sabato 7 giugno 2008

Un calcio al cuore, di Sergio Cragnotti.



Si puo' voler bene ed aver desiderio di abbracciare uno sconosciuto ?
Al di la di pareri emeriti d'illustri psiconalisti o pedagogisti, io dico di si.
Sergio Cragnotti è stato, è e sarà il mio Presidente.
Questo suo libro autobiografico non è soltanto la storia della grande Lazio, dei suoi trofei, delle sue sfide impossibili vinte.
Ma è la storia di un uomo timido, che attraverso il saper ascoltare, il sapersi porgere, attraverso qualche iniziale delusione riesce a capire il "mondo" e a vincere le sue battaglie.Un uomo dotato di uno straordinario carattere, che alla fortuna di trovarsi nei momenti giusti ai posti giusti unisce la voglia di farcela tipica della generazone del dopoguerra.
Dalle partite di calcio sotto al colosseo agli incarichi piu' prestigiosi dell'alto mondo finanziario italiano, è sempre lo stesso Sergio Cragnotti che tiene a bada istinti ed emozioni.
Ma poteva l'Italia meritarsi una personalità così forte, così innovativa ?
Poteva imparare qualcosa da una mente costantemente aperta al progresso economico, finanziario, al domani visto come sfida da vincere ?
Certamente no.
Nel paese dove tutto resta sempre uguale ed immutabile, dove tutto deve cambiare perchè nulla cambi, Sergio Cragnotti verrà lasciato al suo destino senza rispetto per le sue idee e le sue immense capacità.
Lui capisce di aver fatto grandi cose soltanto quando una custodia cautelare ingiusta lo obbliga a rimanere chiuso tra le mura, senza raggi di sole, della sua cella.
Li scrive questo libro fantastico, che ho comprato appena uscito e che solo ora, all'ennesima rilettura, recensisco.
All'interno potrete trovare due ritratti di personaggi importanti per l'economia Italiana che sui libri di storia non verranno mai nominati:Gardini e Ferruzzi.
Due pilastri che hanno provato a fare dell'Italia un paese ricco e benestante, ma che per vie traverse non hanno portato a termine.


Vi copio-incollo alcune frasi che mi hanno colpito del libro, spero di non venir accusato di violazione di copyright...

Fu proprio quel giorno che imparai a saper perdere, passo indispensabile per imparare a saper vincere.

Ma ricco come certi personaggi conosciuti a San Paolo non sarei mai potuto diventare e questa certezza mi procurò piu’ sollievo che fastidio.

Intanto mi sono rapato a zero, come qualche volta facevo da ragazzo per costringermi a restare a casa a studiare: oggi è una moda, ma all’epoca chi avrebbe osato uscire conciato così ?

Io, piu’ calmo e razionale,cercavo di fare le cose nel modo piu’ semplice e piu’ efficace.Che ci riuscissi o no non importava, resta il fatto che rispetto a loro ero ben piu’ consapevole che quei giochi non meritassero in realtà piu’ impegno di quanto fossi disposto a profondere.

E se finora mi ero illuso che all'ultimo momento le banche avrebbero comunque fornito il loro sostegno, quello sprezzante atteggiamento fece crollare le mie ultime speranze.

Bandito come un lebbroso e tradito da coloro di cui mi ero fidato fino in fondo, oggi, in attesa del processo e nel poco tempo lasciatomi libero dalle mie beghe giudiziarie, mi occupo di un'azienda agricola che produce vino e un po' d'olio.













Un calcio al cuore, Fazi editore, Prezzo euro 13,50.

Marco.

p.s.Se il mio Presidente passasse di qua e mi lasciasse un saluto, una frase, un appuntamento per una stretta di mano...sarei felicisssimo e avrei modo di ringraziarlo per tutte le emozioni che mi ha donato.

3 commenti:

  1. Bravo Marco!
    Sergio Cragnotti è anche il MIO PRESIDENTE, e sono anche andato a vedere la sua azienda agricola, che però aveva la cantina in ristrutturazione :-)

    Giorgio

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