MILANO (Reuters) - Grazie al bel tempo, quest'anno l'Italia sembra destinata a superare gli arcirivali francesi diventando la più grande produttrice di vino d'Europa. Lo ha detto oggi Coldiretti.
L'alternarsi durante l'anno di sole e piogge moderate hanno contribuito a rendere molto buone le previsioni per la vendemmia di quest'anno, che secondo l'associazione degli agricoltori italiani dovrebbe portare alla produzione complessiva di circa 47 milioni di ettolitri.
In Francia, invece, il cattivo tempo di quest'anno rischia di far registrare una delle peggiori vendemmie dal 2000, secondo quanto riferito da Coldiretti che cita un rapporto del ministro dell'Agricoltura francese.
"L'Italia conquista così in Europa il primato nella produzione vitivinicola", si legge in un comunicato diffuso oggi da Coldiretti.
Le rosee previsioni sui risultati della vendemmia fanno da contraltare ai ripetuti scandali che hanno colpito due fra i vini più famosi d'Italia: il Brunello di Montalcino e il Nobile di Montepulciano. Secondo gli investigatori che stanno indagando, infatti, alcune cantine avrebbero prodotto i vini con uve non contemplate dai rispettivi disciplinari.
Anche se l'Italia centrasse l'obiettivo di diventare il principale produttore europeo di vino, il suo primato rischia di essere presto sfidato da Spagna, che secondo uno studio francese è pronta per diventare il prossimo leader del settore.
Stando ai dati forniti da Coldiretti, però, le vigne italiane sono in grado di garantire un rendimento che è 70% in più rispetto alla Francia e alla Spagna, e tre volte rispetto agli Usa.
La Francia, Italia e la Spagna sono i tre maggiori produttori di vino d'Europa.
Ma sarà una vittoria di Pirro?
Ora vengo e mi spiego.
Invece di pensare a superare i francesi, che diciamolo pure ci sono sempre stati sul cavolo per tanti motivi, non dovremmo pensare a difendere e valorizzare meglio i nostri marchi?
Voglio vedere poi fra qualche tempo, quando usciranno le statistiche sulle vendite se il valore complessivamente prodotto sarà superiore a quello dei francesi.
O se ci accontenteremo di vendere qualche prosecchino o qualche chianti in più, senza pensare anche alla qualità.
E sopratutto, noi che ci fregiamo tanto delle molteplicità di tipicità che i francesi non hanno, voglio proprio vedere se come al soliti i vini migliori che saranno esaltati saranno sempre gli stessi, tutti a base di taglio bordolesi (non facccio nome tanto li sapete tutti).
Staremo a vedere.
Stefano.
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