mercoledì 5 ottobre 2011

Vacanza in Provenza,diario di viaggio decima parte...

Diario di bordo, 19 Agosto.

Dopo il rotondo successo della mia Lazio sui macedoni di Skopije, il risveglio è stato benché mai smagliante. Un sei a zero che riapre l’Europa, seppur di serie B, alla prima squadra della capitale.


Tra l’altro è stato curioso il modo in cui venivo aggiornato sulla partita: mio cognato vedeva la partita in streaming a Singapore e ad ogni goal, o azione pericolosa, mi inviava una mail. Io a cena, tra una portata e l’altra festeggiavo, inveivo, smadonnavo…


Stamane abbiamo lasciato Roussillon e ci siamo diretti verso la quinta ed ultima tappa francese del nostro tour.
Abbiamo “rimesso i ferri” alla buon’ora e abbiamo visitato due posti che, diciamo, erano di strada.


Il primo è stato Fontaine De Vaucluse: paesino turistico che ruota intorno ad una fonte di acqua che, non si sa come, sgorga praticamente al centro del paese.
Siamo rimasti soddisfatti a metà dalla visita perché era chiusa la cascata, principale attrattiva turistica, e metà del camminamento verso la fonte era praticamente inutile, dato che il percorso si snodava accanto ad un torrente in secca.


Sofia è rimasta assorta nel sentire il forte rumore delle poche rapide non asciutte...


...ed è stata colpita oltremisura da un vecchio mulino che intorno al 1300 stampava carta e che oggi appare, più o meno, come era allora grazie ad un possente restauro.


Tempo di comprare qualche dolcetto e…via verso la seconda tappa: Isla sur la Sorgue.


Ci siamo arrivati alle 11e30, faceva caldissimo 34-35 gradi, avevamo poco tempo ed anche un’esigenza non da poco: dovevamo pranzare.


La cittadina è famosa per un sistema di canali che circonda l’abitato con annesse alcune pittoresche pale idrauliche d’epoca ricoperte, alcune, di muschio. Fantastica la prima, bella la seconda, alla terza già ti sei rotto…


Questa sorta di “Venezia provenzale” vanta una profusione di negozi di antiquariato unica nella zona e nei fine settimana è una meta ambita da facoltosi antiquari…


Abbiamo visitato tutto il centro in modo coscienzioso: camminavamo piano e in zone d’ombra.


Siamo entrati in punta di piedi all’interno della chiesa Nostra Signora degli Angeli che all’interno ha uno spettacolare barocco che per nulla s’immagina dall’esterno, rude e spigoloso.


Bellissimo anche l’organo che, mi sembra, risalga al 1600.


Vorrei non parlarvi della “pappa”, però lo faccio. Mi sono lasciato attrarre da un ristorante tricolore (strano non lo avevo proprio mai fatto fin’ora…) con il risultato di mangiare al caldo e malissimo.
Colpa mia che non ho resistito al fascino della penna con pomodoro e basilico !

Tutto sommato l’esperienza di Isla Sur la Sorgue, che si è conclusa con l’inzuppamento dei piedi nell’acqua fresca dei canali, sotto lo sguardo a metà tra lo sbigottito ed il divertito dei passanti, è stata bella.


Così come è stato bello, anche se faticoso, il tragitto statale-statale per arrivare a Moustiers Sainte Marie.

“Sotto un sole da deserto, sull’asfalto arroventato…” (chi mi indovina la canzone a cui ho rubato la strofa vince un Barolo della mia cantina) fuori è arrivato a fare 37,5 gradi, la Golf ci ha tranquillamente scarrozzato a destinazione.

Abbiamo faticato un poco a trovare l’albergo poiché passando nel centro affollato di questo piccolo borgo, conta meno di 650 anime, non abbiamo visto il cartello che lo segnalava…


Le prime impressioni su quest’ultima meta sono positive: un manipolo di case arroccate su un monticello a circa 630 metri sul livello del mare.
Anche qui nei vicoletti fanno a schiaffi i negozietti piu’ o meno da turisti, ma c’è un’aria più genuina rispetto ad altri posti.


Anche nel pasto consumato questa sera, non più di una buona pizza con un ottimo rosè A.O.C. del posto, ho rintracciato meno “pressapochismo” che altrove.

Mentre finisco cala la prima delle tre notti all’albergo Clos de Iris, un tre stelle di charme decisamente meno bello dei precedenti, ma domani sarà la volta del Canyon del Verdon e mentre una farfalla notturna quasi si poggia sulla mia sigaretta, ormai mozzicone, mi accorgo di avere sonno, molto sonno…




Canzone del giorno: Maggese di C. Cremonini.


Momento top: Ufficio turistico di Isla sur la Sorgue, la donna allo sportello al mio vorrei una citymap mi risponde “Italiani, vero?” Io e Sofia, in coro, “Si!” e lei “Vi riconosco. Gli Italiani sono sempre i piu’ belli!”



Marco.

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