venerdì 9 maggio 2008

L'Italia vista dall'autostrada...




E' incredibile come due viaggi identici ma in direzione opposta, possano essere tanto diversi e influenti sull'umore della persona. Sto parlando del viaggio di andata e ritorno che ho fatto verso e di ritorno dal Vinitaly: Roma-Verona e Verona-Roma.


L'andata fila quasi completamente liscia. Beh, io ci metto un po' del mio partendo ad un'ora antelucana (ore 5.30). In effetti appena uscito di casa mi ricordo di essermi scordato tutti i fogli con le varie indicazioni a casa e la prima incavolatura arriva subito. Questo è il retaggio del furto di quest'estate che oltre ad avermi portato via la macchina mi ha portato via anche il suo contenuto tra cui l'ormai indispensabile navigatore.

A parte questo difettuccio iniziale, devo dire che a tratti il viaggio è stato molto bello: vedere il sole sorgere pian piano dietro gli appennini, una strada semi deserta e scorrevole (nonostante i residui di diversi cantieri), panorami sempre più definiti e molto belle, tra i piacevoli paesini dell'alto Lazio, dell'Umbria e della toscana, tra cui segnalo: Orte, Orvieto, Monte San Savino. La prima sosta al bar ha quasi un che di poetico: caffè caldo e saccottino al cioccolato. E sul piattino mi ci mettono anche un mini-ovetto kinder! Unica cosa fastidiosa: arrivare alle 7 di mattina in autogrill e vedere un furgone (per lo più di servizio autostradale) parcheggiato nello spazio riservato agli handicappati, come potete vedere sotto:



Questa è una forma di stupidità che non tollero, specie in un momento come quello dove tutti i parcheggi erano liberi e quindi mettersi in quel posto mi ha saputo tanto di menefreghismo, quello che manda in malora questo maledetto/benedetto paese.

A parte questa mega-incazzatura, tutto a posto fino a Verona: sono passato indenne perfino da Firenze, dove si concentrano talmente tanti e tanto mal fatti lavori, che normalmente ti ci vuole un paio d'ore per uscirne vivo! Il paesaggio per la verità diventa sempre meno bello: dopo Firenze c'è il micidiale tratto appenninico fino a Bologna, dove forse c'è qualcosa da vedere, ma sei talmente impegnato nella guida e nell'evitare i camion che hai altro a cui pensare. Dopo Bologna è un po' bruttino: in mezzo alla pianura padana: non si vede molto a distanza e ci sono solo o quasi fabbriconi! Prendendo invece l'autostrada del Brennero, non è che cambi molto (sempre in pianura sei) ma almeno viaggi in mezzo a frutteti e vigneti (non so quanto buoni con tutto quello che passa accanto, ma almeno per la vista....).
A Verona trovo il panico non preventivato, almeno da me. Ho pensato: "Ma sicuro i primi due giorni sono i più tranquilli, il delirio scatta sabato". Ovviamente, manco per il cavolo!!!

Ma è al ritorno che si scatena l'apocalisse, con i suoi sei sigilli. Per chi non lo sapesse i sei sigilli sono quelli descritti da Giovanni nell'ultimo libro della Bibbia, chiamato appunto l'Apocalisse. Ogni sigillo corrispondeva ad una sventura che si abbatteva sull'umanità (i primi 4 con i famosi o meglio famigerati 4 cavalieri dell'apocalisse, almeno quelli li avrete sentiti... No? Allora clicca qui).
I miei sei sigilli sono stati:
- riuscire a prendere l'autostrada, con il traffico in uscita da Verona;
- l'Autostrada del Brennero, dopo una decina di km che l'avevo presa tutto bloccato causa lavori (ovviamente nel cantiere non c'era nessuno e si potevano anche rimuovere i paletti, ma era troppa fatica);
- L'autostrada del Brennero all'incrocio con la A: nonostante quest'ultima sia fino a Bologna a 4(!!!) corsie, si generava traffico in ingresso. Perché? Boh!
- L'autostrada A1, dopo Bologna: anche qui lavori, che fanno sparire la corsia di emergenza. Restano le due corsie standard (vabbè che già da 4 a 2...) ma se si ferma un mezzo, come si è fermato quando ci sono passato io... Tutti in fila, mentre sboroni con il Cayenne ti passano come prepotenti, per decine e decine di minuti, diversi fermi sotto il sole (meno male che era solo aprile). Non finiva più. E per rendere omaggio all'adagio che al peggio non c'è mai fine, ogni volta che su Isoradio davano le notizie del traffico quella coda l'hanno data fino alle 9 di sera...
- Ultimo sigillo: il passaggio a Firenze! Stavolta la fila me la sono beccata tutta. E' vero però che in confronto a quella precedente sembrava una bazzecola.

Ora di partenza da Verona: le 16.00; ora in cui ho varcato la soglia di casa: dopo le 22.30!!!

Ora io dico: ma possibile che:
- ci stanno cantieri inutili con nessuno che ci lavora?
- si ferma un mezzo in mezzo all'autostrada e rimane li per ore?
- le tariffe aumentano sempre (+ di 27 euri per andare a Verona e altrettanti al ritorno) e i servizi peggiorano (a parte il mini-ovetto)?
- possibile che quando vai all'estero non sia mai così?

La risposta: è possibile!

Stefano.

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