giovedì 25 settembre 2008

Comunismo e vino.


Dal Foglio, per farsi due risate:
Non c’è che dire! E’ proprio utile la polemica scoppiata tra la moglie di Fausto Bertinotti e la compagna di Paolo Ferrero dopo la promessa del nuovo segretario di Rifondazione che non seguirà l’esempio dell’ex Presidente della Camera e frequenterà più gli elettori che i salotti e le Tv. Intanto perché l’intervento delle signore allontana il pericolo che gli uomini vadano alle mani. E poi perché gli argomenti usati tirano in ballo il tratto umano della politica.
Lella Bertinotti, ad esempio, proprio per evitare un intervento di Fausto, ha replicato al nuovo leader comunista sottolineando che anche la coppia Ferrero frequenta i salotti-bene come quello di Carlo De Benedetti.
A sua volta Angela Scarparo, compagna di Ferrero, ha replicato che un conto è tornare a casa dopo la serata nei salotti dei ricchi pensando alla ridistribuzione della ricchezza, un altro conto è farlo cercando di adeguarsi al loro stile di vita. Insomma, secondo Lella anche a Ferrero piace bere il vino pregiato dei ricchi mentre secondo Angela il problema di Bertinotti è di cercare di farsi una cantina con gli stessi vini di De Benedetti.
Ma perché sarebbe utile questa polemica? Perché dimostra che al vertice dei partiti comunisti le coppie di potere possono anche cambiare. Ma quando c’è da bere dello Chateau Latour o un Sassicaia d’annata nessuno di loro si tira indietro.
Tanto a Cipputi basta il Frascati sciolto!

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