sabato 30 giugno 2012

Flash sparsi dell'ultima bicchierata...

Venerdi 15 maggio in Aurelio's house si è svolta l'ultima bicchierata prima del rompete le righe per ferie e caldo...

Andrea detto Ciu-ciu, Aurelio padrone di casa, Francesco detto capobanda, Fabrizio detto Fabrizio, Fabio detto Jollino, Daniele detto Presidente, Mario detto Trasferimento, Tarquinio detto Prisco e Franco anche detto "Oh Franco!" sono stati i fortunati partecipanti.


Abbiamo bevuto e giocato...con molta tranquillità.
Il primo brindisi è stato con il Sauvignon Blanc 2011 Vette di San Leonardo, che ho avuto modo di far assaggiare anche a loro e che anche loro hanno promosso a pieni voti.

Poi ognuno con la sua scheda hanno dovuto cimentarsi con il gioco "trova l'intruso!".
Il gioco consisteva nel trovare i tre intrusi, sulle nove bottiglie che si dovevano bere, e cercare di indovinarne piu' requisiti possibili (quale vino era, la sua regione di provenienza e il vitigno)

Sei su nove bottiglie erano una verticalina di Ornellaia base, gli altri tre erano un sagrantino, un nebbiolo ed un valpolicella.
Anche se all'inizio non tutti erano convinti...alla fine hanno partecipato con discreto "agonismo" e ci sono state alcune sorprese nel conteggio dei voti.

Francesco e Franco sono stai i due peggiori, tutti gli altri sono arrivati in volata e sul podio sono arrivati: Andrea (niente male alla sua prima esperienza), Mario e Daniele.
Questi ultimi due hanno fatto gli stessi punti e sono stati dichiarati vincitori insieme.

In questa foto li vedete che festeggiano con la coppa offerta dal compare Jollino.

Insomma...la solita bella serata tra scherzi, schiamazzi, battute e cazzatelle.
Quattro o cinque ore volate via in scioltezza e la promessa di ritrovarsi con i primi freschi a settembre.


Marco.


Scusate le poche foto, ma non avevo con me la macchinetta e ci siamo dovuti arrangiare con i telefonini.

giovedì 28 giugno 2012

Una lama di luce di Andrea Camilleri.



Ed ecco l'ultimo della scuderia Camilleri...potevo esirmermi dal comprarlo e leggerlo ?
Ma certo che no !
E come al solito il comm. Montalbano non mi ha deluso.
Certo stavolta mi è sembrato un po' diverso e tra sogni ed incubi, vecchi e nuovi, tra strumenti tecnologici mai usati prima, tra donne-amori "vecchi" e nuovi.....l'ho trovato un po' diverso.

E per la prima volta la lettura del libro non è stata così "spedita" come sovente mi capita con il comm. piu' amato d'Italia.

Alla "fine della fiera" comunque devo dire che la storiella fila via con il solito piacere e il finale riserva un doppio colpo a sorpresa.
Forse già vi ho detto troppo...

Consigliato.


Marco.

Una lama di luce, editore Sellerio, costo 14,00 euro.

lunedì 25 giugno 2012

Dolcetto d'Alba cantina Rizzi, anno 2009.



Un altro ricordo della scorribanda in Pimonte dell'autunno scorso.

Sulla cantina non dico nulla perchè a breve dovrebbe uscire la rece della visita, sul vino qualunque cosa direi finirei per essere ripetitivo rispetto i tanti commenti positivi che girano sul web.

Un buon rosso a tutto pasto da consumare in allegria in una cena tra amici oppure in un assaggio di formaggi e salumi non troppo impegnativi.
Io l'ho bevuto insieme ad un ottima "gricia" ed è andato benino, l'ho provato insieme al coniglio alla cacciatora ed è andato molto bene...

Mi limito a consigliarvi questa bottiglia, senza andare oltre.

Anche se a me il Dolcetto non fa impazzire, penso che quando troverò il cartone del Rizzi vuoto in cantina sarà un momentaccio...

Da segnalare lo straordinario rapporto qualità/prezzo poichè il costo della singola bottiglia non supera gli otto euro.



Marco.

domenica 24 giugno 2012

...Io odio il caldo !



Va bene l'estate, ma così è troppo.

Odio profondamente il caldo e spero che finisca presto....lo so è una mera illusione, ma che almeno cessi quest'ondata di calore africano pazzesca che mi fa sclerare ogni cinque minuti.




Marco.

giovedì 21 giugno 2012

Vette anno 2011, cantina San Leonardo.

Vino splendido, senza se e senza ma.
Quando Alessandro dell'Enoteca Grappolo divino a Frascati mi ha informato sulla sua "uscita", ne ho prenotato subito un discreto quantitativo.
Perchè sulla bontà della casa ho sempre scommesso ad occhi chiusi e penso che continuerò a farlo.

E' all'anno d'esordio questo Sauvignon Blanc che incuriosisce al naso per la miscela di note che emana.
Su tutto una percezione di "floreale" tanto bizzarra quanto apprezzabile.
In bocca non è estremamente lungo, ma si lascia apprezzare quanto basta.
Giusta sapidità, giusta alcolicità.

La prima bottiglia che ho bevuto me la sono scolata in balcone tra una pagina e l'altra del libro di Zafon, ma come abbinamento azzarderei gamberi e scampi alla brace.

Il costo della singola bottiglia si aggira sui 12/13 euro in enoteca, secondo me il prodotto li vale tutti e lo consiglio tanto, tanto, tanto...


Marco.

martedì 19 giugno 2012

"Hanno ucciso l'uomo ragno" vent'anni dopo



Sabato scorso con la scusa di accompagnare mia figlia a comprare un cartone nuovo, l'ho cercato sugli scaffali del negozio...con aria disincantata di chi non sa se lo vuol trovare o no.
Poi quando l'ho visto ho impiegato pochi secondi per metterlo nel mini carrello insieme alle altre cose.

La copertina è l'unica cosa che non mi piace...ho riascoltato tutte le vecchie canzoni con molto gusto. Ad ogni attacco mi sono tornati in mente tante situazioni di 20 anni fa e la mente ha cominciato a viaggiare velocissima.
Ricordi, risate, i primi amori, le prime delusioni, quella sensazione di volere tutto e subito insieme a flash indelebili di miei amici e compagni che adesso non vedo piu' o quasi.
E' dura constatare che 20 anni sono stati un attimo e quasi mi sembra impossibile che la prima volta che ho ascoltato queste musiche non ero ancora maggiorenne.
Ho rischiato un paio di tamponamenti, tanto era forte il vortice in testa...

Che altro aggiungere ?
Ai fans degli 883, ma anche soltanto a chi è cresciuto con Pezzali che gridava qualcosa dalla radio, il consiglio è d'obbligo: compratelo e sentitelo.
Per gli altri...non so. A me le musiche sembrano sempre attuali, ma certo che c'è tanta altra bella roba in giro....
Costo dell'operazione 11,90 euro.


Marco.

sabato 16 giugno 2012

Il prigioniero del cielo di Carlos Ruiz Zafon.



Mi aspettavo di piu', ma è sempre bello leggere Zafon.
E' bene dire che non siamo sui livelli altissimi de "L'ombra del vento", ma neanche su livelli infimi di altri libri pubblicati dopo il successo del primo "scritto".

La scrittura è sempre ottima, il libro fila via che è una meraviglia senza intoppi e senza fatica.
Però alla fine, dopo l'ultima pagina, ho avuto l'impressione che sia stato "concepito" appositamente per fare il quarto episodio della saga.

In se per se il libro ci spiega qualcosa che nei precedenti due non avevamo avuto modo di conoscere eprobabilmente ci farà da ponte verso il capitolo finale.

Riassumendo, un libro che non si puo' non leggere se si è letto prima "L'ombra del vento" e poi "Il gioco dell'Angelo", ma che non riesco a consigliare con forza.

Non so dirvi quanto costa poichè me lo hanno regalato per il mio compleanno....



Marco.

giovedì 14 giugno 2012

Roero Arneis anno 2011, cantina Sebaste.





Secondo assaggio per la Cantina Sebaste.
Siamo su un registro diverso rispetto al Gavi.

Decisamente piu' accattivante questo Roero, piu' alto in gradazione e vino piu' deciso rispetto al primo.

Colore giallo con leggerissimi riflessi verdi.
Al naso è delicato, invitante, invadente e non eccessivamente lungo.

In bocca è intenso, morbido e persistente quel che basta per lasciarti qualcosa di suo. Anche in bocca non particolarmente lungo.
Direi anche beverino a tradimento...

L'abbinamento ideale che mi viene in mente è la carne bianca, ma anche con formaggi e salumi Langaroli non dovrebbe andar malaccio.

Consigliato.


Marco.

lunedì 11 giugno 2012

Montevertine anno 2000.

L'ho bevuto durante il Big pupi che qui ho raccontato qualche giorno fa... Un nettare assoluto di estrema bontà che non ti stancheresti mai di bere. Uno pensa che dodici anni siano troppi ed invece il vinello è in ottima forma. L'aspetto è limpido, il colore è un rubino profondo con riflessi granati. Al naso non finisce piu'.... è intrigante, ogni volta che metti il naso nel bicchiere sembra materializzarsi un altro profumo, comunque direi viola e frutta rossa matura su tutto. In bocca mostra un bel corpo consistente, tannini eleganti e morbidi, buonissima intensità al gusto e lunghezza sorprendente. Un vino assolutamente di prim'ordine che lascia senza fiato. Il prezzo è piuttosto elevato per la categoria, siamo sui 40 euro a bottiglia, ma la preoccupazione maggiore è trovarne di queste bottiglie....io per esmpio in cantina non ne ho piu' ! Marco.

domenica 10 giugno 2012

Forza Italia !

Anche se Mr. Prandelli non ha convocato nessuno della Lazio, tiferò moderatamente per gli Azzurri.... Speriamo si comportino bene da stasera ed il piu' a lungo possibile ! Marco.

giovedì 7 giugno 2012

Faro Palari, anno 2005, cantina Palari.

Primo assaggio per questo sorso divino... Durante una cena con Stefanino e Lorenzone ho avuto modo di assaggiarlo con mucho gusto. Un bel vinone...forte...corposo che non passa inosservato. Non riesco e non voglio far paragoni con altri prodotti siciliani, perchè mi sembrerebbe di andare fuoti tema. L'aspetto visivo ci regala un colore rosso granata intenso tendente al rubino. Al naso ha una marea di profumi, su tutto amarena, tabacco(splendido) e fragola con note speziate molto consistenti. In bocca spacca tutto, ma con eleganza, i tannini sono fitti, fitti ma non aggressivi. E' splendida l'acidità che chiude il sorso. Non so quanto costi, ma sui 50/60 euro li vale tutti. Marco.

lunedì 4 giugno 2012

Trebbiano d'Abruzzo Cerano, anno 2010, cantina Pietrantonj.

Ogni volta che stappo qualcosa di questa cantina è sempre un bel bere.... Comprato direttamente in loco durante la scorribanda abruzzese di primavera è un bel bianco da 13 gradi dallo straordinario rapporto qualità-prezzo se si pensa che la bottiglia costa intorno agli otto euro. Colore paglierino abbastanza acceso, ma elegante. In bocca sentori di mela, cedro e mandorla. Se fossi uno bravo direi che mi sembra di scorgere una nota minerale in chiusura. Un bicchiere equilibrato, morbido con la sapidità giusta ed una buona freschezza. Se ricordo bene è un vino che fa acciaio e legno per la vinificazione e solo acciaio per la maturazione. Mi sembra si possa dire che la scelta è giusta... Consigliatissimo. Marco.