giovedì 30 settembre 2010

Riti di morte, di Alicia Gimenez Bartlett.



Riti di morte" è la prima avventura investigativa della coppia Petra Delicado, ispettore della policía nacional di Barcellona, e Fermín Garzón, suo vice.
Avevo sentito parlare molto bene di questa scrittrice, ma non avevo mai avuto tempo di approfondire.
Questa possibilità è arrivata grazie al prestito del suddetto libro e di tutti gli altri scritti dalla stessa autrice e pubblicati dalla Sellerio.
Il primo l'ho divorato ed ho attaccato subito il secondo.
Inutile dire che questo mi è piaciuto moltissimo e che il secondo mi sta piacendo anch'esso abbastanza...
La protagonista è Petra che è emersa da poco da una crisi esistenziale( il naufragio di due matrimoni, un lavoro di avvocato che non l'appagava ),ed è entrata in polizia dove, in quanto donna, sostiene lei, è stata parcheggiata negli archivi, fino a questo caso spinoso e scabroso: un violentatore seriale che lascia un tatuaggio sulle sue vittime ("il fiore" lo denomina Garzón, con una delle sue frequenti metafore, immaginifiche e popolaresche insieme).
Garzón, invece, viene dalla Spagna più interna e più pigra, Salamanca; è lento, grasso, leale, carico di esperienza e di pregiudizi, ma ricco di uno spirito sorprendentemente rapido nel superarli.
E l'investigazione si articola mentre i due animano la loro schermaglia che sembra quasi un gioco: Petra disprezza provoca e tormenta, Fermín cede resiste e abbozza e poi trova una uscita che persuade e conquista il suo capo.
Intanto, secondo un ritmo narrativo che è divertimento, intorno a questo duello si consolida la scorza dura che rende un'amicizia anche una macchina di investigazione formidabile.

Consigliato.

Riti di Morte, editore Sellerio, prezzo euro 8,00.

Marco.

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