giovedì 19 luglio 2007

Il Melmo day 2

Visto l'approssimarsi dell'evento Melmo numero 4, abbiamo deciso di raccontarvi, oggi e domani, come si sono svolti il secondo ed il terzo atto.

Speriamo sia di Vostro gradimento.





E' sempre molto difficile raccontare o descrivere la magia di un Melmo.
Anche stavolta ci proverò cercando volutamente di esagerare per farvi render conto di quanta sana pazzia ci sia quando un evento del genere si consuma...
Torniamo indietro fino alla sera di sabato 1° Luglio 2006.

Il Melmo day numero due si consumo' in giardino in mezzo ad otto splendide fiaccole accese intorno al nostro tavolo.
La sera era splendida: nè troppo calda, nè troppo umida.
La degustazione avrebbe riguardato il wino bianco e per la prima volta pensai ad una rudimentale scheda per votare ogni singola bottiglia.
Non fu una degustazione alla cieca e l'ordine di uscita della bottiglie fu abbastanza casuale.
Parteciparono 7 bottiglie alla "gara" e l'ottava, la mia (sigh...sigh...), fu degustata fuori concorso.




Per abbinare piu' possibile i vari tipi di vino bianco, che sarebbero sbarcati sulla nostra tavola, decidemmo all'unanimità di buttarci sul pesce.
Chiunque preparava qualcosa per la cena avrebbe dovuto tenerne conto.
Io e Simo , padroni di casa, preparammo una pasta fredda con calamari, seppioline, mandorle tritate e non ricordo cos'altro.
La ricetta mi era stata suggerita da Daniela del Blog Senza panna che trovate nei Link.
La famiglia Amorino penso' al prima e al dopo: splendidi arancini siciliani per l'antipasto e cannoli siciliani per la fine. Sempre antipasti sotto forma di crostini con salsa al tonno e capperi magistralmente preparata da Manena.

Tra i secondi quelli che piu' si ricordano sono i fantastici pomodorini ripieni di gamberetti sempre portati da Manena e la mitica ed immancabile torta rustica della Donatella con ripieno di ogni ben di Dio: cozze, vongole, gamberetti e chi piu' ne ha, piu' ne metta. Sempre Dona preparò per l'occasione un sorta di affettati di mare con fettine di pesce spada, di salmone e , se ricordo bene, di cernia.

Ma passiamo al sodo..cioè ai vini.



La mia scheda rudimentale prevedeva la possibilità di votare, in decimi, ogni bottiglia.
La campione in carica Manena sfoderò un Sauvignon Voglar di 14 gradi, anno 2003, che alla fine prenderà 50.5 punti.Forse era lecito aspettarsi di piu', ma se la scelta sembrò poco azzeccata, di sicuro fu poco fortunato l'accoppiamento. Al momento della degustazione stavamo "scrofandoci" qualcosa che non ci legava molto.
Il futuro marito della campionessa in carica con un Kerner, della casa Kofererhof, anno 2004, di 14 gradi "acchiappa" gli stessi punti e puo' ritenersi piu' che soddisfatto.
Simona presenta un commercialissimo Ribolla Gialla del 2005, di 12 gradi, della cantina Cormons. Prende 48.5 punti poichè agli altri poco importa della bottiglia bella...
Il prode Stefano inaugurerà l'ultima posizione con 46 punti, grazie ad un Riesling Trocken della casa Mosel Saar Ruwer, anno 2005 e 12 gradi. Un vino che avrebbe meritato di piu', ma questo è il Melmo...
La coppia Bob-Dona sfoderò due grandi vini.
Villa Gemma, casa Masciarelli, anno 2005 e 12.5 gradi per Bob.
Molto beverino ed irriverente, prende 49 punti e si piazza dietro ai primi.
Santagostino, della Firriato, anno 2005 e 13.5 gradi per Dona che prende 51 punti e tanto rammarico...
Ma la sorpresa arriva alla fine, come in un film da oscar...






Roberta ha avuto un colpo di genio nell'accoppiare volutamente i buonissimi cannoli siciliani, preparati sul posto, e il suo vino: l'Aphodisium di Casale del Giglio del 2005.
Quel meraviglioso nettare, accompagnato da quegli splendidi cannoli fanno saltare il banco...52 punti e vittoria meritata se non altro per il giusto accoppiamento!





Tra gli applausi dei presenti, foto di rito e premiazione per Roberta che riceve la prima targa del Melmo Club.





Dopo di che si scatenano i festeggiamenti...
Ormai in preda ai fumi dell'alcool si possono vedere il duo Igor-Manena mandare tutti "affettuosamente" a quel paese...





Oppure il trittico Marco, Andrea e Stefano cantare improponibili canzoni romanacce...






Oppure Dona e Simo che vorrebbero fare le "serie" per una posa ricordo, che seria proprio non puo' venire...






Potrei continuare raccontandovi altri particolari e mettendo altre foto irriverenti...ma preferisco fermarmi qui.
La serata si conclude a notte inoltrata quando i nostri schiamazzi ormai si odono lontano e rimbombano a chilometri di distanza.
Tutti ci salutiamo soddisfatti, satolli e contenti piu' che mai di aver "consumato", nel modo migliore, questa seconda emozione chiamata "Melmo".

Marco.

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