lunedì 29 settembre 2008

Boicottare le Olimpiadi: ma perchè?


Adesso è passato un po' di tempo. L'argomento non avevo avuto modo di trattarlo prima ma ne parlo adesso.
Da circa un anno prima delle Olimpiadi si è cominciato a parlare del boicottaggio, cosa che si è intensificata dopo i fatti del Tibet e poco prima della partenza degli atleti con l'invito, in particolare della Meloni e di Gasparri a disertare la cerimonia di apertura.
Ma perchè? Sinceramente la trovo una cosa molto molto stupida e ipocrita.
Ora vengo e moi spiego.

La trovo stupida perchè i Giochi non sono, o perlomeno non dovrebbero essere, un affare politico. E sbaglia chi pensa il contrario. E' una festa dello sport e basta. C'è gente che si fa un mazzo tanto per anni, a riflettori spenti e che ha in quell'appuntamento il sogno di una vita. Un sogno che forse può accadere una volta sola. E mi sembra che i nostri e gli altri politicanti, così come gli amanti del boicottaggio in genere di questo non si preoccupino affatto.

Nondimeno la trovo ipocrita per un sacco di altri motivi: anzitutto perchè forse la protesta andava sollevata al Cio e non alla Cina.
Quando sono stati assegnati i giochi la Cina non era diversa da adesso, anzi forse era, se possibile, peggio.
E quindi la responsabilità ce l'hanno quelli che questi giochi glieli hanno "regalati", gli stessi che assegnarono le Olimpiadi ad Atlanta invece che ad Atene nell'anno del centenario.
La trovo ipocrita anche perchè i nostri politicanti potrebbero invitare le nostre aziende a boicottare fornitori e clienti cinesi, che sono pur sempre una goccia ricca in un mare di povertà di manodopera.
Ma anche questo non mi pare un argomento di attualità nei discorsi.
Ma sopratutto la trovo estremamente ipocrita perchè i nostri politicanti sanno benissimo che fra due anni a Shangai si svolge l'Expo 2010, ossia l'esposizione universale, la stessa che è stata assegnata per il 2015 a Milano.
Perchè non boicottano quella, che ha valori commerciali ben più ampi?

Vergogna, punto e basta!

Stefano.

8 commenti:

  1. Io ero d'accordissimo con la Meloni...
    Sarebbe bastato poco per dare un grande segnale.
    Ma gli atleti di oggi non sono cuor di leoni...neanche un po' !


    Marco.

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  2. Può darsi. Vorrà dire che se invece "cuor di leone" lo sono i nostri politici, possono tranquillamente boicottare l'Expo di Shangai. Se l'etica vale per lo sport, varrà anche per le questioni commerciali. O no?
    Stefano

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  3. Gli atleti non sono chiamati agli interessi nazionali.
    Gli atleti non hanno l'obbligo di essere diplomatici.
    Ricordo olimpiadi passate in cui i "discriminati" correvano, vincevano e poi facevano gesti simbolici di enorme importanza.
    Quegli atleti sono rimasti nella storia.
    Per le medaglie d'oro italiane sarebbe bastato molto meno, ma lo sponsor protesta e "li sordi" vengono meno...

    Marco.

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  4. Semplicemente è più comodo dire agli altri cosa bisogna fare che assumersi le responsabilità direttamente. L'etica è etica non solo quando fa comodo.

    In quanto agli sponsor, mi sa che sei un po' disinformato. La stragrande maggioranza degli atleti neanche gareggerebbe se non fosse arruolata nei corpi dello stato.

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  5. Anche qui fai finta di non capire:
    i sponsor che vengono dopo...
    A cui interessa solo chi non ha idee strane in testa.

    Per quanto riguarda il dire agli altri...bah...gli atleti che ricordavo io non avevano bisogno di tutor, quelli di oggi fanno la pubblicità di Cepu.
    Dunque, è tutto dire...


    Marco.

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  6. Veramente io non faccio finta, non capisco proprio. Forse è un limite mio, ma mi attengo a quello che scrivi. Come per Cecchi.

    Si può comunque condurre una discussione anche senza pensare che chi non è d'accordo non capisce. Anzi, in genere funziona così..... :)

    Stefano

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  7. Se per tua stessa ammissione non capisci...e un altro discorso.
    :)




    Marco.

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  8. Se per tua stessa ammissione non capisci...e un altro discorso.
    :)




    Marco.

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