Partiamo dalle conferme: tutto molto very expensive, tutto molto “spinto”, tutto apparentemente molto finto, parlo del paese in generale.
I francesi non portano i calzini, portano il pane, non incartato a dovere, sotto le ascelle, non mi sembra proprio li si possa definire un bel popolo (nel puro senso estetico del termine), il loro vino costo un botto e dai primi assaggi, non vale proprio un granchè…
In camera la pulizia non è eccelsa, non c’è il bidet e l’organizzazione dell’albergo aveva anche commesso un errore grossolano: la culla al posto del letto per Sofia !
Veniamo ai fatti positivi: è caldo, ma non troppo, c’è una leggera brezza anche nelle ore piu’ afose, il gelato alla cioccolata è super buono e il parcheggio (molto distante) è gratis.
Panorami splendidi piu’ nei particolari che nell’insieme, paese di (finti?) artisti, macchine vecchie e scassate che passano sul corso (e puzzano assai…), un vecchietto che si ferma dieci minuti a fare le foto a me e Sofia mentre lei mangia un gelato…bah.
Cortesia in generale: così e così.
Canzone del giorno: Il nuotatore di Giovanni Allevi.
Momento top: Sofia che canta “Una bella matinatella, lunga lunga…” sul corso principale.
Marco.
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