sabato 17 settembre 2011

Vacanza in Provenza,diario di viaggio quinta parte...

Diario di bordo, 14 Agosto.

Primo giorno a Saint Remy e prima giornata di “movimento”.

Le “escursioni” del giorno sono state Pont du Gard e Uzes, entrambe di mattina con ritorno in albergo alle 16e30.


Pont du Gard non è nient’altro che un residuo dell’impero romano: un acquedotto dell’epoca di Agrippa che ha avuto il suo max splendore nel primo secolo dopo Cristo. E’ stato, e forse è ancora, l’acquedotto piu’ alto d’Europa.


Bello, imponente e secolare…appunto, ma per uno che è abituato al Colosseo e che ha lasciato un pezzo di cuore alla Valle dei Templi di Agrigento, il grandioso Pont du Gard è “acquetta” che piu’ "acquetta" non si puo’.


Uzes è invece un piccolo, squadrato ed accogliente paesino.


Continuiamo ad avere “culissimo” nei parcheggi ed aver posteggiato la macchina ad un passo dal centro ci ha aiutato a visitare tutto nel poco tempo a disposizione. Il paesino si snoda in vicoli e vicoletti che poi spesso sfociano in piazzette ampie ed alberate, dove l’offerta di un aperitivo o di un pasto è ricca e reiterata. Aggiungerei che tutto sommato è anche a prezzi contenuti, se confrontati con quelli visti fin’ora.


Noi abbiamo optato per un Restaurant in place Aux Herbes che è anche negozio. Abbiamo gustato tapas mediocri con una salsa insipida, ma finalmente ho sorseggiato un discreto bianco, che ho, ovviamente,poi comprato per 27,90 euro allo shop prima di “telare”.

La star di Uzes è stata una ragazza che con “trabattello” a seguito, faceva esibire una marionetta con vestiti d’epoca, al suono di stagionate canzoni francesi. I bimbi accorrevano numerosi e rimanevano “encantadi” (la ragazza era spagnola ed era anche Topa…)a guardare, per la loro gioia ed anche per la gioia dei loro genitori che hanno passato interi quarti d’ora senza piagnistei vicini.


Il ritorno è stato difficile…fuori era caldo, ma in macchina, a 22 gradi e con un sonno arretrato, sommato alla stanchezza della mattina, la palpebra calava che era una bellezza. Per fortuna queste statali francesi sono davvero molto belle e le ruotatorie che s’incontrano in continuazione (caspita quante ce ne sono…)aiutano a non addormentarsi.

Appena tornati in albergo, la principessa della casa, che aveva ronfato tutto il viaggio, ha preteso la discesa in piscina e dopo accurate docce e scozzolamenti vari…si è rivisitato Saint Remy.


Oggi c’era piu’ gente, un fiume di gente. Il paese continua a non dirmi niente, ma forse oggi ero davvero troppo stanco. Registro per la prima volta un incremento d’italiani intorno a me, ma per fortuna nessun riommer.



Canzone del giorno: Paint de silence dei South.

Momento top: io e Sofia che balliamo il ballo del mattone.


Marco.

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