martedì 1 dicembre 2009

La taverna del pesce a Grottaferrata.

In una delle pochissime sere che siamo rimasti da soli,nel mese di giugno, con Simo abbiamo deciso di recarci a Grottaferrata a mangiare pesce.
Per quanto possa risultare strano a Grotta conosciamo davvero poco i locali, anzi i tanti locali, che garantiscono un'offerta enogastronomica forse unica a livello di numero.
Infatti dopo aver impiegato un buon quarticello d'ora riusciamo a trovare il vicoletto dove c'è "La taverna del pesce".
Nessuno ce ne aveva parlato prima e non avevamo letto nessuna rece al riguardo, dunque siamo entrati consci di poter essere "cavie da laboratorio"...

Il locale è piccolo e arredato molto "tranquillamente".
Ho contato al massimo 30 coperti.
Appena si entra vengono messi in "prima visione" i pesciotti freschi che ancora scodazzano in mezzo al ghiaccio.
Durante la serata ho visto almeno quattro o cinque volte il personale aggiungere ghiaccio nuovo...
Il servizio è stato alla mano, poco attento, ma cortese per tutta la serata.
Spingono molto per quel piatto o per quel vino...e questo alla lunga stanca.
La carta dei vini è poco fornita: hanno poche etichette e dovrebbero proporre almeno qualche grande nome conosciuto.

Fatte le debite presentazioni passiamo a quello che ci siamo mangiati.
Abbiamo cominciato con un antipasto in due che aveva i moscardini come protagonisti principali.
La foto sotto non rende bene l'idea: erano in parte fritti(molto buoni), in parte lessi (buoni) ed in parte conditi con aceto balsamico(molto buoni).


Il primo ordinato di Simona è stato senza dubbio il piatto piu' buono ella serata.
Si tratta della calamarata della taverna del pesce, ossia mezze maniche con condimento di calamari e buccia d'arancia grattuggiata a colorare un piatto ben pensato e ben realizzato.
Buono, veramente molto buono.


Di tutt'altro sapore e consistenza invece il mio primo.
Ho scelto le linguine all'astice e non è stata proprio una grande idea.
Il condimento era scarso e poco saporoso, l'astice è sembrato cotto male, il sugo aveva nell'aglio una componente troppo invasiva e nell'insieme siamo rimasti davvero molto delusi.
Un piatto abbondantemente sotto la ragionevole sufficienza.


Per entrambi i primi c'è da segnalare un bonus porzioni.
Finalmente un locale dove i piatti arrivano pieni !


Come secondo la scelta era ardua...
Simona ha spiazzato sia me che il cameriere scegliendo un antipasto come secondo.
Scelta felice ed azzeccata.
Il suo suotè di cozze e vongole si è presentato maestoso con limoni, crostini di pane ai lati, sapore delicato e avvolgente.
Bonus per la pulizia dei molluschi.
Piatto vicino alla perfezione, giudicato unanimamente da me e da Simo molto buono.
Porzione gigantesca...


Io invece per secondo prendo la classica frittura di calamari.
Non mi dilungo molto perchè rischio di usare aggettivi già troppo consumati.
E' buona, leggera, fragrante, sapore delicato e la porzione è giusta: nè troppo grande, nè troppo piccola.


Rimpinzati abbastanza avevamo deciso di non prendere il dolce...ed invece ci vengono gentilmente offerte le pesche al vino rosso, condite con cannella, zucchero a velo e frutti di bosco.
Sono un po' troppo calde per la stagione, ma è decisamente un buon finale.
Buone e consigliate.



Come vino, fuori dalla piccola lista che il menu riportava, ho scelto un Pinot grigio del 2008 della cantina H. Lun.
Tutto sommato sufficente, ma non all'altezza dei piatti serviti.
La scelta, come già detto, era veramente ristretta ed è un punto debole del locale.

Il conto finale è stato di 83.50 euro scontati a 80.00 ed includeva la solita bottiglia d'acqua rimasta pressochè intatta alla fine...

Considerazioni finali.
Un locale in cui tornerei volentieri, che ha mostrato ottime potenzialità e pochi limiti irrimediabili.
Buono il rapporto qualità\prezzo.
Se escludiamo dalla considerazione il mio primo piatto, la materia prima è apparsa buona e la cucina curata.
Certo mi duole ricordare che quel mio primo piatto era veramente immangiabile, ma un errore nell'arco della serata ci puo' stare, soprattutto quando tutto il resto è stato ampiamente sopra la soglia media della soddisfazione.


Marco.

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