forte del posto, di cui parlerò tra breve, perché il servizio è talmente rapido che dopo aver ordinato non ho fatto in tempo a prendere la macchinetta che già mi sono trovata il tavolo apparecchiato e le tagliatelle ai fagioli belle, pronte e fumanti.
Il posto si presenta come una vecchia casa di paese su due piani, con la scala in mezzo e le stanze a destra e sinistra. I coperti sono stati ricavati ottimizzando tutti gli spazi (a volte si sta anche un pochino stretti) perché il locale è SEMPRE, e dico SEMPRE, pieno.Mai andare senza aver chiamato, perché rischiate di non poter cenare – a volte nemmeno si riesce a portarsi via la piada perché fanno su ordinazione anche quelle!
La tavola viene apparecchiata con tovagliette di carta (in modo da preparare in mezzo minuto il tavolo per i clienti successivi), piatti, bicchieri e posate che danno l’idea di essere utilizzati da 30 anni (la ceramica del piatto è spessa e a volte sbeccata, e il bicchiere è il classico bicchiere da osteria).
La trattoria (che è sempre aperta d’estate e d’inverno e dove si soffre sempre il caldo, vista la tipologia di piatti che vengono serviti e le persone che affollano le sale senza aria condizionata) offre 3 o 4 tipi di primo, sempre gli stessi, di cui vale la pena mensionare solo le tagliatelle ai fagioli, che si possono vedere in foto. Sono squisite, non c’è altro termine per descriverle.
La tagliatella fatta a mano è piuttosto spessa e irregolare, mentre il condimento ha una cremosità unica. Non è un sugo perché di pomodoro ce n’è poco, sono proprio i fagioli con le cotiche versate sopra le tagliatelle. L’abbinamento è eccezionale. Tutto il disagio che si prova a livello di temperatura e chiacchiericcio delle persone si supera al primo boccone di questo piatto.
Gli altri primi sono “caserecci” e quindi buoni, ma niente di eccezionale (tagliatelle al ragu’, tortellini con la panna ecc.). Si può poi prendere la carne cotta alla brace o il coniglio in porchetta.Anche qui, carne buona perché allevata in zona, ma non sublime, dal classico sapore che le da la brace, forse un po’ pepata, ma comunque buona.
L’altro pezzo forte della trattoria è la piadina.
Ora, io continuerò a chiamarla così, ma scordatevi la piadina romagnola. Non assomiglia nemmeno alla crescia tipica del pesarese.È qualcos’altro.È un impasto di acqua e farina, sicuramente c’è del lievito, e viene trattata in maniera simile alla pasta sfoglia, perché spezzandola si sfoglia. Viene cotta sulla piastra con lo strutto.Insieme alla piada, noi abbiamo preso il piatto degli affettati che comprende prosciutto, salame, lonza e formaggio percorino tagliati al momento e serviti direttamente sulla carta da macelleria (ecco il perché del banco da “taglio” dell’inzio dell’articolo), e le verdure cotte (cicoria e biete in padella con aglio e olio).
Si possono prendere anche le patate arrosto (ma a me risultano un po’ pesanti perché c’è veramente tanto olio in fondo al piatto in cui le servono!).
La cantina è praticamente inesistente, nel senso che ci sono bottiglie locali (nemmeno di gran pregio) che possono essere scelte davanti all'enofrigo perché i camerieri non si ricordano i nomi, al limite possono dirti la tipologia.
Va per la maggiore il rosso o il bianco della casa, che non consiglierei nemmeno al mio peggior nemico. Noi in genere si sceglie la birra alla spina (che quasi sicuramente è una Moretti o comuque di quella tipologia lì) anche perché poi ci piace berla con la piadina.
La cifra finale per 2 tagliatelle ai fagioli (porzioni abbondanti), due piadine (nella foto c’è una piadina sola, la seconda ce la siamo fatta riportare, ma non ce la siamo finita), affettato e verdure cotte per una persona, 1 bottiglia d’acqua e una birra, più coperto: 29,00 Euro
Il posto non è un gran che, il servizio neppure, da Jesi ci devi proprio partire per andarci a cena (ricordate prenotando) e fai, se ti va bene e non trovi traffico, 45 minuti di strada, ma le tagliatelle ai fagioli e la piadina riescono a colpirti a tal punto che non puoi non ritornarci…è successo a tutti quelli che conosco.
Trattoria Il Pergolato dalla Maria
Piazzale Cadorna 5 – 61020 Novilara (PU)
Tel. 0721287210
Emanuela
Il locale è stato recensito anche da un numero del Gambero Rosso (mi sembra di giugno.
RispondiEliminaMa Paola Barale è ancora un vip? :)
Stefano
Questo è il prototipo di locale che mi fa impazzire...
RispondiEliminaCamerieri rincitrulliti compresi !
Non vedo l'ora di tornarci...:)
Marco
Quando ci ritorniamo?
RispondiEliminaA Marco (jesi) stai sempre a mangià!!! Ma la cosa peggiore è che non ingrassi!! :) :) ;)
RispondiEliminaStefano
Per ingrassare ingrasso!!Diciamo che lo nascondo bene!!Sufficientemente bene!!:-):-)
RispondiEliminaAh...ma la nostra Emanuela non è soltanto una bevitrice, mangia anche !!!
RispondiEliminaSperando soltanto che emanuela non ha mai lavorato come cameriere…x che se ci fossi io nel suo posto ci penserei due volte prima di fare le critiche su una persona che prima di servire lei ha lavorato x 8 ore di continuo ha fatto mezz’ ora di pausa e puoi ha ripreso per servire lei…e che quando hai una sala piena di gente da servire da sola,non tutto ti viene cosi facile…x il resto le tagliatela sono veramente una favola…
RispondiElimina