La legge che ha abolito il nucleare in Italia l'ho sempre ritenuta di una stupidaggine a dir poco ciclopica. Generata in fretta e furia sulla falsariga del disastro di Chernobyl, poteva essere il frutto solo di una classe politica ipocrita e tendenziosa come la nostra (allora e ora). Una legge che non teneva conto della presenza di centrali nucleari a brevissima distanza da noi.
Però questo non vuol dire che a distanza di venti anni ci dobbiamo ritornare su.
Ora vengo e mi spiego.
Sembra che il nucleare sia la soluzione al mal di petrolio che ci assilla: prezzi troppo alti, quantità troppo basse, inquinamento troppo tanto.
Invece di puntare su energia pulita, rinnovabile e sopratutto distribuibile si torna indietro nel tempo (per chi è interessato a questi temi può fare una ricerca su Jermy Rifkin, l'autore di "Economia all'idrogeno").
Qualcuno dirà che questa energia non è ancora pronta o affidabile o remunerativa. Già, lo si diceva anche di altre tecnologie (vedi internet, telefonia mobile, e tanti altri esempi) quando poi si è scoperto che invece andavano bene. E noi siamo sempre perennemente in ritardo. Senza contare che c'è un problema molto semplice sul nucleare: come contiamo di smaltire le scorie radioattive noi che non sappiamo cos'è la raccolta differenziata, il riclaggio (a meno che non sia di denaro sporco), gli oli esausti e lasciamo affondare Napoli e Caserta in un mare di m....?
Stefano.
Io sono, ero e sarò sempre a favore del nucleare.
RispondiEliminaCome Stefano penso che la legge scaturita dal referendum fatto un sacco di tempo fa,sotto la spinta emotiva del caso cernobyl, sia una vaccata terribile.
In generale penso che i referendum siano una vaccata terribile...ma questo è un altro discorso.
Oggi le moderne centrali nucleari sono molto piu' sicure di quelle di 15 o 20 anni fa.
Un chilowatt(si scrive così?boh...) prodotto con il nucleare è molto meno inquinante di uno prodotto con carbone, o idrocarburi vari.
Le fonti energetiche, cosidette, alternative sono fumo negli occhi.
Se leggete uno degli ultimi libri di Piero Angela(la sfida del secolo), recensito sul blog un po' di tempo fa, c'è la spiegazione tecnica di come per un'economia "occidentale" come quella italiana con vincoli paesaggistici e spazi pianeggianti ristretti, le possibilità di affidarsi all'energie alternative sono poche.
E comunque anche facendo sforzi costosi e lungimiranti si andrebbe a ricavare da queste fonti poco meno del 10%del fabbisogno...pochissimo.
Se non vogliamo rimanere succubi di petrolio(leggi stati arabi) e gas(leggi soprattutto russia) dobbiamo pensare al nucleare.
Importante dire che ne siamo completamente circondati:francia, slovenia e in tutto il resto dell'europa ci sono tantissime centrali che ci espongono agli stessi rischi senza aver nessun beneficio.
Qualcuno parla delle scorie...ok il problema c'è.
Ma ci sarebbe comunque.
Perchè gli stati che ci vendono l'energia elettrica, prodotta con il nucleare, sono gli stessi che adesso ci chiedono, giustamente, di collaborare nello smaltimento delle scorie che producono per rifornirci di energia...
Insomma non si puo' fare a meno del nucleare, mettiamocelo bene in testa...e se ne faremo a meno si prevodono per noi tempi scuri e freddolosi !
Marco.
Al di la dell'intervento, che sai che non condivido affatto e al di la della scelta delle fonti bibliografiche, c'è un punto che mi sembra utile richiamare e cioè che l'UE ha dato mandato agli Stati membri di portare le fonti rinnovabili a una quota del 20% dell’energia totale e di ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica. Quindi se arrivassimo massimo ad un 10% come dici tu (o Piero Angela non so)saremmo messi comunque male.
RispondiEliminaDi panzane l'U.E. ne dice tante tutti i giorni per cui evito di commentare ciò che hai scritto, sul resto: Piero Angela non è l'ultimo sprovveduto ed il libro se vuoi è a disposizione...così eviti di credere alla befana !
RispondiElimina:)
Marco.
Sull'UE possiamo o meno essere d'accordo su ciò che fa, ma questa non è una "cosa detta" ma una direttiva da rispettare. C'è una bella differemnza. So che Piero Angela non è uno sporvveduto (io mi guardo volentieri anche Superquark) ma Jeremy Rifkin neanche, con la differenza che è utilizzato come riferimento nell'ambito della ricerca. E anche il suo libro è a disposizione.
RispondiEliminaScegli tu a quale befana vuoi credere.
:)
Stefano
Per le questioni italiane sfido chiunque ad esser piu' preparato di Piero Angela...
RispondiEliminaMarco.
Sfida sfida...
RispondiEliminaStefano
Comunque domenica portami quel libro ed io ti do il mio...
RispondiElimina