mercoledì 3 dicembre 2008

Emozione Dorico...anno 2000.



La visita alla Azienda Agricola Moroder è stata una perla nella due giorni che gli Enogastrofili hanno organizzato lo scorso 8 e 9 novembre.
In verità noi del Melmo ci eravamo già occupati di questa azienda in passato, ma questa volta oltre a visitare la cantina siamo stati anche ospiti del ristorante Aiòn.
Il ristorante è stato realizzato nei locali di un casolare del '700, ovviamente ristrutturato, dove è più' facile sentirsi a casa che sentirsi ospiti.
Un mix di cucina basata su sapori marchigiani, ingredienti prodotti in azienda e originalità e cortesia hanno fatto di quel pasto, un pranzo da ricordare.
Ma non di questo voglio parlarvi oggi.
Bensì di un vino che ho avuto modo di ribere e riapprezzare: Il Rosso Conero Riserva Dorico dell'anno 2000.
Questa riserva, che a partire dall'anno 2004 è diventata anche D.O.C.G., è ottenuta dalla rigida selezione di uve montepulciano e dall'uso non esagerato di legni di diverse essenze e provenienze che danno al prodotto finale una originalità più' unica che rara.
Prodotto con uve montepulciano 100% si presenta con un color rosso rubino,appena appena granato.
Il naso è lungo, particolarmente gradevoli per il sottoscritto il tabacco, il cuoio e la mora.
Come alcolicità, se non ricordo male, siamo sui 13,5 gradi.
Per me non è una scoperta, ma una conferma.
Partendo dal 1995 metto quest'annata sul podio dopo il 1998, che però dovrebbe già essere in involuzione vista l'annata torrida, e soprattutto il 2001 che considero il piu' buono in assoluto tra gli assaggiati.
E' l'unico vino buono marchigiano che sa di Marche, non so se mi spiego.
La regione esprime indubbiamente altri super vini, ma nessuno mi sembra sia così buono e allo stesso tempo abbia un collegamento autentico con il territorio di produzione.



Alcune cose vorrei aggiungere sul prodotto e sull'azienda.
Mi ha fatto particolarmente piacere il, seppur breve, confronto con il patron dell'azienda in cantina.
Benchè sudato e pieno di cose da fare non si è sotratto ad un breve, ma significativo scambio di opinioni.
Non capita tutti i giorni questa disponibilità e la sottolineo con piacere.
Altra cosa...che spero venga tenuta a mente dal patron, anche se le mie tasche ne risentiranno.
Il Dorico costa troppo poco, soprattutto le annate vecchie.
Pur contento di poter dire che è uno dei pochissimi vini che negli ultimi 24 mesi non è aumentato, mi rendo conto che il prezzo per la riserva è troppo basso.
Sollecito un adeguamento a breve che porti questo vino ad un livello di prezzo adeguato alla generosità che esprime il prodotto.


Marco.

8 commenti:

  1. Ma è il dorico che costa troppo poco o sono gli altri che costano troppo?

    Allo stesso modo: come si fa a dire che quali ristoranti costano poco e quali altri costano troppo?

    Stefano

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  2. Che il Dorico costi poco è un dato di fatto.
    Che poi altri vini costino troppo è un altro dato di fatto.
    Alcune cose sono difficili da dire, altre no...se la testa ed il buon senso non ci difettano.
    O sbaglio ?

    At salut

    Marco.

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  3. Attenzione: non che non sia d'accordo sul fatto che costi meno o forse poco. Chiedo solo qual'è il metro di valutazione. Cosa ch secondo me è simile, con le dovute attenzioni, per i ristoranti.

    stefano

    PS: preparate i pop corn! :)

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  4. Qual è si scrive senza apostrofo...

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  5. Mi stai chiedendo il mio metro di valutazione ?
    O un criterio generale ?
    Sul criterio generale non saprei dirti, pensa che c'è qualcuno che si affida, o si affidava, completamente alla guide...


    Marco.

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  6. Chiedevo il tuo metro di valutazione. E lo stesso per i ristoranti. Ma non c'è bisogno che vai in puzza! :)

    Sulle guide, beh da qualche parte bisogna pur cominciare: c'è chi comincia con le guide e chi ripete quello che legge nei forum. Non biasimerei quelli che lo fanno o lo hanno fatto. L'importante è evolversi, come il vino, e maturare giudizi autonomi. E magari cercare di imparare sempre qualcosa, senza avere la presunzione di sapere tutto di tutti.

    E comunque vale sempre la legge del Melmo: w il pesceratto e che nessuno ce lo tocchi!

    Stefano

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  7. ...sono in disaccordo e allo stesso tempo daccordo con entrambi...comunque se non costa 50 euri io non bevo nessun vino a prescindere:-))))))))))))

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  8. Avevo scritto un bel pezzo di risposta, ma ahime' è scomparso !

    GOMBLOTTO DI STEFANO !
    :)


    Marco.

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