giovedì 20 dicembre 2007

Hosteria l'Isola d'oro a Roma.

Sabato sera 22 settembre, con la mia consorte abbiamo deciso di visitare la hosteria Isola d'oro in via Salaria a Roma.

Ci aveva incuriosito la risposta di Melmo Igor a proposito dei posti piu' mangerecci di Roma e così, pur senza trovare altri riscontri in giro per il web, ci siamo buttati su questo locale, vogliosi di mangiare del buon pesce.



Prenotiamo per le 20e45 e al telefono non ci viene neanche detto che è possibile sia il dentro che il fuori, cosicchè al nostro arrivo, in ritardo di cinque minuti, al cameriere che ce lo chiede non sappiamo cosa rispondere.Poco male.
Quello che sembra essere il "capo" spizza i nomi su un enorme foglione e ci dice di accomodarci dentro, senza però aggiungere altro.
Così passiamo di piano in piano dietro ad altri camerieri che alla fine( ma che sudata...!!) ci trovano il nostro tavolo.
Il posto è sfortunatissimo.Un piccolo spazio al piano di sotto.
Crocevia tra bagno, uscita della cucina e armadio dove vengono riposte le posate e i bicchieri puliti.
Con Simona ci guardiamo e ci viene spontaneo riderci sopra..."Ci hanno messo in castigo!" esclamo, ma nel casino generale che è diventato il locale nessuno ci fa caso.

Ordiniamo l'acqua e, per ovvia ragione, decliniamo sul vino.
Ho comunque modo di sapere che non c'è la lista dei vini.
Al semplice schioccare delle dita del cameriere ci vengono portati i molteplici antipasti di mare.
Nell'ordine:insalata di mare base(buona e non industriale), alicette sott'olio (buone), fettine di salmone marinate (buone), moscardini fritti (molto buoni), moscardini al sugo (straordinari), soutè di cozze (buono), un intruglio di patate e calamaro (non all'altezza), un piccolo assaggio di crudi (gradevole e buono) e per finire una porzione di polpo tenerissimo e buonissimo di cui ignoriamo la modalità di cottura.
Per essere degli ignoranti in materia confessiamo che ci ha fatto pensare ad una cottura a vapore.Comunque, ripeto, davvero molto buono.

Bonus sulla materia prima e bonus sulla velocità del servizio, poichè è vero che probabilmente sono antipasti che si preparano prima, ma nel giro di dieci minuti il locale si è completamente riempito( dentro e fuori) e tenere il ritmo non era semplice per la pur nutrita schiera di camerieri.
Quando ci vengono proposti i primi, non moltissimi, ma tutti molto intriganti, siamo già quasi pieni. E' difficile anche sentirli poichè ormai il locale è una bolgia,ma non possiamo fare altrimenti poichè non c'è ombra di menù.
Tuttavia la gola è gola e quindi facciamo questo sforzo.
Optiamo per un piatto classico, il risotto alla crema di scampi, e per una new entry:
orecchiette fatte in casa con tartufo, bottarga, fiori di zucca e gamberi.
E se il risotto è buono, e anch'esso non "industriale", le orecchiette sono F A V O L O S E !
A margine aggiungerei che le porzioni sono super.

Del secondo non ne possiamo parlare se non per prova ottica.
Nel senso che non ce l'abbiamo fatta ad ordinarli, ma abbiamo visto passare "bella robetta".
Abbiamo concluso con un sorbetto al limone(buono) ed un caffee.
Il conto totale è stato di 50 Euro.

Che dire ?
Un locale dai due volti: ideale per uscite di gruppo che non badano alla confusione e allo stare stretti, ma fortemente sconsigliato per una cena di relax.
La materia prima è sicuramente buona e ben cucinata, il servizio efficente, ma mollllllto alla mano.Per alcuni versi puo' apparire scortese.


Il rapporto qualità\prezzo sicuramente giusto, almeno per quello che abbiamo potuto constatare noi.



Hosteria L'Isola d'Oro.
Via Salaria 180
Roma
Tel.06.8551164
(chiuso la domenica)


Marco.

2 commenti:

  1. sono stato a cena per la prima volta all'isola d'oro l'8 marzo e sono rimasto meravigliato per come siamo stati trattati, complimenti ci tornerò spesso

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  2. Per Melmo Staff: se cerchi la privacy la puoi trovare anche all'isola d'oro: puoi prenotare la saletta riservata, etichettata come "sala fumatori", che c'è appena entri nel ristorante a fianco alla cassa: questa sera (10/11/2010) ci ha mangiato Renato Brunetta con le sue guardie del corpo.
    Oscar

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