martedì 12 maggio 2009

Terre d'Eclano, Tenuta Quintodecimo.



Se il buongiorno si vede dal mattino, prepariamoci ad assistere all'ascesa di un grandissimo produttore e comunque a qualcuno che farà parlare di se nel bene (prodotto) e nel male (prezzo).
La Tenuta Quintodecimo è nata nel 2001 per iniziativa di quel Luigi Moio che tra le altre cose è stato enologo di Antonio Caggiano.

Io ho avuto modo di bere un solo prodotto, il Terre d'Eclano, di cui parlerò a breve, ma credo che ci siano tutte le premesse per mettere in piedi un'ottima produzione che tra l'altro vede o vedrà anche un Taurasi (denominato "Vigna Quintodecimo") da aglianico 100%, un fiano di avellino (Exultet), e una falaghina (Via del campo).
Venendo al Terre d'Eclano, si tratta di aglianico 100%, la cui differenza con il taurasi sta sia nell'invecchiamento che è di 18 mesi in botte (barriques) e 6 in bottiglia (contro i 24 + 12 del Taurasi) e nella provenienza delle uve che nel caso del Taurasi è una parcella specifica della vigna mentre per il Terre proviene da diverse parcelle.
Il Terre è un prodotto accattivante e a tratti beverino. Si presenta con un bel colore rosso rubino e al naso colpiscono la prugna in confettura, le spezie e qualche fiore che non sono riuscito a riconoscere. Il frutto è molto forte, specie agitando il bicchiere e la morbidezza si fa avanti con insistenza, accompagnata da una decisa succosità ma anche da un bel nerbo acido, al punto giusto. L'idea che sia beverino scompare quando i tannini si fanno setosi in bocca e quando arriva quel finale lungo ed elegante.
Il prodotto di per se l'ho trovato eccellente, specie per quella capacità di bilanciare l'acidità con una morbidezza adeguata ma niente affatto stucchevole.

Ora c'è un punto critico del quale devo senza dubbio parlare: questo prodotto di tipico non ha praticamente nulla. Nel senso che visto che di aglianico ne ho stappati un po', posso dire che data l'annata e la tipologia di vino, questo vino è già pronto da bere, cosa piuttosto insolita per la tipologia di uva, in genere molto spigolosa in giovane età e con un'acidità rilevante.
Quindi, se cercate qualcosa di tipico, di territorio tralasciate Quintodecimo.
Ciò non toglie nulla alla validità del prodotto in assoluto che, mi si perdoni il paragone ardito, ma ha tutti i tratti di un "supercampano".

Il prezzo dovrebbe aggirarsi sul 35 euro: credo che per lanciarlo a questo prezzo, oltre ai costi di produzione, avranno fatto le loro valutazioni.
Tuttavia è molto alto e ancora "peggio" sarà il taurasi.
Quest'anno, stande alle ultime informazioni, verranno prodotte solo 2.000 bottiglie di "riserva" alla modica cifra di 120 "euri".
Lascio a voi i giudizi, limitandomi a dire che qualsiasi taurasi non può avere questa cifra (se non altro per motivi di mercato).
Ma quello di Moio non è proprio un taurasi... Verificheremo in corso d'opera se li vale tutti oppure no.

Quello che è certo è che secondo me a lungo andare farà parlare di se.

Stefano.

1 commento:

  1. Con questi prezzi e considerando che si tratta di Taurasi, non vedranno mai la mia cantina !

    Marco.

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