mercoledì 29 febbraio 2012

Benvenuto Federico !!!



E' arrivato proprio nel giorno in piu' di febbraio...!!

Pesa 3.240 chilogrammi per la gioia di papà Andrea\detto Bob e di mamma Donatella.

Tanti auguri a tutti: alla mamma, al papà, al fratellone ed a lui...al nuovo arrivato !


Marco.

domenica 26 febbraio 2012

Visita alla cantina Giacomo Fenocchio.

Quando arriviamo ad un palmo dalla Cantina Fenocchio è ormai pomeriggio inoltrato, un po’ stanchi del viaggio, un po’ ansiosi di entrare nel clima langarolo, un po’ sorpresi tra i panorami che solo queste zone possono offrire…

La strada giusta è difficile da trovare ed è attraverso una consulenza telefonica “via Bolgheri” che troviamo il vicoletto giusto per arrivare alla metà.
Ci aiuta, come in molte altre occasioni, Riccardo del Corriere del Vino, amico del Melmo blog, ma soprattutto di Stefano che, tra passione e business, ci consiglia spesso itinerari, cantine e posti da visitare.

L’azienda Fenocchio fu fondata nel 1864 ed oggi è guidata da Claudio e Albino Fenocchio con sede alla Bussia di Monforte , la filosofia produttiva è quella tradizionale fatta di lavoro artigianale nel vigneto e di vinificazioni appropriate con l’utilizzo di botti grandi per la maturazione.


Le classiche varietà albesi vengono divise in numero prossimo alle 70mila bottiglie l’anno. Quella che non è mai stata in discussione, di anno in anno, è stata la genuinità in ogni prodotto.

Ad accoglierci è la moglie del figlio del proprietario che in quel momento sta “intrattenendo” un pulman di ospiti stranieri.
La signora, dopo i dovuti convenevoli, ci comincia a far assaggiare le varietà piu’ giovani che riposano nella parte piu’ vicina all’entrata della cantina. La gentilezza con cui ci mette a nostro agio è inusuale di questi periodi ed il tempo anche con lei, tra un assaggio e piccoli aneddoti di cantina, trascorre velocemente e in scioltezza.


Quando il sig. Claudio Fenocchio si libera e ci fa vedere la seconda parte della Cantina, dove riposano i vini un po’ più pronti, fuori è quasi l’imbrunire ed il paesaggio è sempre meglio. Certo fa un po’ freddino, ma i discorsi sul vinello sempre piu’ appronfoditi e pertinenti ci scaldano in fretta.


Claudio è assolutamente il langarolo che ti aspetti: spontaneo, scherzoso, amante della propria terra e dei frutti che essa da.
Bastano i primi assaggi per capirci al volo...e una volta che siamo,passatemi il termine, "entrati in confidenza" tutte le domande e tutte le nostre curiosità trovano una risposta.


Ho un fogliettino con gli apppunti degli assaggi che abbiamo fatto in sua compagnia e tra un attimo potrete leggere tutte le parole monche che ho scritto mentre giravo il bicchiere in quel tempio di bontà...ma non sarei sincero se non ribadissi che il ricordo migliore della visita è stato proprio quest'apertura totale verso i visitatori, questo tirarsi su le maniche e assaggiare insieme a noi, riflettere insiema noi, confrontarsi su annate, prodotti, botti piccole e grandi e così via.


Passiamo agli assaggi, faccio un riassunto dei principali e vado in ordine sparso quindi non prendetemi per matto...

Barolo Bussia 2008 Riserva: direttamente dalla botte ci fa davvero una grande impressione. E' chiaro che si tratta ancora di un "infante" bisognoso di tutte le cure possibili, ma davvero un grande assaggio. Emozionante.

Barolo Cannubi 2007:troppo alcolico, maturazione incerta ed in forte evoluzione.

Barolo Villero 2007: tra i 2007 assaggiati è quello che si presenta meglio, però siamo ancora in fase di evoluzione anche qui, particolarmente corto.

Barolo Cannubi 2008:decisamente un buon assaggio, ci fa saltare a tutti sulle sedie.
Il preferito dal gruppo.


Barolo Cannubi 2009: rimandato. Assolutamente ingiudicabile, che non significa cattivo, ma non me la sento di dare nessun tipo di giudizio a questo vino perchè in quella fase di maturazione non ci vuole un appassionato, ma un esperto...ed io, modestamente, non lo sono.

Barolo Bussia 2005: far tirare fuori una bottiglia di questa riserva al Sig. Fenocchio è stata dura, ma ce l'abbiamo fatta! E ne è valsa la pena: buon vino, buona bottiglia, buon naso e buon palato. Deve invecchiare ancora molto, ma alla fine questa boccia sarà sicuramente un "campione" e forse anche un fuoriclasse !

Cosa aggiungere? Che l'ora e mezza trascorsa con il Sig. Fenocchio è passata fin troppo velocemente. Abbiamo parlato sempre dei suoi vini entrando anche in alcune specifiche e confidenze che, come è giusto che sia, rimarranno tali.
Ci ha detto qual è il suo preferito, ci ha fatto vedere qualche bottiglia vecchiotta lasciata "tranquilla" a testimoniare il glorioso passato remoto dell'Azienda, ci ha raccontato qualche storiella di cantina da ridere...

Insomma quando è stato il momento di risalire in sella alla Multipla, che ci avrebbe "scarrozzato" verso la gradita cena, eravamo tutti molto soddisfatti.
Qualcuno tra noi ha coniato la frase:"Gente di vino, bella Gente !", non ricordo chi fosse, ma ha detto sicuramente una cosa vera.


Marco.

venerdì 24 febbraio 2012

Altri piccoli aggiustamenti sul blog...

Visto che sta sempre piu' diventando un mio diario...continuo con le mie personalizzazioni.
Possono piacere o no, ma sono le mie.


Ho modificato gli elementi in fondo...quelli sotto, sotto che non vede mai nessuno.

Ho tolto Pino la lavatrice, che tanto ormai non vede piu' neanche sua madre, ed ho tolto l'argomento un po' troppo soft delle slide\foto...
Ora potete ammirare delle splendide foto della Norvegia(quanto mi manca...sigh) e dei magnifici filmati della S.S.Lazio...

D'altronde il blog è mio e lo gestisco io...!
Saluti.


Marco.

mercoledì 22 febbraio 2012

Rosso di Montefalco, anno 2005, cantina Antonelli .

Era un "pezzo" riportato dalla scorribanda umbra della primavera...


L'ho aperto così per gioco e mi sono trovato davanti un bel rosso corposo, color rosso rubino con accesi toni violacei.
Il profumo era intenso con note di cacao, tabacco e spezie verdi su tutto, ma anche cannella e frutti di bosco nel finale.
In bocca era abbastanza equilibrato ed armonico, con sorprendenti tannini morbidi e maturi.
Aveva una discreta acidità, con retrogusto moderatamente persistente.


Costo euro 12 euro.
Bottiglia consigliabile, dall'ottimo rapporto qualità/prezzo.


Marco.

domenica 19 febbraio 2012

Anima umbra della Cantina Arnaldo Caprai.



Sarà a causa dell'inverno mite ed arido, sarà perchè questa Cantina rimane sempre tra le mie preferite, sarà quel che sarà, ma è un periodo che sto bevendo piu' bianchi che rossi.
Ed è molto strano a pensarci bene.

Questo prodotto è forse quello piu' economico della Cantina Caprai, ma io lo bevo sempre volentieri.
Grechetto cento per cento, dalla "giusta" alcolicità e senza troppi fronzoli.
Fatto a posta per accompagnare una cena tranquilla senza squilli di tromba e, calcolando che come prezzo siamo sotto agli otto euro a bottiglia, dal rapporto qualità-prezzo buono.
Provatelo senza pregiudizio e vedrete che non vi deluderà.

L'unica nota stonata è dovuta al fatto che era l'ultima bottiglia in cantina...


Marco.

mercoledì 15 febbraio 2012

Trebbiano Spoletino,anno 2009,cantina Antonelli San Marco.



Continua la saga bianchista del mio strano inverno...
Il vino assaggiato qualche giorno fa è il Trebbiano Spoletino della cantina Antonelli San Marco, comprato durante la scorribanda primaverile in quel di Montefalco.

Ero curioso di assaggiarlo e ne sono rimasto moderatamente soddisfatto.
Il Trebbiano Spoletino è una varietà autoctona umbra, colore paglierino con leggerissimi rilessi dorati.
Al naso abbiamo note speziate che fanno pensare alla vaniglia, ma anche note floreali e forse, in fondo in fondo, anche un po' di ananas e mela.

Non credo che possa resistere dieci anni in cantina come mi hanno detto in Loco, tuttavia puo' darsi che un altro periodo di "sonno" avrebbe migliorato ulteriormente il prodotto.

Io l'ho gustato con carne bianca e devo dire che ci andava abbastanza a braccetto....

Tirando le somme, una buona bevuta: si assaggia qualcosa di nuovo ad un prezzo contenuto, se vi capita provatelo.


Marco.

domenica 12 febbraio 2012

Il diavolo, certamente di Andrea Camilleri.



Ho letto da qualche parte che questa collana, Le Libellule, è una novità assoluta o quasi nel settore.
Si tratta di mini racconti dello stesso autore di poche pagine ciascuno.
Nel caso di Camilleri sono 33 racconti di due o tre pagine.

Diciamo subito che se avessi saputo che il libro era "fatto" in questa maniera probabilmente non l'avrei comprato...
Da ciò s'intuisce che a me non è granchè piaciuto, alcune storie sono belle, altre decisamente no, ma alla fine ho trovato poco interessante e poco invogliante andare avanti e l'ho finito con il fiatone.

Uno dei pochi di Camilleri che sconsiglio.

Il diavolo certamente, editore Mondadori, prezzo 10 euro.

Marco.

giovedì 9 febbraio 2012

Seratina del 27 gennaio...Melmo and friends.

E' sempre molto difficile ritrovarsi, non che manchi la voglia, ma gli impegni e gli imprevisti sono sempre in agguato.
Progettare una bicchierata in inverno è, se possibile, ancora più' difficile che farla in estate poiché ai soliti "impicci" personali di ognuno vanno aggiunti i malanni fisici causati da influenze, raffreddori e tossi compulsive di vario genere e grado.

Fare l'appello per questa serata è stato difficile, compito del Melmo era allargarla a nuovi possibili futuri membri, ma anche bere bene spendendo poco ed introducendo una forma nuova di divertimento...Inoltre fare una cernita tra la schiera di barbari che preme ai confini è sempre piu' un compito difficile ed ingrato.
Così insieme ai sei del Piemonte, ed a Daniele e Fabio sempre più' partecipi, c'erano le new entry Franco (detto oh Franco per le sue origini calabresi...scherzo!!), Tarquinio, Emilio e Fabrizio.

Il compito di ognuno era quello di portare una bottiglia dal valore "economico", ma non troppo, di 25-30 euro, di portarla coperta senza che nessuno la potesse vedere e senza parlarne prima della serata...
Quasi tutti si sono attenuti alla regola.


Ad ognuno dei partecipanti è stata data una scheda dove scrivere regione, vitigno e nome del vino, man mano che venivano assaggiati i campioni opportunamente numerati e preparati sul biliardo.
Ovviamente indovinare la regione dava un misero punto, indovinare il vitigno dava tre punti e indovinare il vino dava cinque punti. Era previsto un bonus di tre punti ove un partecipante riuscisse ad indovinare due elementi su tre.


A scanso di equivoci...non era per niente semplice per tanti motivi.
In particolare il buon Fabrizio, all'esordio nelle bicchierate, era in preda ad un attacco virulento di influenza che non gli permetteva di essere troppo partecipe al gioco.
Gli altri, chi più' chi meno s'impegnavano abbastanza.
Fabio, tra un salto nel forno e uno dentro al camino, riusciva ad essere abbastanza "attaccato" al gioco. Daniele merita un encomio speciale poiché dove non arrivava con "il naso ed il palato" sopperiva con mezzi artificiali, talmente aguzzi che non ce la siamo sentita di proibirli (utilizzava la macchinetta fotografica per copiare dai suoi vicini di posto...).


Emilio, anche lui all'esordio tra noi, all'inizio era un po' spaesato...non sapeva se eravamo più' scemi, più' alcolizzati o più' matti. Quando ha capito che siamo un mix di tutto ciò, penso si sia divertito ed abbia apprezzato anche l'andazzo scanzonato della serata. Peccato per lui che gli impegni musicali gli hanno sottratto tempo e voti sulla scheda, perché da un primo sguardo sembrava decisamente bravino...sarà per la prossima.


Stefano ed Andrea, detto Bob, mi hanno aiutato durante la serata ed hanno partecipato senza troppe ansie alla "gara". Stefanino purtroppo ci ha lasciato a metà cena per un impegno che alla fine si è fortunatamente rivelato un falso allarme, ma ciò gli ha precluso comunque la possibilità di partecipare al gioco.


Francesco ha seguito scrupolosamente il gioco, ha sbevazzato benino e poi alla fine ha fatto un'infrazione ed in fase di resoconto finale è stato penalizzato di qualche punto che gli è costato il podio. Comunque promette benone, alla sua età fare piu' di 40 punti su una scheda del genere...era utopia !
Franco e Tarquinio, altre due new entry della serata, hanno partecipato in maniera diversa: Franco piu' attento all'inizio ha poi svaccato alla fine, quando il grado di alcol aveva raggiunto la cabina di comando, Tarquinio ha svaccato praticamente subito nonostante potesse anche avere qualche suggerimento...diciamo che ha pensato soprattutto a magna'.
Forse per entrambi è stata decisiva, in negativo, la collocazione; magari la prossima volta li allontaniamo da Mario...che ha fatto capire ben bene che vino aveva portato e poi ha preso pochissimi punti sugli altri.
Male...molto male, i veterani insegnano e non lasciano.


Il gioco ha comunque dato alla serata momenti molto particolari.
Ci sono stati attimi di baldoria seguiti da momenti di fragoroso silenzio in cui tutti cercavano qualche frescaccia da scrivere sulla scheda...poi si sentiva il click della macchinetta fotografica di Daniele e si rideva tutti come ossessi.
Un'atmosfera un po' particolare, ma comunque bella e gogliardica.


Alla fine, sommati i punteggi, c'è stata qualche sorpresa...
Al quinto posto si è classificato Fabio, con un buon risultato, calcolando che è l'unico che aiuta in cucina e che si rilassa ben poco durante la cena: ho proposto per lui una sedia con le corde per la prossima serata...
Al quarto posto Francesco, penalizzato di qualche puntarello, ma sempre "sul pezzo" come direbbe Mentana (47 punti).
Al terzo posto Aurelio, che si è applicato molto e che sotto, sotto ci teneva a non sfigurare (53 punti).
Al secondo posto, sorpresa della serata, il sor Daniele, che tra un click e una mano morta sulle schede degli altri, ha messo insieme 57 punti e si è portato a casa i sei bicchieri da degustazione.
Al primo posto colui che a casa da Aurelio vince sempre, che si tratti di poker o di degustazioni:Bob. Con 87 punti ed alcune particolarità ben riconosciute sulla scheda ha staccato tutti e si è portato a casa un cofanetto smart box per degustazioni in tutta Italia per due persone.

Cosa ho dimenticato ? Le barzellette dette da Stefano e Daniele ? E' vero, ma non riuscirei a scriverle. Gli intermezzi musicali al pianoforte di Emilio ? Cavolo se ci sono stati, ma raccontare anche quelli è impossibile.
I nomi dei vini bevuti ? Vedeteli dall'ultima foto, niente di che rispetto ai nostri standard, ma comunque quasi tutti dei buoni vinelli.
Insomma la solita banda di matti, cambia qualche interprete, cambia la voglia di prendersi in giro, cambiano le bottiglie sul tavolo, ma si sta sempre benissimo.

Speriamo di replicare presto, è già pronta una nuova scheda ed un nuovo giochetto....chi brinda con Noi ?


Marco.

mercoledì 8 febbraio 2012

Piccoli aggiustamenti...sul blog !

E chi lo dice che tutto il freddo viene per nuocere ?
Viste le temperature e visto che non si riesce a mettere il naso fuori dalla finestra, mi sono dedicato un po' alla risistemazione del blog.


Ho cambiato la foto nel profilo, quella vecchia era troppo..."vecchia", ho aggiornato i links che secondo me sono da vedere, quando qui giacciono sempre i stessi pezzi, ed ho caricato qualche nuovo topic in uscita prossimamente...

Insomma, a voi sembrerà poco, ma poco non è, considerando anche il fatto che il buon Stefano non da piu' una mano da un bel pezzo e che tra un po', stando alle previsioni naturali, ne darà sempre di meno.
A quel gran c.....e panato ho dato l'ultimatum: o torna ad aiutarmi nel giro di un annetto oppure lo sfratto dal blog !
Voi che dite torna ?

Ciao a tutti !

Marco.

p.s.domani in uscita un grande pezzo...!

lunedì 6 febbraio 2012

Alla ricerca di Nemo in dvd...

Storia di un giovedi sera da solo con Sofia.
Con Simo nella City a fare shopping, avevo pensato che un dopocena rilassante dovesse passare per forza attravero un bel film da vedere insieme alla Cucciola.
Detto...fatto !
Novità nude e pure non c'erano, quindi ho optato per un grande classico che, strano ma vero, non avevo mai visto.


Alla ricerca di Nemo (Finding Nemo) è un film d'animazione della Pixar del 2003, vincitore del premio Oscar 2004 come miglior film d'animazione.

La storia è splendida, i colori del film spettacolari...guardarlo con il sistema dolby attivo è stata la ciliegina sulla torta che ha reso il dopocena ancora piu' bello.
Il film narra la storia di Marlin un pesce pagliaccio neo-papà in attesa che si schiudano le numerosissime uova deposte da sua moglie Coral, ma improvvisamente un barracuda li attacca e divora Coral e tutte le uova. Marlin, disperato, scopre però che un solo uovo si è salvato, e decide di chiamare quell'unico figlio rimastogli Nemo, come era desiderio di sua moglie.
Nemo cresce, e Marlin riversa su di lui tutte le premure possibili, terrorizzato che si possa far male e che gli possa capitare qualunque cosa anche di poco conto; oltretutto, Nemo è nato con una pinna atrofica (più piccola), e questo rende ancora più ansioso il padre....

Non vado oltre perchè altrimenti vi toglierei il gusto di vederlo.
Io posso solo dirvi che a me e Sofia è piaciuto molto, lei ha fatto qualche saltarello e qualche piagnucolamento in alcuni momenti, ma poi mi ha confidato di volerlo rivedere presto.

Per la cronaca, sul divano mentre lo guardavamo abbiamo consumato: 3 monete di cioccolata, due ovetti kinder, tre barrette di kinder maxi e due di quelle normali, un pacchetto di smarties insieme ad alcune ciambelline zuccherose.
Lo so che è tutta robaccia, ma per una sera...:-)


Marco.



venerdì 3 febbraio 2012

Chateau de Lascaux, Coteaux du Languedoc, anno 2009.

Ricordi di mezz'estate
Avevo comprato questa bottiglia in Francia durante le vacanze estive e l'ho bevuta ultimamente.


Non sono in grado di giudicare in maniera approfondita il vinello perchè sui francesi ammetto tutta l'ignoranza possibile, certo è che non mi ha fatto "morire".
Eppure quella zona, a ridosso della Provenza, è una zona che produce molto vino bianco e rosso
I vigneti si estendono dai dintorni di Nîmes e del Pont du Gard fino a oltre Narbonne e Carcassonne. Sentieri di randonnée, musei del vino e circuiti turistici invitano a scoprirli, molte cantine sono sempre aperte al pubblico.
Anche il paesaggio enovinicolo è molto bello, le statali che spesso si percorrono per raggiungere i paesini sono spesso circondate da grandi vigneti.



Tornando in topic...avevo bevuto questo vino anche sul posto e li per li mi era sembrato migliore. Calcolando che l'avevo pagato poco piu' di 25 euro, direi che è un acquisto, a quel prezzo, da sconsigliare fortemente.
Poi come al solito...de gustibus...
Colore giallo paglierino, alcolicità abbastanza alta, poca sapidità, estremamente corto in bocca e poco naso.
Non ricordo di aver pensato ad accostamenti facili.

Marco.

mercoledì 1 febbraio 2012

L'identikit dell'enoturista...

Una notizia interessante presa dalla rete...Voi che ne pensate, la ricerca arriva a conclusioni veritiere o no ?


Da AGI.it del 31/01/2012 senza firma.
(AGI) - Perugia, 31 gen. - E' italiano, di eta' tra i 30 e i 50 anni (7 su 10 sono under 50) e internauta. Pianifica le proprie vacanze autonomamente sul web, viaggia in coppia o in un gruppo di amici e cerca un'offerta integrata che al vino abbini cultura, sport, natura e benessere. Visita le cantine tutto l'anno, non solo nel periodo estivo, dove spende fino a 100 euro. E' l'identikit dell'enoturista tracciato nell'indagine Cst- Movimento Turismo Vino 'Il volto dell'enoturista oggi', condotta sulle cantine del Movimento e diffusa oggi nella Conferenza internazionale dell'enoturismo di Perugia.
La ricerca sara' presentata domani dalla presidente del Movimento Turismo Vino, Chiara Lungarotti. All'enoturista piace la vacanza fai da te: secondo il 66,3% dei produttori, 2 clienti su 3 scelgono il proprio itinerario e la propria visita in cantina in maniera indipendente su internet, senza affidarsi all'intermediazione di tour operator.



Fanno eccezione il Sud e le isole, dove c'e' un'incidenza maggiore di viaggi organizzati. A fare da traino nella scelta dei visitatori e' soprattutto il sito web dell'azienda, molto piu' efficace dei tradizionali strumenti di promozione e in grado di attrarre e intercettare crescenti fasce di pubblico. Non solo: oltre la meta' dei produttori dichiara che e' il mezzo piu' utilizzato per registrare il cliente e ricontattarlo dopo la visita.
Il 61,3% dei visitatori e' di sesso maschile.
Ad arrivare nelle cantine soprattutto i turisti italiani: il 62% delle presenze contro il 38% degli stranieri.
Ma sono questi ultimi a spendere di piu': secondo l'esperienza delle aziende, su una spesa media di 50 euro in cantina, il turista straniero e' nel 65% dei casi molto piu' propenso a spendere per portare a casa i prodotti del territorio che ha visitato.
A questa cifra vanno poi aggiunti i costi per il pernottamento e le altre attivita', per arrivare ad una spesa media procapite giornaliera di 193 euro, come confermato dal Censis. Dato che supera notevolmente la spesa media nazionale (90 euro). (AGI)