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mercoledì 7 maggio 2008
Fascetta di qualità sul Sagrantino.
Da newsfood:
Un vino di qualità, ma anche più sicuro, certificato e con la tracciabilità di filiera assicurata, dalla vigna alla tavola, da mercoledì 9 aprile, grazie al recente assenso del Ministero delle Politiche Agricole, il Consorzio di Tutela Vini Montefalco introdurrà per la prima volta la fascetta di garanzia sulle bottiglie del Montefalco Doc.
Simile a quella presente sulle bottiglie a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (ad es. il Sagrantino di Montefalco Docg), la nuova fascetta nasce per dare ulteriori garanzie al consumatore sull'origine geografica di un importante vino del territorio umbro, il Montefalco Doc. «Il progetto si ricollega ai controlli rigorosi che il Consorzio effettua in tutte le cantine del territorio per verificare l'origine delle partite di vino, il rispetto del disciplinare produttivo e degli uvaggi - sottolinea il presidente Lodovico Mattoni -. Abbiamo deciso di introdurre la fascetta perché vogliamo garantire i consumatori sulla qualità e la provenienza del nostro vino, che è rigorosamente controllato in tutte le fasi produttive. Il progetto era stato avviato qualche mese fa e si è concluso in questi giorni, in un momento difficile per l'enologia italiana».
Il Montefalco Doc (base sangiovese, più 10-15% sagrantino e altri vitigni non aromatici) è per importanza il secondo vino del territorio. Può contare su 430 ettari di vigneto (contro 660 del Sagrantino) e quasi 2,2 milioni di bottiglie per la vendemmia 2006, contro gli 1,7 milioni di bottiglie del Sagrantino di Montefalco Docg annata 2004, l'ultima in commercio.
Come il Sagrantino anche il Montefalco Doc ha registrato una grande crescita negli ultimi anni: nel 2000 erano appena 157 gli ettari a disposizione e 1 milione le bottiglie in commercio. Durante il Vinitaly appena concluso è stato presentato con successo agli operatori nel corso del «Viaggio nel Sagrantino», l'iniziativa che ha visto protagonista il Consorzio per la promozione dei prodotti del territorio, compreso tra i cinque comuni perugini di Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo e Montefalco.
Stefano.
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