Non lontano dalla celebre abazia di Grottaferrata, che consiglio di visitare a chi non l'avesse mai fatto perché è molto caratteristica, si trova questo ristorante che porta lo stesso nome: la Cantina San Nilo. Ci sono stato diverse volte da quando ha aperto (alla fine degli anni '90) con un buco di qualche anno. Rispetto agli inizi molte cose sono cambiate e sicuramente l'ambiente è molto più curato e gradevole e la cantina, seppur modesta, si è evoluta. La cucina è rimasta pressoché la stessa, molto improntata sul territorio e sulla carne in particolare.
In linea di massima sono sempre rimasto soddisfatto delle mie visite, sia per il mangiare, che per il servizio che per il prezzo. Ci ho portato diverse persone, tutte rimaste colpite positivamente. E' vero anche che conoscendo, anche se superficialmente, la proprietà dall'inizio hanno sempre avuto un occhio di riguardo, però anche le persone che sono andate su consiglio me ne hanno parlato bene. E' vero pure, però, che l'ultima volta il proprietario non c'era e qualcosa mi ha dato idea di cambiamenti. Staremo a vedere.
Recentemente, invece, ho avuto testimonianza di un'esperienza affatto buona. Spero che gli interessati racconteranno e commenteranno la loro esperienza su questo post. Mi dispiace per loro e ovviamente penserò bene prima di consigliarlo ancora, anche se non mi sento di stroncarlo in assoluto perché io non ho avuto esperienze negative e succede a tutti di non trovarsi bene in un posto che altri invece gradiscono. Insomma, io gli darò la prova d'appello, loro penso di no e fanno anche bene.
Venendo a noi. L'ho visitato il 23 settembre e come al solito, dopo l'abbondantissima serie di antipasti (mozzarelline, ricotta con tartufo, fagioli con le cotiche, trippa, prosciutto crudo,bruschette, etc etc etc), di cui sopra abbiamo una diapositiva, abbiamo optato per dividerci un primo e un secondo in due. Uno a testa, viste le porzioni, sarebbe stato troppo.
Come primo abbiamo scelto delle fettuccine alla Vietri, ossia con aglio, olio, peperoncino e pomodorini.
Il sapore in assoluto non ci ha esaltato: un po' troppo piccante e forse neanche così particolare. Altra cosa sono stati i piatti della tradizione romana che altre volte ho preso (in particolare la amatriciana) ma stavolta volevo cambiare. Poi la porzione era veramente spropositata e infatti in due non ce l'abbiamo fatta a finirla.
Come secondo invece siamo andati sulla classica bistecca alla brace.
Questa si molto buona, come si può vedere anche nella foto sopra. Altrettanto buoni i contorni: qualcuno ha preso i funghi, io ho assaggiato il radicchio e le patate al forno. Le foto sono queste sotto.
Ultima cosa che abbiamo preso, e non potevamo esimerci per festeggiare il mio compleanno, è stato il dolce, o meglio i dolci. In effetti si trattava di una serie di piccoli assaggini dei vari dolci a disposizione: crostate, tiramisù, crema catalana, etc.
Come vino abbiamo scelto un Baccarossa di Poggio Le Volpi, 2004. Buon vino, decisamente. La lista, che non c'era, era decisamente povera, con l'immancabile sviolinato Casale del Giglio, che difficilmente prenderò ancora al ristorante.
Il prezzo finale non lo so (so andato a scrocco di Gegè). Di media con queste portate e il vino si paga intorno ai 30 euro. Esperienza come al solito buona. La Cantina San Nilo è classico rifugio dalla creatività, ossia quel posto dove so di andare sul tranquillo, pagando il giusto e mangiando bene in maniera classica senza fronzoli, anche se non è niente di trascendentale.
Cantina San Nilo
Viale San Nilo 41, Grottaferrata (Roma)
Tel. 06-9410347
Stefano
Anche a me era piaciuto quando Simo e Marco ci hanno portato l'anno scorso.
RispondiEliminaMi ricordo in particolare il primo pomodoro e basilico (non proprio classico della tradizione romana) che aveva preso Simona e che era buonissimo. E poi Marco mio aveva lodato tantissimo la trippa (io non lo so perché non mi piace).
Che dire....io ci ritornerei.
Ciao ciao
Manu
Luci ed ombre per questo locale grottaferratese...
RispondiEliminaLuci soprattutto nel primo periodo, ombre piu' recenti relative alle ultime volte che ci siamo andati.
Ha perso la caratteristica aria di hosteria familiare e quella nuova da ristorante non gli ha giovato.
Prendete queste parole come le considerazioni personali di uno che ha smesso di andarci da un pezzo...
Marco
Non sono d'accordo. Il locale rispetto ai primi tempi è decisamente megliorato nel corso del tempo, sia sotto il profilo della qualità che della scelta dei piatti.
RispondiEliminaAnche la ristrutturazione degli interni lo ha reso molto più bello.
E' possibile che dopo questa crescita sia in calo, ma ve lo farò sapere. Per quello che è la mia esperienza, e per la "concorrenza" che ho frequentato nei dintorni, attualmente è ancora valido.
Stefano
Concordo che il locale sia diventato piu' bello, ma se io voglio vedere una cosa bella vado ad una mostra artistica...
RispondiEliminaCon questa battuta volevo far comprendere quanto espresso precedentemente.
Nel rapporto q\p preferivo il locale brutto, la scelta di piatti meno chic, ma piu' a gestiione familiare e la ricevuta sul tavolo con ben altre cifre...
Ricevuta...quando je va di fartela, vero Igor ?
Marco
La battuta rende l'idea ma personalmente anche l'ambiente per me ha una valenza importante, anche se va parametrato alle altre condizioni. A parità di cucina, prefersico un posto così che in una bettolaccia.
RispondiEliminaSempre in base al mio giudizio: il locale prima era meno bello, ma non direi brutto. La qualità del servizio è rimasta sempre la stessa. Non ci sono piatti chic, ma solo una scelta più ampia e sempre sulla base di una cucina legata al territorio.
Sui prezzi, che dire? Io mi limito alle mie esperienze (che non sono poche e quindi penso di parlare a ragion veduta) e non ho da lamentarmi. Ma comprendo chi non vi si sia trovato bene, solo che non posso dire lo stesso nè lo possono dire le persone che erano con me.
In ogni caso e sempre: W il pesceratto!
Stefano
meglio molto molto da franchino
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