giovedì 13 settembre 2007

Taverna del Capitano - Marina del Cantone (Na)


Arrivare a Marina del Cantone per chiunque non è semplice, perché la strada non è un granché (stretta e con molte curve) venendo sia da Napoli che da Salerno. Il consiglio è quindi se si viene di sera di pernottare almeno una notte alla Locanda annessa. Il posto è stupendo: di fronte al mare con una sala bellissima e accogliente, oltre che molto elegante.







Il servizio di prim’ordine è gestito dalla famiglia Caputo: lo chef è Alfonso che si fa coadiuvare dalla mamma, mentre in sala ci sono Claudio e Mariella, marito e moglie, lei sommelier diplomata Ais (nel 1986 a 17 anni!!) e lui grande narratore di quel che arriva in tavola. Padrone di casa il Capitano, il pater familia che supervisione tutto e che ha cominciato la bella storia della ristorazione di questa taverna. Il localo è pluristellato, pluriforchettato e in generale plurisegnalato dalle guide. La sorpresa negativa sono i prezzi leggermente più alti di quelli scritti sulle guide, non so se per l’estate o per la recente seconda stella Michelin.




La carta è amplissima e offre anche tre menù a degustazione: uno a sorpresa (100 €), uno più ampio con piatti più elaborati da 85 € e uno più tradizionale da 65 €. Oltre a questi, la scelta tra antipasti, primi, secondi e dolci è notevole.




Noi ci abbiamo cenato due volte, la prima alla carta la seconda con il menù da 85 €. In entrambe le occasioni abbiamo mangiato benissimo, ma si vede che nel menù c’è un qualcosa in più nella scelta e nell’armonia dei piatti. Faccio solo una breve presentazione di quel che abbiamo mangiato più che altro la prima sera, perché la seconda non ho avuto occasione di segnare il nome dei piatti né di fotografarli.


ANTIPASTI




-Fiorone di zucchina ripieno di ricotta e fiordilatte (offerto): delicatissimo, non sembrava neanche fritto.
-Sinfonia di pesci e piccoli crostacei agli aromi mediterranei: questo è il piatto, può sembrare strano, che mi è piaciuto di meno. Tutto buono e freschissimo, ci mancherebbe, ma non ci ho trovato niente di elaborato e quindi mi ha lasciato tutto sommato indifferente.





-Cartoccio di seppia e polpo con cipolla caramellata e pancetta nostrana: decisamente eccezionale.










-Gambero rosso con alga fritta, bottarga e un sughetto di pomodoro: non ricordo bene la dizione del piatto ma era strepitoso, probabilmente il piatto più buono di tutti.


PRIMI




-Tagliolini bianchi e neri con calamaretti e zucchine: eccellente anche se un po’ saporito. Solo per fare quei tagliolini fatti a mano esattamente divisi in due chissà quanto tempo ci vuole




-Vermicelli artigianali ai frutti di mare, pomodorini di corbara e prezzemolo: molto buoni anche se avendoli assaggiati dopo l’altro primo erano meno saporiti.







-Risotto alla pescatora: molto buono, anzi eccellente, ma troppo classico per i miei gusti.


SECONDI


-Filetto di manzo alla pizzaiola: la dizione era un’altra comunque un piatto eccezionale alla vista e al gusto.



DOLCI



-Predessert di melone a maraschino: buono;
-Piccola pasticceria: molto buona.
-Melanzane al cioccolato: un piatto tradizionale dei vecchi tempi, a quanto abbiamo capito. Non riuscivamo a pensare ad una melanzana fatta in quel modo ma il risultato è decisamente riuscito.





-Delizia al cioccolato: piatto composito con diverse preparazioni a base di cioccolato tutte eccellenti.







-Chupa-chups di torroncino: veramente buono e in più arriva con due palloncini gonfiati, che servono per andare poi al pontile sul mare a liberarli dopo aver espresso un desiderio. Quest’ultima l’ho trovata un’idea grandiosa e sdrammatizzante di quanto accade nell’alta ristorazione dove spesso, come lo stesso Claudio ci dicevamo, ci si preoccupa più della forma che della sostanza.

La carta dei vini è molto grande, con un occhio particolare al territorio (e ci mancherebbe) e tante altre etichette italiane (anche se non tutte le regioni sono presenti) ed estere. Interessanti anche le bollicine. Ricarichi in linea con i prezzi del locale (cioè alti…). Noi abbiamo assaggiato un Greco di Tufo di Benito Ferrara 2005 (fantastico) e un vino di Termeno: Sauvignon, Chardonnay e Gewurztraminer, che invece non ci è piaciuto.

In generale un gran bel posto dove mangiare e soggiornare, che può ulteriormente crescere ma che ha le tutte le premesse per entrare nell’olimpo della grande ristorazione italiana, pur avendo a breve distanza due mostri sacri come la Torre del Saracino e il Don Alfonso.




Di rilievo la cantina, se avete la possibilità di visitarla: è la replica di una goletta costruita dai maestri d’ascia della zona, che accoglie ben 12.000 bottiglie di grandi vini.






Taverna del Capitano

Piazza delle Sirene 10/11

80068 Nerano - Marina del Cantone (Na)

Tel 081 808 1028



PS Piccola nota di colore: abbiamo capito perchè nei dintorni la Taverna del capitano non ha rivali. La foto sotto ritrae l'insegna del ristorante accanto. Non invogliante......








Stefano

9 commenti:

  1. Belle foto, bel racconto, bei piatti...ma cortesemente potresti mettere i totali pagati delle due sere.
    Soprattutto per verificare la differenza di "carta" e degustazione".

    Altra curiosità personale:quanto sono costati i vini ?


    Marco.

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  2. mi piacerebbe molto provare questo risto di cui si parla tanto!

    PS
    ciao Marco!

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  3. Stefano, ma tutti tu e Roberta i ristorantini migliori li trovate??

    Che meraviglia!

    ciao ciao
    Manu

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  4. Per marco: prima sera credo sugli 80 a testa, compreso vino (non sono sicuro perchè il tutto è stato addebitato sulla camera), con antipasto primo e dolce. Seconda sera il menù che abbiamo preso costava 100 euro a persona.

    Il Greco è costato 25 euro, mentre il Termeno 30. Il primo, ribadisco, di gran lunga il miglior greco che abbia bevuto (e dirfei in generale il miglior vino campano bianco).

    Per Emanuela: hai visto che sofferenze ci tocca patire per tenere aggiornato il blog?

    Per tulip: se dovessi decidere bdi andare ricorda di fermarti a dormire da quelle parti perchè andata/ritorno non è possibile!

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  5. TUTTO BELLO,MA ANCHE COSTOSO...

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  6. E' da una tantum, direi. Ma una visita, per tanti aspetti, la vale.

    Stefano

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  7. Caspita la famiglia Caputo ha alzato i prezzi !!!
    Pezzo ben fatto che ben descrive un angolo di paradiso.
    Effettivamente non è per tutte le tasche, ma sfido chiunque ad andarci e a rimanere deluso.

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  8. Non so, come detto, se il rialzo sia stagionale o dovuto alla seconda stella. In ogni caso mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca!

    Però la cucina è notevole.

    Stefano

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  9. Sono stata anch'io, a fine ottobre. Ho dormito una notte: camera doppia con prima colazione 170 euro.
    Cena con aperitivo, antipasto, primo, secondo per 2 e un dolce: oltre 200 euro.
    E' questione di gusti, ma sinceramente una seconda cena non l'avrei fatta. A volte nel tentativo di essere creativi lo si è 'un pò troppo'.

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