martedì 20 maggio 2008

Hugonis 2004 - Tenuta Rapitalà



Un mix italo-francese questo vino, degno della storia aziendale. La Tenuta Rapitalà, una delle più antiche della Sicilia, è stata infatti ricostruita nel 1968 dopo il terremoto del Belice da un francese (Hugues Bernard) e un’italiana (Gigi Guardasi, nonostante il nome, femminuccia) e contemporaneamente sono stati affiancati ai vitigni tradizionali delle varietà d’oltralpe sfruttando l’altitudine variabile del vigneto che, estendendosi dai 200 ai 660 metri slm permette di avere microclimi assai differenti e quindi di coltivare uve differenti.

Venendo al vino in oggetto, è un assemblaggio di Nero D’Avola e Cabernet Sauvignon maturati precedentemente in barriques per 18 mesi. Dal colore rosso rubino intensissimo, al naso il profumo è poco ampio a bicchiere fermo per poi aumentare a bicchiere in movimento. Si avvertono delle ottime sensazioni di frutta rossa matura, di spezie e di vaniglia. In bocca il tannino è abbastanza forte all’inizio, ma il lavoro della barriques emerge presto addolcendolo e conferendogli una giusta morbidezza. La struttura è veramente rilevante così come la persistenza.

Costo medio, 19 €.

Veniamo al giudizio personale: non mi ha convinto appieno questo mix, se devo essere onesto. Come già detto in altre occasioni, il Cabernet Sauvignon coltivato in Italia difficilmente mi da delle sensazioni forti (a parte qualche nobilissimo caso) e se ci mettiamo insieme il fatto che il Nero D’Avola lo apprezzo più tecnicamente che non di gusto, direi che globalmente non è nelle mie corde. Tuttavia lungi da me il dire che non sia un buon vino. Da rivedere, diciamo.

Stefano.

3 commenti:

  1. Dispiace dirlo, ma di questa casa non ho mai bevuto niente di buono...
    :(


    Marco.

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  2. Mi permetto di dissentire. Provate l'annata 2002. E' un vino decisamente intenso con profumi decisi.

    provatelo
    Luigi

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