Melmo per noi significa divertimento avvinazzato e spanzato tra amici. Ma con vino buono e pasti degni: niente Tavernello e 4 salti in padella per capirsi.
Tutto ebbe inizio una sera rigida, buia e tempestosa (se no che racconto sarebbe?) mentre si discuteva su come esaudire il desiderio di partecipare a una degustazione di vini che non incidesse sul poco tempo a disposizione che ci lascia la vita quotidiana e sul tutt’altro che pasciuto portafoglio. E, magari, che concedesse anche qualcosa per ristorare lo stomaco, oltre ai sensi e alla vista, inebriati dal nettare magico. Un modo ci doveva pur essere.
C’era la voglia d’inventare qualcosa per rivedere spesso gli amici più stretti e c’era anche la voglia di scoprire sapori e vini diversi dai soliti e, perché no?, di mettersi in competizione per trovarne sempre di più buoni.
La scintilla era scoccata, come un lampo nel buio, come una lampadina che si accende nell’oscurità, e di li a poco otto persone cominciarono a programmare il primo Mitico,Memorabile,Indimenticabile Melmo-Day che,tanto per non smentirsi, riservò subito grandi sorprese.
Questo è il Melmo in poche parole. Per descriverlo meglio bisognerebbe parteciparvi e non raccontarlo. Ma magari qualcuno può aiutarci a ricordarlo meglio.
Ad Maiora.
(Scritto da Marco e riveduto da Stefano)
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