Ottobre 2007...Lo so anche questo non è un pezzo “fresco”, ma...vogliatemi bene così!
Il pretesto per andare a Milano è il concerto di Michael Buble'.
In realtà la mia amica Chiara era circa un anno che mi diceva di andare a trovarla nella sua nuova casetta e allora alla fine siamo andati.
Se fossi una bambina e frequentassi ancora le scuole elementari vi direi che Chiaretta è la mia amichetta del cuore. I nostri genitori si conoscono sin da ragazzi e noi siamo praticamente cresciute insieme. Lei vive a Milano da una decina d'anni oramai, cioè da quando si iscrisse all'università lassù. Poi ha trovato lavoro e, soprattutto, ha conosciuto Luca.
Chiara e Luca per l'appunto hanno ospitato Marco e me per questo week-end milanese. Devo dire che competere con le sensazioni e le emozioni che ha suscitato in me Milano la prima volta che ci andai non era facile: intanto era il periodo di Natale (in assoluto il periodo dell'anno che preferisco) e poi ancora ricordo il tuffo al cuore che ebbi quando il Duomo comparse all'improvviso svoltando un angolo e manifestandosi in tutta la sua maestosità! Bellissimo.
Tornando a noi, una visita come questa che sto per raccontarvi ve la consiglio proprio: colori e sapori di un autunno milanese (e non solo) veramente meravigliosi.
Il venerdì appena arrivati siamo andati diretti al concerto – che, per la cronaca – ci è piaciuto un sacco. Una volta usciti ci siamo resi conto che nessuno di noi aveva cenato o messo qualcosa sotto i denti dall'ora di pranzo e quindi siamo andati verso il centro a cercare un locale aperto per cenare. Obiettivamente, ma era pure mezzanotte passata, i Navigli non offrivano gran che! Ad un certo punto, mentre stavamo per entrare in una birreria addocchiata da noi ragazze, Marco scorge in lontananza un ristorante messicano. La cucina etnica, manco a dirlo, è una delle sue passioni e tanto ha detto, tanto ha fatto che alla fine abbiamo deciso di accontentarlo. Il posto si chiama TAQUERIA PANCHO VILLA (Alsazia Naviglio Pavese, 10 – Milano – Tel. 0258114259 – www.panchovilla.it). Abbiamo mangiato 3 antipasti, 3 piatti tipici, 4 pinte di birra, un'acqua e 2 tequile, più i coperti spendendo 92 euro. Devo dire che abbiamo mangiato molto bene, ma vale la pena visitare questo ristorante per le meravigliose TAPAS che abbiamo preso. Sono fatte a mano e non sono le patatine industriali che – almeno io – sono abituata a mangiare qua dalle mie parte quando andiamo nei locali messicani. Erano talmente buone e appetitose assieme alla salsa guacamole che abbiamo fato il bis.
Il giorno dopo – sabato – si è presentato così
Che giornata stupenda! Abbiamo passato la giornata a passeggiare per il centro di Milano. Che meraviglia! Abbiamo chiaramente visitato il Duomo fin su alla Madonnina e siamo stati per le vie più conosciute e non di Milano.
Segnalo il posto dove ci siamo fermati per comprare qualcosa per il pranzo.
Da Luini: specialità panzerotti.
Dopo un buon quarto d'ora di fila davanti al negozio – e ci è andata molto bene – questo è quello che ci si è presentato davanti
Di fatto questo posto nacque come un forno e poi si è trasformato in questo chioschetto (il negozio è minuscolo) che sforna panzerotti, calzoni, panini, crocchette e via discorrendo senza soluzione di continuità. Luca mi ha detto che il proprietario si è arricchito in una maniera spropositata: c'è sempre fila, a qualsiasi ora del giorno e si mangia veramente, ma veramente bene. Se non ricordo male, “Da Luini” è pure a Londra, ma di questo bisogna che Luca mi da la conferma perché non mi ricordo.
Noi abbiamo fatto incetta di diversi tipi di cose e siamo andati a mangiare in una piazzetta poco distante da Via Radegonda dove si trova questo storico “Forno dal 1888”.
Consigliatissimo.
Successivamente siamo andati qua
Da Peck.
Peck è una boutique enogastronomica che per gli appassionati di cibi è praticamente un paradiso. Al piano sottoterra c'è una vasta enoteca con vini provenienti da tutta Italia e dal Mondo. Ma solo certi tipi di vini. Vi basti pensare che era possibile degustare uno champagne al bicchiere (un Dom Perignon se non ricordo male) alla modica cifra di 120 Euro al calice. D'altra parte pare che tra i clienti di Peck ci siano un certo Sig. Berlusconi e un certo Sig. Moratti per i quali – ahinoi – 120 euro sono l'equivalente di 1 euro e 20 centesimi per i più!! C'est la vie!
Al piano terra c'è tutta la sala riservata ai condimenti (sale e pepe da ogni parte del mondo e anche oli, aceti, salse, spezie, erbe), ai salumi e ai formaggi. Un profumo inebriante e meraviglioso con la possibilità di acquistare al taglio in vaschette e anche di mangiare al ristorante della boutique.
Salendo al piano superiore troviamo una enorme varietà di caffè, cioccolato (e derivati) e te' in foglie! Ecco, qui ho acquistato. Per la precisione una confezione di te' di Natale, e 50 grammi di te' verde al limone e te' nero al limoncello. Avrei voluto prendere molto, ma molto di più....ma purtroppo non ho potuto.
Comunque se passate per Milano, un giro lì vale proprio la pena di farlo.
La giornata si è conclusa con la cena al ristorante Taverna degli Amici, di cui parlerò in un post apposito.
La domenica, giornata di saluti. Il mattino abbiamo fatto un bellissimo giretto al mercatino dell'antiquariato e delle cose usate dei Navigli. Veramente una bella passeggiata. Abbiamo pranzato a casa di Chiara e Luca acquistando dei prodotti alto atesini in un forno poco distante dal mercatino che devo dire mi ha soddisfatto moltissimo.
Il nostro bel week-end si è concluso così come al solito, davanti ad una tavola apparecchiata in compagnia di due carissimi amici.
Milano la consiglio davvero, soprattutto d'inverno o in autunno, almeno io, che sono un tipo estremamente stagionale in tutto, la vedo così una calda accogliente città fredda del nord.
Emanuela.
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