lunedì 16 aprile 2012

Visita alla cantina Masciarelli a San Martino sulla Marrucina.

Arrivare all'appuntamento puntuali era quasi un'utopia...calcolando il numero di strade interrotte, inagibili e quant'altro, ma quando abbiamo passato le colonne d'Ercole di San Martino sulla Marrucina ed abbiamo visto la scritta d'oro immortalata qua sotto, eravamo nel giro di lancetta giusta. Incredibilmente aggiungo.


Ad attenderci la gentile Valentina che nei giorni precedenti aveva avuto la pazienza di "starmi dietro" e di organizzare con me la visita.
Messi da parte i convenevoli di rito ci ha spiegato il motivo per cui non era possibile visitare la cantina vera e propria: la festa di San Giuseppe richiamava la presenza del sig. Masciarelli senior, ed è lui l'unico ad aver le chiavi.
Seppur da fuori, Valentina ci ha dato tutte le info di cui avevamo bisogno ed anche di più'.
Ci ha dato, senza dubbio, un'ottima panoramica sull'azienda tutta: bottiglie prodotte: più' di due milioni, ettari di proprietà: più' di quattro cento, province dove sono ubicate: tutte le quattro province abruzzesi, compiti non usuali dei dipendenti: vendemmia di una vigna particolare proprio a ridosso della "prima" cantina Masciarelli.


Dopo questo, tutto sommato, breve excursus, siamo rimontati in macchina e ci siamo diretti verso il Castello di Semivicoli.
Questo bellissimo castello fu acquistato dal sig.Masciarelli prima della sua morte e sucessivamente "sistemato" quanto basta per renderlo ancor più' splendido.
E' stata una visita bella ed emozionante.
Il giardino era molto bello e caratteristico, immaginarlo d'estate con i tavoli finemente apparecchiati oppure pensare ad una degustazione in mezzo a quel paradiso...beh che dire: sarebbe bello provare.


Chissà che le nostre strade non s'incrocino di nuovo...

Dentro le mura invece, il Castello offre un'ottimo connubio tra passato e presente.
La storia del passato, lo charme e l'eleganza del presente.


Così è normale passare dalla possibilità di vedere un frantoio del 1800...


...a quella di rilassarsi in un angolo in stile moderno, adatto ad momento di relax piu' giovanile...


...ed ancora imbattersi in una sala da degustazione in stile caratteristico.
Insomma...non vorrei ripetermi, ma è stata proprio una bella visitina. Da consigliare anche al piu' astemio dei nemici.

So già la domanda che state per farmi: "Ah Marcolì...ma il vino?"
Non rinnego la genesi di queste gite che vengono programmate esclusivamente verso cantine importanti, alla ricerca di vini da assaggiare e da scoprire, ma non fare questa visita sarebbe stata un sacrilegio...
Detto ciò, alla fine del nostro giretto nelle secolari stanze del Castello, siamo stati fatti accomodare nella sala adibita alle degustazioni.


Evito di sperticarmi per descrivervi l'ambiente e spero che le foto rendano l'idea...
Accompagnati dalla bravissima Valentina e da un'altra valida collaboratrice, di cui non ricordo il nome, abbiamo degustato una batteria di vini dell'azienda.

Il primo bianco è stato un Trebbiano 100%, anno 2011, che fa dalle due alle tre settimane di fermentazione ed è parte di una linea di vini prodotti tutto l'anno. Le vigne sono quasi esclusivamente nella provincia di Chieti.
Diciamo un vino a tutto pasto,da bere giovanissimo che si lascia preferire freschetto...

Di altro passo e altra struttura è stato il secondo bianco bevuto.
Il Villa Gemma bianco, annata 2011, è un mix di uve: Trebbiano 65%, Cococciola 20% e Chardonnay 15%. Fa il ciclo della fermentazione, che in tutto dura 15-30 giorni, in vasche d'acciaio inox.
Anche per questo bianco si consiglia la bevuta da giovincello, ma l'ho trovato decisamente superiore all'altro.

Passaggio obbligatorio ai rosè...
Il primo è il Masciarelli Rosato Colline Teatine, montepulciano 100%, fermentazione in acciaio inox per circa 20 giorni e soltanto sei ore di contatto con le bucce.
Da consumare giovanissimo, molto fresco, preferibilmente in un patio nel mese di Agosto...
Molto meglio il secondo rosato della batteria: il Cerasuolo Villa Gemma.
Non mi sono appuntato l'anno degustato, ma ricordo che anch'esso fermenta in vasche di acciaio inox, che la sua gradazione alcolica è, non di rado, superiore ai 13 gradi
e che non denota una struttura da invecchiamento.
Secondo me potrebbe essere un ottimo calice per un aperitivo non di routine, magari con sfiziosi formaggi...

Sia per il precedente che per questo vino la cortese Valentina ci ha spiegato che ne viene prodotto ancora molto perchè è forte la tradizione ed il legame con il territorio e la cosa se da un lato non farà impazzire gli enosboroni, dall'altra ci fa conoscere un altro punto di vista importante dell'azienda.
Pur non essendo un esperto di vini rosati in genere...a mio giudizio Cerasuolo-Rosè 3ao !


Abbiamo, ovviamente, bevuto anche due rossi.
Il primo è stato il Masciarelli rosso, anno 2009, montepulciano d'abruzzo 100% e circa 13 gradi di gradazione alcolica.
Vino prodotto in vari vigneti della zona tra cui proprio quelli di San Martino sulla Marrucina e quelli di Corropoli, località altresì famosa per aver dato i natali alla seconda società calcistica della Capitale.
Anche per esso fermentazione in acciaio inox e l'impressione che si tratti di un vino che si lascia apprezzare da subito e non sembra portato all'invecchiamento.

Veramente diverso il secondo assaggio "rosso".
Si è trattato dell' Iskra, anno 2004, montepulciano 100% prodotto nel comune di Controguerra, in provincia di Teramo. Un I.G.T., non filtrato, al secondo anno di produzione che fermenta in vasche di acciaio inox e poi si "ricovera" in fusti di rovere.
L'invecchiamento pre-imbottigliamento è di un anno, un anno e mezzo in barriques .
La gradazione alcolica è stata per i primi due anni di 14,5 gradi.
Un vino particolare: da amare o da odiare. Sicuramente non passa inosservato e si comporta proprio come vuole che si comporti il suo ideatore, nella persona della signora Masciarelli.
La signora ha cercato e voluto un vino che desse subito una forte sensazione in bocca...diciamo un'esplosione...diciamo una scintilla di gusto.
Ed è proprio scintilla la traduzione dal serbo del nome Iskra.
Per cui il vino sia al naso che in bocca è prepotente e questa qualità lo rende piacevole o meno a seconda dei palati.
A me non è dispiaciuto per niente, anzi. Ma evito altisonanti aggettivi perchè ho bisogno di riassaggiarlo con piu' calma, tra un anno o due, quando ho l'impressione che possa trovarlo anche migliorato....Vedremo.


In conclusione, avendo poco spazio e poco tempo per dire tante cose,faccio come "quelli bravi" e divido i vari momenti della nostra visita.

Punto primo: la cantina attraverso la sig.ra Valentina è stata assolutamente gentile, cordiale, professionale e preparatissima. Non era "soltanto" li per noi, ma era lì con noi: con la sua "partecipazione" ha reso la nostra visita molto piu' piacevole ed interessante. Ha risposto a tutte le nostre curiosità e soprattutto durante la degustazione si è relazionata con noi come un'appassionata che condivide alcuni spunti dell'enoica passione, senza preconcetti. E questo, tra gli addetti ai lavori, non capita spesso.

Punto secondo: il Castello di Semivicoli è splendido, andrebbe visitato a prescindere dalla cantina, ma spero che non sarà mai così. Mi auguro che la proprietà non scinda mai il legame tra i vini che produce e quell'oasi di paradiso in cui poterli degustare. Sarebbe un autogoal pazzesco.

Punto terzo: il vino. Io l'azienda già la conoscevo nei suoi punti di "forza" per cui non ho sofferto il "ripasso dalle basi"...però non proporre qualche pezzo da novanta potrebbe essere un rischio per chi l'azienda non la conosce proprio e rischia di valutarla male con gli assaggi che vengono proposti, ai prezzi piu' bassi delle degustazioni. La mia impressione, che è anche un piccolo consiglio, è di proporre, meglio e di piu', la linea Marina Cvetic e soprattutto il Villa Gemma Montepulciano. Lo so che avrebbe costi alti, ma non farlo, concedetemi il paragone calcistico, è un po' come invitare un pullman di bimbi innamorati del calcio all'Olimpico per farli giocare e poi scoprire di aver dimenticato il pallone a casa...
A buon intenditor, poche parole.




Marco.

2 commenti:

  1. I vini Marina Cvetic non erano disponibili, per caso? Avevate una scelta di gamme da degustare? I due vini Castello di Semivicoli sono entrambi buonissimi. Mi sembra strano che non ve li abbiano proposti insieme a quelli MC. Complimenti e grazie per le foto e il racconto della visita. Sono stato trattato in modo eccezzionale alllo stand Masciarelli al VinItaly 2012. Spero un giorno di andarli a visitare. Consiglio anche di provare i vini di Luigi Valori, amico e collega dei Masciarelli. Saluti da Miami, Simone

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  2. Ciao Simone,
    i vini erano tutti disponibili, ma quando si richiede una visita-degustazione alla cantina si puo' scegliere tra varie formule contenenti vini diversi.
    Ogni formula ha un prezzo ed i prezzi spaziano tra i 15 ed i 40 euro.
    Noi, se ben ricordo, abbiamo optato per una via di mezzo, per un menu d'assaggio sui 23 o 28 euro e quel menu comprendeva alcuni vini ed altri no...come è giusto che sia.
    Concordo con te sull'assoluta gentilezza, disponibilità e professionalità della cantina.
    Non scambiamo un mio consiglio con una critica:
    la visita è stata splendida in un ambiente incantevole.

    Marco.

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