Un Brunello di Montalcino senza infamia e senza lode.
Alessandro III, cantina Cecchi, anno 1999.
Aspettarsi di piu' è lecito quando si stappa un Brunello, sarebbe logico quando lo si tiene per piu' di un lustro a riposare nelle dovute condizioni.
Ed invece no.
Non colpisce, nè impressiona questo Brunello della Cecchi che appare spento, scarico, forse già svuotato di una buona parte di quello che doveva dire.
Giudizio personale, quindi sindacabilissimo, ma mi aspettavo molto di piu'.
D'altronde la storica Cantina, che ormai è arrivata a produrre oltre sette milioni di bottiglie, ha fatto una scelta di campo nel mercato estero e questo si sta inevitabilmente ripercuotendo sulla qualità dei prodotti.
Voto:5-.
Marco.
E che c'azecca il mercato estero con la qualità? Semmai, il fattore che potrebbe incidere è il numero di bottiglie (quantità vs qualità = ce metto dentro pure i raspi), ma anche li bsognerebbe verificare a fronte di quanti ettari e di quali vini.
RispondiEliminaStefano
Oddio...oddio...oddio...non si capiva che sette milioni di bottiglie sono troppe per avere una qualità decente ?
RispondiEliminaMa guarda questo....
Marco.
Non so se si capiva, ma tu hai scritto un'altra cosa. E comunque non è un parametro neanche il numero di bottiglie in senso assoluto.
RispondiEliminaSpiega bene: 7 mil. di bottiglie di brunello? o della produzione totale di Cecchi? E a fronte di quanti ettari?
Stefano
Ok lascio perdere, mi sembra una battaglia persa....
RispondiEliminaMarco.
Perdi colpi. Una volta ti scocciavi se ti davo una risposta di questo tipo.
RispondiEliminaStefano
E'che sei un capoccione che fa finta di non capirmi.
RispondiEliminaTanta quantità non è mai sinonimo di qualità.
E qui chiudo...senno mi suicidio.
Marco.
confermo che stai perdendo colpi!
RispondiElimina:)
Stefano
Daje...
RispondiEliminaMa sei nato a Pescara ?
Marco.
Te brucia u peperone, eh?
RispondiElimina:)
Stefano
...o di Cecchina ?
RispondiEliminaForse hai parenti a Pescasseroli ?
O hai avi a Scurcola Marsicana ?
Marco.