venerdì 8 giugno 2007

Le inchieste del commissario Collura, di Andrea Camilleri




Il libro è un inedito, ma le otto storie sono uscite settimanalmente sul "La Stampa" nell'estate del 1998.
Camilleri si diverte a creare un nuovo personaggio, commissario di polizia anch'egli, che indaga quasi per caso a bordo di una nave in viaggio per una lunga crociera.
Il commissario Vincenzo Collura, detto Cecè, è un amico di Montalbano che si trova a dover passare un breve periodo in congedo temporaneo causa una ferita che lo costringe a riposo.
Così lui, uomo di terra ferma e non di mare, s'imbarca su una nave da crociera nel ruolo di commissario di bordo e ne vedrà delle belle...

Il libro è un chiaro sfizio dell'autore, che in un'intervista inedita a fine opera, ci svela anche alcuni retroscena su questo "nuovo" commissario.
Si legge velocemente e ti lascia in allegria per tutto il proseguio della giornata.
Consigliato se siete davanti ad un week-end palloso o semplicemente se una mattina vi alzate e vi girano un po' !

Le inchieste del commissario Collura, edizioni Mondadori, prezzo Euro 8,00

giovedì 7 giugno 2007

Qualcosa non mi quadra...

Sto investendo molto tempo nel raccogliere informazioni sul vitigno che sta scalando la mia hit parade del gusto e di conseguenza sulle case che producono questo vino .
Parlo di Sagrantino e nello specifico di una Cantina che per me, ad oggi, rappresenta il massimo per questo vitigno: l’azienda Arnaldo Caprai.



Parecchio tempo fa ho avuto modo di assaggiare il 1999 e il 2000 del Sagrantino base, il Collepiano per capirsi, ed entrambi mi piacquero molto soprattutto il primo.
Successivamente in separate sedi ho bevuto il 2001 (protagonista anche del Melmo-day3, ma questa è un’altra storia…) ed il 2002.
Il 2001, bevuto in 4 o 5 occasioni, mi ha fatto sempre saltare sulla sedia: un’esplosione di profumi al naso ed un buonissimo sapore in bocca.
Uno di quei vini che lo assaggi una volta e non lo scordi più.
Ho provveduto a comprarne diverse bottiglie e le faccio orgogliosamente riposare in cantina:servirà davvero una grande occasione per stapparle.
Del 2002 invece ho sempre pensato che fosse meglio non parlarne.
Ripeto per l’ennesima volta che questi sono miei personalissimi giudizi.
Giudizi di un amatore del vino, mai di un esperto, sicuramente di un appassionato che coltiva questa onerosa passione.

Tornando al 2002, il primo approccio fu subito dalla serie ”…oh, mio dio!”.
I seguenti non si discostarono molto. E fu così che cominciai a pensare seriamente che quel buco in cantina destinato al Collepiano 2002 potesse trovare un altro padrone.
In fondo il prezzo era sempre lo stesso del 2001, più o meno 32 Euro, ma la sostanza molto diversa.

Nel mio “pezzo” pubblicato sul blog il 20/04/07 ed elaborato in base ad una valutazione delle annate fatta non da amatori o appassionati come me, bensì da esperti del settore, trovai conferme ai miei dubbi.
Il 2002 come annata viene classificata discreta con due stelle.
Peggio, dal 1975 ad oggi, è andata solo nell’anno 1992.
Per quell’anno la valutazione è ad una stella , equivalente ad insufficiente.
Fin qui tutto bene, anzi direi tutto confermato.
Poi l’altro giorno, apro la guida dell’A.i.s. del 2007 e trovo il Sagrantino Collepiano 2002 premiato con i 5 grappoli.
Cado dalla sedia, mi riprendo...un attimo dopo apro la guida del Gambero Rosso del 2007 e prima di controllare mi sistemo bene sul divano: anche qui un’ottima valutazione: due bicchieri e sette di valutazione.
Possibile ?
Possibilissimo, perché no ?
In fondo non ho fatto corsi e ricorsi per capirci qualcosa di professionale…però la cosa non mi convince.Il 2002 non può vincere premi. Non deve. Ne va anche del buon nome della Cantina.
Può anche essere un buon prodotto in un’annata difficile , ma la sua bontà non può arrivare a livello di vincere i 5 grappoli.

Invito tutti quelli che leggeranno questo pezzo a provare il Collepiano 2002 e a dire la loro opinione, sia se si “trovano” nelle mie parole, sia se le giudicano negativamente.
Il costo della bottiglia è, come già detto, intorno ai 32 Euro, è possibile trovarla sia nelle enoteche che nei supermercati forniti di uno spazietto per il vino buono.
Se potete giudicatelo anche in confronto con il 2001 e con il 2003.

Nel frattempo mi piego,in parte, al giudizio delle guide e comprerò alla prima occasione anche il 2002 per riempire quel buco nella cantina….mal che vada sarà la nota dolente di una verticale fantastica !


Marco.

mercoledì 6 giugno 2007

Pesto alla Rosalba









Ingredienti (per 3/4 persone): 1/2 bicchiere d'olio; 25 gr. di basilico; 25
gr. di parmigiano; 25 gr. di pecorino (o 50 gr. di solo parmigiano se si
desidera un sapore più delicato); sale q.b.; 1 manciata abbondante di pinoli;
4/5 pomodori pachino;






Inserire tutti gli ingredienti, ad eccezione dei pomodori pachino, in un bicchiere contenitore alto e frullarli con il minipimer; attenzione a non frullare troppo, in modo che venga tritato grossolanamente. Mettere a lessare la pasta; a parte, ungere una padella con un po' d'olio e aggiungere i pachino tagliati a metà e farli appassire un po'; aggiungere il pesto ed amalgamare il tutto. Aggiungere infine la pasta ancora un po' al dente, non completamente scolata, o avendo riguardo a conservare dell'acqua di cottura da rimettere in padella. Mantecare e servire.





Il risultato è un pesto più leggero di quello classico sia per le quantità più moderate, sia per la mancanza dell'aglio sia perché in quello classico il trito viene fatto con un ingrediente per volta. Per completezza e comparazione riportiamo la ricetta anche di quello classico alla genovese.





Per 4/6 persone: 50 gr. di basilico; 70 gr. di pecorino grattugiato; 50 gr. di
parmigiano; 1 spicchio d'aglio, 1 bicchiere di olio; 1 manciata abbondante di
pinoli;




Mettere nel tritaverdure in sequenza e tritare ad ogni aggiunta (ovviamente non con l'olio, ndr): olio, basilico, pecorino, parmigiano, aglio a pezzetti, sale.

lunedì 4 giugno 2007

Dall’acino alla bottiglia - parte prima








Siete attirati dalla vita agreste e bucolica? Vorreste essere padroni di una vigna che produce un gran vino invece di stare a spendere i soldi per quello degli altri? Vorreste scorrazzare con una Panda 4x4 sui terreni di vostra proprietà? Volete provare a tirare fuori un novello…ehm….un nuovo Sassicaia? Se la risposta è si, di seguito, e per altre cinque puntate, una guida dei passi che conducono dalla maturazione all’imbottigliamento. Se la risposta è no (tasci vostra!) leggetela lo stesso: almeno per tutto il tempo che c’ho perso....




PRIMA PARTE: MATURAZIONE E VENDEMMIA




MATURAZIONE DELL’UVA

Il periodo della maturazione è contraddistinto dal rapido arricchimento in zuccheri nell’uva, che raggiunge il massimo nel nostro clima mediamente dalla fine di agosto alla fine di settembre (anche se esistono vigneti in zone particolari, tipo la Sicilia, che si maturano successivamente). E’ in questo periodo che l'acino acquisisce il sapore caratteristico del frutto maturo. L’uva si dice enotecnicamente matura, quando le sue caratteristiche sono ottimali in relazione al tipo di vino da produrre.
Una pratica molto in uso per individuare il grado di maturazione, è quella di ricorrere all’uso di mostimetri; strumenti in grado di misurare con sufficiente approssimazione la concentrazione zuccherina dell’uva.




In generale, il periodo di maturazione dipende:
- Dalle condizioni climatiche: all’aumentare della latitudine le uve maturano più tardi
- Dalla zona di produzione: le uve delle vigne esposte a sud maturano prima di quelle esposte a nord; all’aumentare dell’altitudine le uve maturano prima
- Dal tipo di uva: i vitigni a bacca bianca maturano in genere prima dei vitigni a bacca rossa
- Dal tipo di vino che si vuole ottenere, determinato dalla maggiore o minore presenza di alcuni componenti, quali: (1) zuccheri, un maggior tenore di zucchero aumenterà il grado alcolico del vino prodotto; inoltre un giusto tenore zuccherino è indispensabile per avviare la fermentazione alcolica; (2) acidi, le sostanze acide sono necessarie sia per evitare la proliferazione di batteri (e quindi di malattie), sia per la successiva conservazione del vino; (3) componenti aromatici, variano durante la maturazione dell’uva, e contribuiscono a determinare le caratteristiche organolettiche del vino


VENDEMMIA (Dipinto ad olio di Maurizio Albiero)

Per vendemmia si intende la raccolta delle uve da vino , in quanto nel caso delle uve da tavola si usa semplicemente il termine raccolta. L’epoca della vendemmia è condizionata in buona parte dal clima della zona in cui si deve attuarla. Nei paesi freddi si tende infatti a cogliere l’uva quando è un po’ stramatura, in modo da ottenere un miglioramento qualitativo per la perdita dell’acqua e per avere un relativo aumento degli zuccheri. Per contro nei paesi caldi si tende ad anticipare la vendemmia dato l’eccesso di zucchero e la carenza di acidità.

Talvolta l’epoca della vendemmia è influenzata dalle avversità meteorologiche o dalla presenza di parassiti. In genere il viticoltore tende sempre a vendemmiare in anticipo in modo da ridurre la minaccia di possibili rischi quali la grandine, i parassiti o le piogge.


I metodi di raccolta delle uve sono due:
a) manuale: la vendemmia manuale viene utilizzata per la produzione di vini di elevata qualità e degli spumanti metodo classico, in quanto è necessario operare una scelta selettiva dei grappoli; ciò comporta un inevitabile aumento dei costi di produzione
b) meccanico: la vendemmia meccanica (cioè con l’ausilio di macchine), più economica di quella manuale, è destinata ai vini normali, in quanto la mancata selettività comporta la raccolta anche di grappoli non ancora maturi o deteriorati (con evidenti conseguenze sulla qualità del prodotto finale).



Una pratica utilizzata è quella delle cosiddette vendemmie scalari, che consiste nel raccogliere le uve di una stessa vigna in momenti successivi, a seconda del grado di maturazione dei singoli grappoli.
Un’altra pratica utilizzata è quella della cosiddetta vendemmia tardiva, che consiste nel ritardare l’epoca della vendemmia al fine di aumentare il tenore zuccherino dell’uva; questo procedimento è utilizzato per la produzione dei vini passiti.




A prescindere dal metodo utilizzato, durante la fase di raccolta delle uve occorre comunque rispettare alcune regole: è necessario evitare di raccogliere l’uva bagnata (da pioggia, rugiada o nebbia), in quanto l’acqua potrebbe influire sulla qualità del mosto; inoltre vanno evitate le ore più calde della giornata, per impedire l’inizio di fermentazioni indesiderate; i grappoli andranno riposti in contenitori non troppo capienti, per evitare lo schiacciamento degli stessi; infine l’uva dovrà essere trasportata (conferita) nei locali in cui sarà effettuata la vinificazione nel più breve tempo possibile, per evitare fermentazioni o macerazioni indesiderate.

sabato 2 giugno 2007

Chi ricorda i ragazzi di piazza Tienammen ?



Domani sarà il diciottesimo anniversario della strage di Piazza Tianammen.
È stato tra la notte del 3 e 4 giugno del 1989 che i carri armati dell’esercito cinese fecero irruzione nella piazza dove da giorni si svolgeva una pacifica manifestazione studentesca che chiedeva più libertà.

I morti e le vittime di quella notte non sono mai stati dichiarati dal governo cinese, come ancora non è dato sapere quante sono state le persone arrestate, e quante di loro si trovano ancora in carcere.
La colpa di quei morti, per lo più giovani universitari, era quella di chiedere piu' libertà e per questo furono massacrati a raffiche di mitragliatrici.
Nella notte irruppero nella piazza addirittura i carri armati con il preciso dovere di sparare sulla folla.
La foto che apre il topic, una delle pochissime che sono riuscito a trovare su internet, ci fa vedere una fila di carri armati che si arrestano davanti ad un uomo che con il corpo protegge chi sta dietro di lui.
In seguito furono arrestati sia l'uomo che il comandante del mezzo, quest'ultimo con l'accusa di non aver fatto proseguire la colonna dei carri.
Ancora il 30 aprile del 2005 un tribunale popolare del sud della Cina ha condannato a 10 anni di prigione il giornalista Shin Tao, colpevole di avere violato la direttiva del governo che vieta di commemorare in alcun modo l’anniversario della strage.
In questi anni la Cina può vantarsi di aver riconquistato una posizione internazionale addirittura senza precedenti nella sua storia, grazie alla crisi asiatica e nucleare.
Senza alcun pentimento nè concessione in tema di diritti umani.
Il governo a Pechino non è cambiato. Né ha mai fatto atto di contrizione per le centinaia, forse un migliaio, di persone morte nella capitale in quella notte di bassa macelleria, sotto il fuoco dei militari dell'"Esercito popolare di liberazione" inviato da Deng Xiaoping per disperdere le più importanti manifestazioni popolari della Cina comunista.
Per il partito, che ha festeggiato già da tempo i 50 anni al potere, la decisione fu «necessaria e corretta».Ha salvato il paese dal caos, e la riprova sarebbe stata la fine dell'Unione sovietica due anni dopo.

Mi auguro di sbagliare e spero di essere smentito, ma non penso che domani sarà dato ampio risalto a questa tragica ricorrenza...

venerdì 1 giugno 2007

Con il naso in su' a tifar per la Luna....


Strambata.Bolina.Lato destro e bandiera blu.Virata.

Termini tecnici ? Forse.
Di sicuro sono tanti tra noi che ci capiscono poco o nulla, ma quando si alza la brezza a Valencia e due barche incrociano le proprie vele diventiamo tutti marinai.
Fu così in passato per Azzurra, la prima barca che ci ha fatto ripassare la storia marinara d'Italia,pur senza ottenere risultati di prestigio.
Poi venne il Moro di Venezia e la splendida esperienza di Raul Gardini.
Vittoria della L.Vuitton Cup e finale persa contro gli americani detentori della American's Cup per 4a1.



Poi una Luna particolare ci ha di nuovo fatto avvicinare a questo sport.

Oggi comincia la finale della Louis Vuitton Cup.
A largo di una delle città più belle del mondo, Ita 94, in arte Luna Rossa Challenge, incrocerà le vele con Nzl 84, in arte Emirates Team New Zealand.

C'è da scommettere che tanti italiani correranno a casa a vedersi la sfida, chi non potrà farlo, avrà modo di seguirla su internet attraverso i vari siti che dedicano una "finestrella" alla contesa.

Da parte mia, che non sono mai stato neanche un mezzo marinaio, un grande "IN CULO ALLA BALENA !!!" all'equipaggio tricolore di Luna Rossa.
Forza Ragazzi, l'Italia sportiva, marinara e non , da oggi farà il tifo per Voi !!!


Marco.

Il colore del sole, di Andrea Camilleri .








E'l'ultimo libro uscito dello scrittore siciliano nativo di Porto Empedocle.

Sulla copertina c'è scritto romanzo, ma io non l'ho trovato tale.
Non è neanche un saggio e non parla di Montalbano....ma di Caravaggio.
E' un racconto storico che ci fa ripercorrere quella parte di vita dell'artista in terra sicula.
L'introduzione di Camilleri è molto bella e anche molto originale.
Si comincia da una rappresentazione teatrale e si finisce su un manoscritto copiato in tutta fretta in un casale siciliano sperduto.
Non aggiungo altro perchè altrimenti rischio di rovinarvi la lettura.

Ve lo consiglio tantissimo se siete appassionati di Caravaggio.




Il colore del sole, edizioni Mondadori, prezzo Euro 12,00.

Marco.