La strada è buia, rischiarata solo dalla luce fioca dei pallidi lampioni.
Pioggia persistente batte sulla cappotta della macchina che balza sui sanpietrini frascatani.
E' inverno, precisamente l'inverno del 2005, fuori fa freddo ed è sabato sera.
La data è impossibile da tramandare ai posteri...è uno dei tanti sabati sera in cui si è deciso di bagordare in qualche locale.
In macchina Bob e Dona davanti ed io e Simo di dietro parliamo ormai da una decina di minuti.
Il soggetto della discussione non è dove andremo a mangiare, ne cosa mangeremo, ma bensì una nostra esperienza fresca, fresca fatta in terra toscana,vecchia di qualche giorno, ma estremamente interessante.
Il soggetto della discussione è una degustazione faraonica fatta a Montecatini Terme, nel bellissimo Hotel Giglio gestito da un forumista del gambero rosso Nicola.
A quella degustazione eravamo andati in quattro: io, Simo, Stefano e Roberta.
Per qualcuno di questi quattro fu la prima degustazione, per tutti una serata bellissima.
L'opportunità di bere sua Maestà il Sassicaia, accanto ad altri nobili toscani, a Chianti giovani e "vecchi", a ritrovarsi insieme a gente mai vista prima , ma simpatica e vivace intorno ad un tavolo, intorno alle bottiglie, intorno a del buon vino.
Un'esperienza che ci era piaciuta tantissimo e che avremmo voluto replicare al piu' presto.
Così cominciammo ad informarci su come, dove, quando a Roma e dintorni, si potesse rifare qualcosa di simile.A che prezzo, in che orari, in quali posti.
Difficile, se non impossibile, mettere tutti d'accordo.
Difficile trovare data, luogo, e soprattutto prezzo che mettesse tutti d'accordo.
Specialmente il lato economico era quello che piu' ci indisponeva: le prime cifre su cui c'eravamo fermati a riflettere erano altissime e assurde.
Da li l'Idea...
Incolonnati tra lamiere accartocciate di macchine che sbuffavano, Bob si gira e mi fa:
"Ma perchè non ci organizziamo qualcosa tutta per Noi...?".
...azzo, vuoi vedere che il Bob pensiero aveva colpito nel segno ?
Come abbiamo fatto a non pensarci prima ? Come è potuto accadere che non ci si è pensato già ?
Sul filo del telefono la domenica seguente si seguirono accordi e soluzioni, furono abbozzate date, bottiglie, premi e pietanze, ma rimaneva un dubbio che nessuno si decideva a risolvere: come chiamare questo momento di aggregazione ?
Trovare un nome gogliardico, carino, originale, ma allo stesso tempo solo Nostro era opera ardua e difficile.
Andammo insieme indietro nel tempo:termini sballati usati in serata alcoliche, frasi struggenti pronunciate al calduccio di un drink di troppo, momenti vacanzieri ormai lontani, ma che davano ancora calore e risate....e proprio quando ogni speranza sfumava dietro a risate e malinconia...
"Ti ricordi quel gioco che facevamo sulla spiaggia in Sardegna...quello delle quattro carte uguali da fare e poi di corsa la mano sul mazzo e chi arrivava ultimo pagava la penitenza?" era sempre Bob che inveiva a toni alterni e con alterne fortune.
"Quello che ...perdevo sempre io, e voi tutti a ridere...come si chiama che lo voglio rifare in ufficio...Melmo ?"
Tutti in coro:"...Ma no Andrea!...si chiama .."
"Scusa che hai detto..?" tutti in coro "Meeeelmo ?"
Fu un attimo e una decisione all'unanimità...il Nostro Sogno si sarebbe chiamato Melmo.
E qualche tempo dopo sarebbe, addirittura, diventato un blog...
Marco.
..Che dire ?
RispondiEliminaUn po' romanzato...ma bel pezzo !
Julius