giovedì 13 ottobre 2011

Vacanza in Provenza,diario di viaggio dodicesima parte...

Diario di bordo, 21 Agosto.

Anche oggi caldissimo.

Mentre scrivo i primi appunti della giornata, alle 16e30, sono già oltre sei ore che la temperatura è, di molto, oltre i 30 gradi. Un inferno senza se e senza ma.

Questa mattina abbiamo quasi replicato la mattinata di ieri.


Siamo andati al Verdon, il fiume, ma li abbiamo attraversato il canyon alla folle velocità di un nodo, un nodo e mezzo con una barchetta elettrica presa a noleggio.

Lo spettacolo è stato sorprendentemente straordinario. Noi in mezzo a decine di canoe e pedalò, che ovviamente andavano tutti più veloci di noi, che procedevano nello stretto canyon tra riflessi verdi, celesti e turchesi.


Davvero molto emozionante.


Poi una volta riconsegnata la barchetta al Caronte del posto, abbiamo disteso i nostri asciugamani sulla mini spiaggia e ho dovuto rincorrere per un’ora Sofia nell’acqua.


Come sport non è stato granchè, ma mi ha permesso di stare un po’ più fresco…


Per pranzo abbiamo replicato il pic-nic, ma nel cortile della camera d’albergo e con molto meno “roba” di ieri e con una bottiglia di rosè invece che di bianco…


E adesso siamo in attesa che passino le ore più calde del giorno per poi ri-inerpicarci al paesello dove fare le ultime compere,l’ultima cena francese e poi tornare in camera a chiudere le borse, per riaprirle, stavolta, a casetta nostra.

Se è vero, come recita un vecchio adagio, che partire è un po’ morire, anche in questa parte di Francia ci lascerò, anzi già ci ho lasciato, un pezzo di Marco.

Ritengo che sia stata una vacanza talmente “variegata” nei contorni che sia impossibile da paragonare ad altre fatte in passato.

La Provenza offre scenari molto diversi partendo da un comun denominatore che, possono piacere o meno, uniscono mondanità, spontaneità, natura, cucina, storia e sapori in un intorno di chilometri tutto sommato circoscritto.

A caldo è sempre difficile fare classifiche di quello che più è piaciuto e viceversa, si rischia di essere troppo severi con le cose che non hanno garbato i nostri sensi.

…Stasera, Winston in bocca e bottiglietta dell’acqua in mano, non riesco e non voglio riassumere.

La calma piatta che circonda l’albergo ed il paesino mi fanno venir voglia di partire ancora prima e gli ultimi tre rosè francesi, comprati al volo oggi pomeriggio, non leniscono il dispiacere per questa parentesi che si chiude e, come tutte le cose che finiscono, tendono spontaneamente a farti ricordare tante situazioni comiche, felici e gioiose che, gioco-forza, non torneranno più.


Buona notte Francia, prima che il sole sorga di nuovo mi auguro di essere già tornato nella mia magnifica, controversa e bellissima ITALIA !



Canzone del giorno: Mille giorni di te e di me di C. Baglioni.


Momento top: la manovra maldestra con cui, tra le risate generali, ho evitato una canoa stamane nell’attraversamento del canyon…


Marco.

1 commento: