martedì 20 settembre 2011

Vacanza in Provenza,diario di viaggio sesta parte...

Diario di bordo, 15 Agosto.

Ferragosto in Camargue mi sembra il titolo piu’ adatto per la giornata di oggi.

Alla buon’ora, quando tutti i vacanzieri sono al primo sonno, abbiamo fatto rotta verso la Camargue francese: più precisamente prima a Saintes Maries de la mer e poi ad Aigues Mortes.

E’ stato un giorno di vacanza duro: per il caldo e per le lunghe camminate che però ci hanno regalato una zona assolutamente a se della Francia.

Prima della “prima” città ci siamo fermati al Parco Ornitologico di Pont du Gau dove le star sono gli stormi di fenicotteri rosa. Fa un certo effetto riuscire quasi a toccare questi splendidi uccelloni dalli ali rosa e le zampe nere e fine, fine, fine.
Peccato che l’orario non fosse il migliore: l’abbiamo trovati poco attivi per lo più a dormire su una zampa sola…


C’erano anche altre razze di uccelli più comuni, dalle cicogne alle paperozze, dai gabbiani ai gufi reali (che nonostante il caldo indossavano tutti la maglietta della riomma !); senza dubbio un’ora e mezza e venti euro ben spesi.


I dodici chilometri tra il parco e S. Maries de la mer li abbiamo fatti in macchina( fuori faceva 34 gradi) a passo d’uomo, poi abbiamo faticato a trovare parcheggio (nervoso…!!!!) ed infine…siamo riusciti a sederci in uno dei tanti ristoranti che affollano il litorale, caldissimo in tutti i sensi.

Pranzo veloce e buonino, ma niente di speciale, poi di corsa a visitare la cittadina che è, a tutti gli effetti, una piccola enclave spagnola in terra francese.

Il piatto del giorno è la paella, in piazza si suona musica spagnola e si balla il flamenco, le bimbe ed i bimbi vestono come vestivano gli spagnoli di una volta, etc, etc. C’è entusiasmo ed è contagioso !


La bellissima chiesetta al centro della città è un gioiellino da vedere e ricordare, peccato per il misero commercio di offerte che imperversava.


Lasciata S. Maries de la mer dopo l’ennesima sangria ghiacciata ci ha accolto una sonnacchiosa Aigus Mortes.

Aigues Mortes nasce nel 1200 per volere di non so quale re francese che, pur di far lavorare le terre putride, paludose, insalubri di quella zona, foraggia di tasca propria i temerari. Nascerà un porto tra i piu’ grandi d’Europa, in quel tempo, a cui verrà data congrua sicurezza con un’imponente cinta muraria di quasi due chilometri di lunghezza, intervallata da numerose torri.


Abbiamo comminato lungo tutto il perimetro delle torri e per Sofia è stata una “botta” non indifferente. Ma è riuscita a completare tutto il camminamento e come premio le sono stati concessi due giri di giostra !

Dalle mura il panorama è splendido ed eterogeneo, in alcuni tratti ti toglie il fiato.


Si possono ammirare le saline( piu’ grandi di Francia)dal magnifico colore rosa-celeste-bianco, la città che si snoda sotto di esso ed il mare-palude che fiancheggia alcuni lembi della struttura.


Il costo della passeggiata è stato di 14 euro (con Sofia gratis…).

Purtroppo il tempo è stato tiranno e non ne abbiamo avuto per visitare la città che avevamo ammirato dall’alto. Solo un attimo per due caffee (pessimi!!!) ed una bibita ad un bar e poi via di ritorno alla “base”.


Sempre statali, sempre bellissime….sempre tanti chilometri, il contachilometri della vacanza ha superato 1400, ma forse domani verrà aggiornato di poco. Speriamo…;-)




Canzone del giorno: Mr. Saxobeat di A. Stan.


Momento top: lo sguardo alle saline dai bastioni di Aigus Mortes ed il ricordo delle più belle saline di Mozia e Trapani. Fidatevi: quelle francesi sono belle, ma le nostre so’ mejo…molto mejo!!!


Marco.

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