...dopo la vergognosa sentenza di ieri pomeriggio, sto ancora cercando le parole adatte per esprime il mio sdegno di cittadino italiano per questa giustizia che non mi rappresenta.
Mando un abbraccio alla famiglia.
Spero che il popolo Laziale in primis, ma subito dopo il popolo Italiano, soprattutto nelle vesti di chi ci rappresenta, sappia dare il giusto conforto ad una mamma, ad un papà ed a un fratello che si son sentiti dire che la vita di Gabriele vale sei anni di prigione.
Da scontare dopo il secondo appello e previa condizionale.
Sono disgustato, amareggiato, intristito...
Spero che la "ruota della vita" che gira, ponga al più' presto tutti i protagonisti di questa sentenza (giudice, avvocati difensori e imputato)dall'altra parte della barricata.
Marco.
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