venerdì 27 giugno 2008

Il cesanese Docg



Dagli amici del Corriere del Vino:



Il Comitato Nazionale per la Tutela dei Vini ha dato “parere positivo” per il riconoscimento della Denominazione d’Origine Controllata e Garantita al Cesanese del Piglio che si avvia così a conquistare il titolo di “prima Docg del Lazio”.Il nuovo disciplinare, discusso in audizione pubblica, è stato approvato e prevede due tipologie: Cesanese del Piglio e Cesanese del Piglio Superiore, con la menzione di Riserva per i vini invecchiati oltre 18 mesi Il via libera definitivo avverrà con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.Il presidente del Consorzio, Paolo Perinelli, nel manifestare “la grande soddisfazione per riconoscimento di particolare pregio qualitativo raggiunto grazie alla determinazione di tutti gli attori del territorio”, esprime gratitudine all’Agenzia Regionale di Sviluppo Agricolo (Arsial) che ha sostenuto fin dalla nascita il progetto, con professionalità e competenza.Dopo la volata al traguardo della Doc nel 1973 ora - sottolinea Perinelli - spetterà agli 85 viticoltori e 20 aziende produttrici valorizzare il traguardo raggiunto perché la prima Docg del Lazio non si confronterà nel mercato con i grandi numeri, ma con la qualità e la coerenza dei suoi prodotti”.Tra i prodotti a certificazione i vini a Docg sono quelli più pregiati, vengono sottoposti a controlli molto severi, e commercializzati in bottiglie numerate con un contrassegno dello Stato a garanzia dell’origine, e della qualità del prodotto.“Siamo molto contenti - ha commentato l’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Daniela Valentini - del riconoscimento ottenuto dal Cesanese del Piglio: si tratta di un anello di particolare valenza che si aggiunge al percorso di crescita intrapreso dal vigneto Lazio.
Ciò significa che gli sforzi, degli imprenditori vitivinicoli e nostri, stanno dando buoni frutti”.Il commissario straordinario dell’Arsial Fabio Massimo Pallottini è “particolarmente soddisfatto per il riconoscimento ottenuto sia da un prodotto d’eccellenza del territorio che da un tessuto produttivo particolarmente dinamico; un comparto con trend di crescita che esprime valori importanti sul versante qualità. La prima Docg del Lazio sancisce l’ingresso nel gotha enologico nazionale e offre un’arma in più per veicolare questa pregiata produzione nel mondo della ristorazione, a partire da quella romana.
L’Arsial ha sempre creduto nel Cesanese, e ha accompagnato con i suoi tecnici la sua crescita qualitativa, a conferma della strategicità del ruolo dell’Agenzia regionale nel supportare la competitività delle imprese del Lazio. Ora occorrerà lavorare ancora sul territorio - spiega ancora Pallottini - ampliando la produzione, ma con intelligenza”.
Il territorio di produzione delle uve da destinare ai vini Docg Cesanese del Piglio comprende l’intero territorio dei Comuni di Piglio e Serrone, ed in parte di quello dei Comuni di Acuto, Anagni e Paliano (Frosinone).

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