venerdì 16 novembre 2007

Qualche consiglio per una buona cantina...

Per ogni appassionato di Vino che si rispetti, presto o tardi sorge l’esigenza primaria e cioè quella di far riposare bene le proprie “creature”, alias le proprie bottiglie.
Avere una cantina personale di un certo livello è il punto di arrivo di tutti, ma questo non significa lasciare invecchiare le bottiglie per decenni nell’unica consapevolezza di possederle.Significa poter disporre di un’ampia scelta al momento della decisione del nettare da bere
E poi vogliamo mettere le emozioni che ci può’ dare lo stesso vino, fatto maturare in un ambiente adatto alla maturazione ed alla conservazione ?
Vediamo dunque ai pochi, pratici e preziosi consigli che si possono dare al fine di avere una Cantina che possa preservare da brutti scherzi le nostre bottiglie.



La cantina va pensata e realizzata sottoterra. L’ultimo piano in basso dell’abitazione può’ andar bene. Deve essere più’ isolata possibile da strepiti e da rumori.
La luce sarebbe meglio che non ci fosse proprio, se qualche raggio di sole arriva dentro l’importante è che non scaldi i vini.Se così fosse essi diverranno deboli e, nella peggiore situazione, guasti.
L’ambiente deve essere pulito più’ possibile, non vi devono accedere animali domestici (es.gatto e cane), ne alle pareti vi si devono appendere salumi o roba tipo cipolle e agli.
E’ sconsigliata anche la vicinanza di formaggi puzzolenti.
Il vino attraverso il tappo tende ad assorbire gli odori, per cui una reiterata esposizione delle bocce ad odori forti porta alla rovina il loro contenuto.
Se i muri della vostra cantina sono molto spessi è bene, se poi (ma che fortuna con la C maiuscola…!) sono fatti di pietra e mattoni è meglio.


In generale è preferibile un’esposizione a Nord o a Nord-Est.
Le pareti vanno semplicemente imbiancate a calce e se l’ambiente necessita di una luce artificiale sono sconsigliati i neon.Meglio una luce meno potente.




La temperatura ottimale nella quale conservare le bocce va dai 10 ai 16 gradi centigradi, con un occhio di riguardo all’umidità che non deve’esser né troppo poca, né troppa.
Una forte umidità può’ portare l’avvio della decomposizione delle etichette, mentre una bassa umidità provoca un eccessivo ricambio d’aria delle bottiglie oltre provocare spesso la secchezza dei tappi . E’ comunque preferibile un’umidità medio alta, poiché è generalmente riconosciuto che essa è buon amica del vino ed il suo tasso ottimale si attesta tra il 60% e il 70%.
Sia per la temperatura che per l’umidità vanno assolutamente evitati gli sbalzi, le escursioni termiche e i cosiddetti cambi di stagione.
Tutto ciò , è ampiamente dimostrato, abbrevia il ciclo vitale del vino.



La posizione delle scaffalature naturale è lungo le pareti della vostra cantina.
Quelle che ci sentiamo di consigliare sono le classiche fatte in legno a più’ ripiani.
Queste scaffalature si adattano meglio di tutte le altre, sono abbastanza economiche, riescono ad assorbire un minimo di vibrazioni e mantengono uniforme la temperatura delle bottiglie.
Sconsigliate quelle metalliche leggere poiché risultano troppo sensibili alle vibrazioni ed alle escursioni termiche.
Sulla posizione delle bottiglie, dando per scontato che parliamo di vino da invecchiamento, non ci possono esser dubbi: orizzontali.
In questo modo il vino bagna sempre il tappo e lo mantiene elastico.


In più’ l’aria tra il tappo ed il vino resta a contatto del vetro e non sul tappo, quindi se essa contenesse microrganismi nocivi, questi non sarebbero mai a contatto con il sughero.
Dette le cose importanti ce ne sono altre meno importanti: pensate ad un facile prelievo delle bottiglie. Non mettetele in modo che per ognuna che prendete le dovete smuovere tutte, il vino deve riposare e meno lo si muove meglio è.






Organizzatevi la vostra Cantina con un minimo di divisione geografica: Toscana di qua, Sicilia di la . Fate attenzione anche ai formati: per le magnum e gli altri formati non proprio standard ritagliatevi uno spazio appropriato.
Predisponete delle mensole dove tenere dritte le bocce di “pronta beva”, quelle che hanno le ore contate e verranno consumate di li a pochi giorni.





Ah, dimenticavo...alla salute!!






Marco

2 commenti:

  1. La cantinetta è proprio una bella cosa per chi ha la passione per il vino.
    Certo devi avere il posto dove farla e cercare di rispettare certi parametri,ma veder crescere il pupo piano piano dà soddisfazione.
    Personalmente penso la mia resterà sempre nell'età neonata...lo scendere di tanto in tanto a prendere una bottiglia per degustarla con gli amici resterà per me sempre una tentazione troppo forte...

    RispondiElimina
  2. Dimmi che cantina hai e ti dirò chi sei !

    RispondiElimina