mercoledì 10 giugno 2009

Brunello di Montalcino anno 2001, cantina Biondi Santi.



Primo vino assaggiato e "bocciato" praticamente in coro.
Con il senno di poi mi rendo conto che probabilmente era troppo giovane. Intendiamoci, non voglio trovare scuse e giustificazioni, ma i caratteri spigolosi che mi ha lasciato mi danno questa sensazione.
Insomma, lo riproverei volentieri per conferma o smentita.

Colore, rosso rubino intenso (primo indizio). Al naso, evidente e direi invadente cuoio (secondo indizio), alcol ancora persistente (terzo indizio) anche roteando insistentemente il bicchiere: "nun evapora", avrebbe detto il trasteverino reso famoso dal film di Verdone "un sacco bello".
Un vino nel complesso poco .... complesso (pardonez moi il gioco di parole).
In bocca il quarto e secondo me decisivo indizio: acidità troppo alta.
Si sente eleganza e raffinatezza, e anche un certo spessore fruttoso. Però nel complesso non è molto gradevole perché le varie componenti non sono affatto in equilibrio.

Rimandato.


Stefano.

4 commenti:

  1. Ho degustato un gioiello, il Brunello di Montalcino di Podere Salicutti
    Riporto la recensione della sommelier Amanda Nebiolo tratta da Italian Wine Magazine

    Brunello di Montalcino Piaggione 2004
    Tipologia: Rosso
    Denominazione: DOCG
    Vitigno: sangiovese 100% (denominato brunello a Montalcino)
    Nome dei Vigneti: Vigna del Piaggione
    Provenienza: Toscana
    Resa: 4 t/ha
    Grado alcolico: 15%
    Epoca migliore per il consumo: mediamente 20 anni
    Temperatura di servizio: 18 – 22 °C

    Autentica testimonianza di quali livelli possano essere raggiunti dal sangiovese, il Brunello di Montalcino Piaggione 2004 si presenta assolutamente limpido, con un compatto colore rosso rubino intenso e di formidabile consistenza.
    L’olfatto, potente, regala un bouquet di grande ampiezza e personalità, con sensazioni di frutti di bosco maturi e sotto spirito, toni balsamici ed eterei, cannella, cacao, pepe nero, liquirizia, cuoio e legno di rovere. La qualità è eccellente.
    L’attacco gustativo è secco, caldo e morbido. L’equilibrata freschezza accompagna e rivela un tannino setoso e di nobile fattura. Sapido ed equilibrato, manifesta intensi inserimenti di note di rabarbaro e spezie orientali, che persistono nel lunghissimo finale gusto olfattivo. Ottima struttura e grande armonia.
    Indimenticabile come vino da meditazione, si abbina egregiamente con primi piatti a base di tartufo, rigatoni al ragù di manzo e pancetta, carni rosse salsate o in salmì, selvaggina, lepre in agrodolce, pecorino e le folaghe alla Puccini tipiche della gastronomia toscana.

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  2. Ne ho una cassa in cantina come 2003 ed altrettante bottiglie come 2004.
    Non credo sia il caso di berle ora e per quanto la sommelier si prodighi ci sono almeno due passaggi che mi fanno pensare: grande struttura e formidabile consistenza.

    Non posso contestarli per due motivi: non ho bevuto il vino in questione e poi lei è esperta ed io un appassionato, però...però..però...i miei dubbi su quei due passaggi rimangono.

    E poi mi si conceda una battuta: la signora dovrebbe essere piu' portata per i piemontesi...
    ;-)


    Ciao a tutti e firmatevi quando inserite questi commenti attinenti e che possono dar adito a discussioni diWine.


    Marco

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  3. o dei bruelli del 94 95 97 come sono a livello di vendita ugo

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  4. che bello vedere pareri diversi ......
    l'esatto opposto, personalmente non mi ha entusiasmato.

    http://vinodaburde.simplicissimus.it/2008/10/14/brunello_di_montalcino_biondi_santi_docg_2001_il_greppo/

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