venerdì 13 giugno 2008

Passione Italia...

La storia comincia in una tarda mattinata assolata romana di due anni fa alla vigilia di Italia-Ghana.


Una cartolibreria vicina al mio ufficio che non avevo mai visto prima e una voglia matta di cominciare il mio mondiale.
Dovevo comprare un tricolore per esporlo sul balconcino di casa, niente lenzuolo enorme, solo un tricolore normale.
Entro...a gestire questo microscopico localetto due signori anziani.
Saluto e indico che vorrei "..quella bandiera."
"Proprio quella ?" mi dice scherzando il proprietario e ride.
Una battuta chiama l'altra, un parola tira l'altra, si parla dell'imminente match calcistico della sera, del mondiale da vincere, delle bandiere da ordinare "...solo se stasera mi convincono!"
Insomma, miracoli di questa città e di come siamo fatti noi romani, in cinque minuti mi vedo offerti nell'ordine un caffee, un cappuccino e un bicchiere di Sprite "..perchè vedi, mi' fjo c'vra più' o meno l'età tua, ma sta in america e non je piace er calcio..Che tragedia!"
Accetterò solo il bicchiere di Sprite...ma prima di uscire una promessa:"Con il sole o con la pioggia, ad ogni partita che giochiamo, prima passerò a comprare qualcosa..."
Li la smorfia si fa più' dura e mi sembra di leggerci qualcosa tipo:
"Ah regazzi', ma chi te credi de cojona ?"

Ed invece...prima di ogni partita, a costo di far saltare commesse ed appuntamenti, sempre la visitina al negozio del vecchietto non è mai mancata.
Un'altra bandiera, un cappello, due sciarpe, cinque o sei trombette e una serie di bandierine da giardino il bottino finale.
Con il vecchietto che recitava sempre la stessa parte, succube come me e più' di me della stessa inossidabile scaramanzia.
Io indicavo, dicevo cosa volevo e lui tra il serio ed il faceto:
"Proprio quella ?"
Poi le stesse identiche battute della volta precedente, gli stessi sguardi e l'immancabile offerta della busta viola dove mettere "la roba" che compravo.
Condita, ovviamente, dal mio netto rifiuto..."Mejo che me la dai in mano!"
Così fino alla conquista del mondo...e così fino ad oggi.
Per il primo match contro l'Olanda non ho fatto il rito.
Stamattina invece sono uscito cinque minuti prima, ho parcheggiato dove di solito parcheggiavo, sono entrato nella piccola cartolibreria ed ho detto:
"...quella bandiera."
Il vecchietto immobile dietro la cassa mi ha guardato e riguardato, vedevo che si sforzava di ricordare qualcosa, ha balbettato una o forse due parole e poi, sorriso a cinquanta quattro denti "Proprio quella ?"
Mentre uscivo ho fatto finta di non accorgermi di nulla, ma ho sentito che diceva piano, piano alla moglie "Stasera non c'è storia...!"

Speriamo che anche stavolta porti bene...



Marco.

1 commento:

  1. eh... infatti!
    vabbè, pure al mondiale la seconda partita l'avevamo pareggiata.

    solo che secondo me alla terza ci fanno altri due fischioni...

    mah

    Stefano

    RispondiElimina