mercoledì 13 maggio 2009

La Stoppa.



Sostanzialmente, insieme a Dinavolo, la mia prima volta "piacentina".
Non avevo ancora bvevuto vini della zona con cognizione di causa e questa volta, pur se con le limitazioni di una manifestazione ampia, è stata istruttiva.
Anche perchè i vini dell'azienda in questione sono molto interessanti.
L'enologo è Giulio Armani, che fa anche vini suoi a marchio Dinavolo (ne parlo a parte, anzi chiedo informazioni maggiori).
Le informazioni generali le potete prendere sul loro sito. Per quanto riguarda i vini, vi descrivo brevemente quelli assaggiati:
- Ageno: unico vino bianco assagiato, ma anche piacevoloe scoperta. Malvasia al 60% e la restante parte orutgo e trebbiano, si presenta con colori molto intensi nonostante la giovane età. Nerbo acido di rilievo che lo rende molto fresco, si fa sentire al palato con carisma. Sicuramente un vino che ha qualcosa da dire e che non passa inosservato. Il migliore assaggio insieme al rosso "Stoppa";
- Gutturnio: assemblaggio di barbera (60%) e l'immancabile bonarda della zona (40%). E' un frizzantino e leggero. A me non è piaciuto molto, ma penso che la sua situazione ideale sia insieme a qualcosa da mangiare, tipo formaggi a pasta filata o salumi.
- Stoppa: un bordolese piacentino, ossia un assemblaggio di merlot e cabernet abbastanza benm riuscito. Tannino forte ma non tropo, gusto morbido e tutto sommato rotondo. Da sperimentare.
- Macchiona: l'evoluzione non frizzante del gutturnio. Anche questo non mi ha fatto impazzire (troppe spigolosità, specie nell'acidità), ma sapendo che è un vino tendenzialmente da far riposare in cantina, può darsi che con qualche anno di più sia meglio.


Stefano.

1 commento:

  1. Il Gutturnio Colli Piacentini DOC contrariamente alle credenze è spesso un vino fermo. Potete aspettarvi di trovare un Gutturnio fermo nella bottiglia quando trovate scritto in etichetta una delle seguenti diciture: Gutturnio o Gutturnio Superiore. In teoria anche la sola indicazione Gutturnio dovrebbe bastare per indicare un Gutturnio fermo (nella tipologia frizzante deve essere specificato nell'etichetta), ma sono davvero pochi i produttori che utilizzano questa dicitura.

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