mercoledì 12 marzo 2008

Amazon venderà vino?



Tratto da Enotime Magazine del 11 Marzo 2008.



Anche il colosso delle vendite di libri on-line presto si cimenterà con il vino. Stiamo parlando di Amazon, leader mondiale nel settore, che secondo un’indiscrezione pubblicata dal Financial Times sta reclutando un senior wine buyer a cui affidare la responsabilità dell’acquisizione massiccia di prodotto per la nuova area tematica del sito dedicata, appunto, al vino sul mercato americano. D’altro canto, come ricorda il Financial Times, Amazon non è proprio “astemia”: nel 1999, in piena bolla internet, investì 30 milioni di dollari nell’acquisizione del 45% di Wineshopper.com, una start-up che spirò l’anno dopo, mentre il più grande sito di vendite on-line di vino negli Stati Uniti, Wine.com, si serve di Amazon per la vendita, non di vino, ma di cestini regalo alimentari. Anche se Amazon per ora tace, l’articolo del giornale aggiunge che presto al servizio Amazon Fresh, dedicato alle consegne di cibi freschi, per ora operativo solo a Seattle, si aggiungerà anche vino e birra.Ma il progetto non è di facile realizzazione proprio negli Usa, dove ha sede Amazon, perchè esistono attualmente notevoli problemi per la vendita diretta da Stato a Stato legati alla Wine-shipping law, una legislazione anacronistica che si trascina dalla revoca della legge sul Proibizionismo: solo 13 Stati attualmente consentono reciprocamente di vendere direttamente al consumatore, mentre gli altri sono soggetti a restrizioni oppure totalmente “blindati”, nel senso che si deve passare per forza attraverso rivenditori all’ingrosso autorizzati, il che che di fatto aumenta i costi e rende impossibile la vendita diretta. Molti siti internet sorti nei primi anni del 2000, tra cui lo stesso Wine.com, hanno trovato ostacoli insormontabil, tanto che una parte di loro sono falliti. Tuttavia, se Amazon ha deciso di “scendere in campo”, o meglio in vigna, vuol dire che le prospettive di un’apertura del mercato sono concrete.Ecco una sintesi delle incredibili differenze relative alla Wine-shipping law stetunitense Stato per Stato La vendita diretta è consentita reciprocamente in: California, Colorado, Idaho, Illinois, Iowa, Minnesota, Missouri, New Mexico, Oregon, Washington, West Virginia, WisconsinLa vendita dirett aè considerata non illegale ma soggetta a forti restrizioni in: Alabama, Alaska, Connecticut, Dist. Columbia, Florida, Hawaii, Louisiana, Massachusetts, Michigan, Nebraska, Nevada, New Hampshire, New Jersey, North Dakota, Ohio, Oklahoma, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina, Vermont, Wyoming.La vendita direttaè considerata illegale in: Arizona, Arkansas, Delaware, Georgia, Indiana, Kansas, Kentucky, Maine, Maryland, Mississippi, Montana, New York, North Carolina, South Dakota, Tennessee, Texas, Utah, Virginia.La vendita diretta è considerata illegale e anche reato criminale in: Florida, Georgia, Indiana, Kentucky, North Carolina, Tennessee.



Stefano.

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