giovedì 17 luglio 2008

I santi protettori del mondo del vino.



L'idea mi è venuta qualche giorno fa, preparando un pezzo sulla Cantina Cooperativa Girlan in cui mi sono ricordato che su una delle loro botti da invecchiamento c'era intarsiato l'immagine di Sant'Urbano, protettore dei "bottai". Allora facendo una ricerca internet ho trovato che vi sono diversi protettori, nel mondo enologico, ed ho pensato di farci su un post, ricavato da informazioni del sito: www.probiviro.it e da un'esperienza personale.

Nei secoli passati la fantasia popolare, aiutata dalla devozione e dalla fantasia del clero, ha sempre cercato validi protettori per allontanare ed esorcizzare i tanti pericoli delle attività quotidiane. All'inizio erano gli dei o divinità minori a presiedere alla protezione di attività, categorie di lavoratori, di città,eccetera. Con l'avvento del cristianesimo e di un solo Dio non era più possibile attribuire a diverse entità divine la protezione di tante diverse categorie. Fu trovato allora nei santi (anche a seconda delle loro attività e dei miracoli operati durante la loro vita) un baluardo per ogni esigenza, per ogni tipo di lavoratore, per ogni città.

Questo è vero anche per alcuni paesi indotti alla ... dottrina. In Messico a me è Roby è capitato di fare un giro per i villaggi indios e di vedere come la loro tradizione politeistica si fosse tramutata in adorazione di Santi. In particolare in un villaggio indios del Chiapas, la chiesa principale era sprovvista del prete (cacciato a bastonate) e del crocifisso. Vi erano però tantissime statue di Santi, cui ognuno si rivolgeva con riti bizzarri ma retaggio della vecchia tradizione di adorazione degli dei.

La anedottica della vita dei santi poi fornisce una infinità di spunti da cui poi la fantasia popolare trae spunto per l'assegnazione del patronato. In particolare, non mancano Santi a tutela e protezione di chi ha come mestiere la coltivazione dell'uva, la produzione e la commercializzazione del vino. Qui di seguito, una breve lista:

San Vincenzo Ferrer (5 aprile) - al riguardo del quale, una leggenda narra che dio lo pregò di fare un giro tra i vigneti della Francia e il santo, gustando il vino, dimenticò la via per il Paradiso. Volendo punire la sua distrazione, dio lo trasformò in statua. Egli viene spesso raffigurato con un grappolo d’uva in mano e la palma del martirio. Viene invocato per la protezione dei campi, delle vigne e dei vignaioli.
San Zeno – Aveva grande dimestichezza con la viticoltura e dopo la Messa i fedeli andavano da lui per avere consigli sulla vendemmia e sulla cura al vino novello. La sua effigie è spesso ritratta su etichette di vino DOC del Veneto ed un vino, ottenuto con uve Merlot e Cabernet, ne porta proprio il nome.
San Barnaba (11 giugno).
Il santo si guadagnò da vivere lavorando nei vigneti e viene invocato contro la grandine.
Sant'Urbano (25 maggio). Viene spesso rappresentato con un grappolo d’uva in mano ed è invocato per una buona vendemmia. E’ protettore dei bottai, che più anticamente erano devoti a sant’Aproniano.
Santa Elisabetta (8 luglio). Regina del Portogallo e poi Clarissa, è la patrona degli ammalati e degli enologi.
San Venceslao (28 settembre). Martire, duca di Boemia, coltivatore di vigne e generoso elargitore di vino per la santa Messa. Oltrechè come Patrono della Boemia, viene onorato come patrono dei pigiatori d’uva.
Noè– Il biblico Patriarca, uscito dall’arca dopo il diluvio, piantò una vigna, bevve il succo dela vite e si ubriacò. Per tale episodio, egli venne da sempre ritenuto il Protettore degli ubriachi.
San Martino di Tours (11 novembre), oltre ad essere Patrono dei soldati, viaggiatori, è soprattutto il protettore del vino, dei bevitori degli osti, albergatori, dei vignaioli e dei vendemmiatori.

Stefano.

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