A differenza dei sequel cinematografici, che normalmente peggiorano di volta in volta l'originalità e la genialità delle prime edizioni (pensate al declino dei vari Rocky, Rambo, il Padrino, Mission Impossible, etc) il Melmo Day è, adeguata metafora, come un buon vino, che più passa il tempo e più si affina. I partecipanti hanno imparato nel tempo a dosare gli assaggi dei vini (alla prima edizione siamo usciti tutti 'mbriachi....), le porzioni mangerecce (anche se alla fine qualcosa ce caccia sempre) e soprattuto a valutare un po' più degnamente il "miele", grazie in particolare all'introduzione delle schede di valutazione ad opera dello sciagurato Marco (per il motivo del soprannome vedi dopo), rielaborate sulla base di quelle dell'Ais, per renderle più accessibili a dei cultori non professionali della materia come noi.
Forse non sentiremo ancora le note dei cestini di frutta e delle bacche, non sapremo distinguere adeguatamente quali vini sono tannici, forse qualcuno gira ancora il vino nel bicchiere perché si fa così, ma vuoi mettere il divertimento di una bella serata in compagnia?
La sera del 10 febbraio 2007 i partecipanti al III atto del Melmo day si riunivano quasi puntali in casa dei neo-coniugi Scravaglieri. Quello che in gergo tecnico si chiama "tempo di attesa dell'evento" era stato funestato da Marco nelle settimane precedenti, con una serie di invii mail a tutto spiano piene di insulse vaccate. Colpa nostra che decidemmo di organizzare il Melmo Day nei giorni in cui lo sciagurato Marco nulla aveva da fare al lavoro se non turbare gli animi degli indaffarati astanti. Ragion per cui egli si merita appieno il soprannome de "lo sciagurato Marco". Particolarmente indispettiti Andrea, che tra la vendita di due C3 e una C4 era costretto a pensare a che vino portare partendo già coi favori del pronostico e Donatella che si ritrovava la casella di posta elettronica piena di mail agghiaccianti, tra un budget e un piano strategico. Roberta era costretta a cambiare indirizzo mail e Manena, per non saper nè leggere nè scrivere, cambiava direttamente lavoro. Simona era quasi sul punto di ritornare a dormire dalla mamma mentre Igor stava meditando se assumere Marco in azienda come tornitore, unico ruolo che non prevedesse un utilizzo del pc. Quanto a me, ricordo di aver chiesto ad uno studente durante gli esami il piano di marketing del Melmo.
La casa dei neo-coniugi Scravaglieri, pur se appena ristrutturata, aveva già subito degli atti vandalici da parte dei partecipanti in occasione del veglionissimo di San Silvestro, che sarà ricordato nel tempo:
1- per l'enorme quantità di fuochi artificiali sparati nel circondario alla mezzanotte, cosa che ha lasciato allibito lo sciagurato Marco, che sembrava un pargoletto con i suoi raudi, e che ha fatto commentare ad Alessio , titolare di un noto bar-pasticceria: "ahòòòòò, me sembra Baghdad";
2- per il vino di fonte Carrefour che ha fatto balenare nel pensiero dell'esimia Sommelier Emanuela: "ma che razza di gente frequenta mia cugina?";
Nell'attesa di dare il via alle danze, agli astanti era richiesto di incartare con il domo-pack le bocce (come piace chiamarle ad Igor) in modo da renderle irriconoscibili e dunque prive di pregiudizi in fase di votazione (vedere la diapositiva sottostante). Anche se alcune bottiglie sono state viste sudare durante il procedimento (si sono sentite infilare tipo quei mutandoni delle televendite che ti fanno sudare con la promessa di dimagrire....), l'idea si è rivelata adatta. Ringraziamo lo sciagurato Marco per l'invenzione (da brevettare).
La tavola accoglie gli otto partecipanti e i loro vini, e in un batter d'occhio essi si ritrovano tutti con le zampe sotto al tavolo a manducare e ingurgitare. L'imbanditura prevede tra le altre cose: una torta rustica e dei formaggi recati dai quasi coniugi Lissoni, del carpaccio di manzo e degli inaspettati "coglioni di mulo" degli iperconiungi Marco e Simona, la pasta al forno con zucchine provola e speck dei coniugi Amorini e l'attesissima porchetta degli ancora non coniugi Barzanti. Ma siamo qui per i vini, per il miele, per il nettare o come cavolo lo volete chiamare. Indi per cui degustiamo (di cui sotto abbiamo una diapositiva):
-FIBIO ROSSO CONERO 2003,CANTINA LANARI;
-SAGRANTINO DI MONTEFALCO 2001,CANTINA CAPRAI;
-CABERNET SAUVIGNON 2003,CANTINA CASALE DEL GIGLIO;
-MONTEPULCIANO D’ABRUZZO 2001,CANTINA TESTAROSSA PASETTI;
-GRATTAMACCO BOLGHERI SUPERIORE 2001,CANTINA MASSARI;
-NOA’ 2004,CANTINA CUSUMANO;
-OTIO 2003,CANTINA TENUTA SANTA LUCIA;
-BRUNELLO DI MONTALCINO 2001,CANTINA CASANOVA DI NERI 2001
-SAGRANTINO DI MONTEFALCO 2001,CANTINA CAPRAI;
-CABERNET SAUVIGNON 2003,CANTINA CASALE DEL GIGLIO;
-MONTEPULCIANO D’ABRUZZO 2001,CANTINA TESTAROSSA PASETTI;
-GRATTAMACCO BOLGHERI SUPERIORE 2001,CANTINA MASSARI;
-NOA’ 2004,CANTINA CUSUMANO;
-OTIO 2003,CANTINA TENUTA SANTA LUCIA;
-BRUNELLO DI MONTALCINO 2001,CANTINA CASANOVA DI NERI 2001
La degustazione è preceduta dalla spiegazione della compilazione delle schede di valutazione preparate da Marco. Alla fine, fra un pezzo di porchetta e un tocco di "coglione di mulo", tra un frizzo e un lazzo, tra uno schiamazzo e una barzelletta, la serata tira avanti e gli astanti prendono le loro decisioni. Alcune chicche da notare: Igor prende tutto poco sul serio e pensa più al mangiare che al bere. Nessuno osa rimproverarlo però vista la stazza. Andrea per prendere delle decisioni impiega abbondanti quarti d'ora (connotati da delle facce da guiness dei primati). Per le prossime edizioni converrà acquistare l'orologio degli scacchisti. Manena è stata l'unica a potarsi la penna (bravissima). Peccato che riesce a disegnare la tovaglia della nonna di Roby: un pezzo unico che la famiglia tramandava da Luigi XIV!
Le posizioni finali:
Le posizioni finali:
1) Sagrantino di Marco;
2) Otio di Manena;
3) Noà di Roberta;
4) Grattamacco di Andrea;
5) Fibio di Simona;
6) Cabernet Sauvignon di Igor;
7) Montepulciano di Donatella;
8) Brunello di Stefano.
Per la prima volta vince Marco, Roberta scala al terzo posto dopo la vittoria dell'altra edizione e Manena, che fa finta di non bere e non capire ma in realtà possiede una vigna di cesanese nel frusinate, conquista la piazza d'onore. Sul piazzamento di Stefano preferisco non parlare perché sarei in conflitto di interessi. Mi limito a ringraziare Andrea che mi ha sostenuto durante la votazione e a segnalare questo sito: clicca!
Sulle cibarie, nota di merito per la pasta di Roby e per i coglioni di Mulo, ma l'Oscar della serata va ai non ancora coniugi Barzanti che mi hanno omaggiato di alcuni preziosissime coppiette di suino!
La premiazione merita un cenno a parte: il vincitore in pectore, lo sciagurato Marco si porta via, esaltato dalle note della Champion's League, il tastevin simbolo del Melmo Day (da questa edizione) e la maglietta della nazionale francese (come indiscussi maestri vinai) di Rugby (come metafora del gruppo e della convivialità del famoso III tempo) con la scritta "1 Melmo", di cui sotto abbiamo una diapositiva.
Insomma: complimenti allo sciagurato Marco!
Stefano
Due parole su due vini bevuti bevuti durante quella sera:
RispondiElimina-Il Casanova di Neri pluripremiato in quell'anno ha fatto discutere tanti, anzi quasi tutti, gli esperti del settore.E' stato accusato di essere uno dei brunelli della new generation...E qualcosa di "strano" effettivamente ce l'ha.E'altrettanto chiaro che non era un vino che doveva arrivare ultimo,c'era molto di peggio in quella sera...
Comunque se non fosse stato per il voto basso di Andrea sarebbe finito in mezzo al gruppo, forse sul podio e quella era posizione che ci poteva stare.
-Il Grattamacco di Andrea era, secondo il mio modestissimo parere,"toccato".Come il padrone...dai che scherzo !!
Non saprei definire il problema, ma ricordo che lo dissi subito.
Senza quel problemino sarebbe stato un ottimo rivale per il mio Sagrantino Caprai.
bellissimo...stefano mi fai morire dal ridere...quindi il Melmo IV dovrebbe andare ancora in crescendo...non vedo l'ora...Marco quanto è che manca??
RispondiEliminaSpecial Guest Star 1!
Non lo stuzzicare, Emanuela.....
RispondiEliminaScusate non mi ricordo bene.
RispondiEliminaStefano dopo aver organizzato il Melmo a casa sua (che poi è casa Amorino), dopo che ha comprato il premio x il vincitore del Melmo, dopo che ha presenziato alla premiazione del vincitore del Melmo ....come è arrivato?
Certo che, se applichi la proprietà transitiva, a te non potrà mai accadere di arrivare ultimo...
RispondiEliminaHo preso le bocce, finalmente. Purtroppo una delle due h la forma riconoscibile. Che palle!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaChe te frega Stè tanto il voto x il tuo vino è già segnato. Ha Ha Ha (che va interpretata come risata grassa e di cuore)
RispondiEliminaPiù che altro mi sccoccia doverla travasare. Tanto all'ingresso il cellerino Minotti non me la fa passare.
RispondiEliminaah, obliavo.....
MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI....
E non te la pià Ste era solo una burla una sciocchezzuola. Pensa al bene che fai a tutti gli altri partecipanti del Melmo che non devo subire l'onta e l'ignominia di arrivare ultimi. Sei un eroe e ne dovresti andare fiero a testa alta!!
RispondiEliminaBasta che stai attento a dove metti i piedi
MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI MOMI
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