mercoledì 3 giugno 2009

Schidione anno 1994, cantina Jacopo Biondi Santi.


Premetto subito: era imbevibile, una vera zozzeria.
Quindi chi fosse interessato ad una vera e propria rece mi deve scusare ma non la posso fare.

Tra l'altro forse avremo le ire del Sig. Biondi Santi perchè anche il brunello( 2001) non ha avuto apprezzamenti.
Ma noi che ci possiamo fare?

Il vino è un blend di sangiovese (40%) cabernet s. (40%) e merlot (20%) con il quale la famiglia Biondi Santi anni addietro si è lanciata nel mondo dei supertuscans.
Tra l'altro oltre alla selezione rigida delle uve (che fa si che il vino si produca solo in alcune annate), ho scoperto che c'è un intenso lavoro in cantina, con selezione di botti e di legni diversi, e passaggi mirati e complessi nei vari recipienti.

Mi pare di aver capito due cose facendo qualche ricerca:

1) questo vino non si produce più da qualche anno (non so se per scelta o perchè gli anni non lo consentono);

2) la vendemmia 1997 è passata alla storia, perchè a famiglia ne ha prodotte pochissime bottiglie (circa 1.300) che ha messo solo in magnum che vendeva su prenotazione (alla cifra dell'epoca di 1.500.000 lire...), con una etichetta bordata di oro 23k.



Stefano.

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