lunedì 31 ottobre 2011

Appunti di viaggio, Barolo.









20-22 agosto La Morra


Gli ultimissimi giorni di vacanza li ho passati a barolo. Tralascio tutta la parte vignaiola, perchè il Melmo blog avrà modo di parlare della faccenda fra non molto.


Per il momento posso dare qualche consiglio, specie per mangiare e dormire.



Visitare. Noi abbiamo fatto base a La Morra. Il paese è piccolissimo ma molto carino. Nella piazza centrale trovate una stupenda terrazza sulla zona del Barolo. Potrete ammirare dall'alto la conformazione della zona, i vigneti e paesi come Barolo, Castiglione Falletto, Grinzane Cavour, etc. Barolo anche è molto carino, anche se sempre piccolino. Più grandi e da visitare sono Alba, il cui centro storico é veramente bello e nella cui periferia potrete trovare la fabbrica simbolo di quando eravate bimbi (adesso che ho capito un po' di cose, meno....): la Ferrero! :-) Da vedere, specialmente di sera visto il fascino che ha illuminato è anche Brà.





Dormire. Noi abbiamo dormito al Corte Gondina Hotel. Si tratta di un bellissimo tre stelle, meglio di molti 4 stelle e che consiglio caldamente. È una vecchia corte ristrutturata, molto elegante ma senza eccessi. Le camere danno su un ampio cortile interno (la corte appunto) che è diventata un giardino con tavolini e gazebo, dove si può fare colazione la mattina, prendere uN drink durante il giorno o semplicemente riposarsi e leggere un giornale. Poco più giù c'è una piccola ma bella piscina, dove ci siamo allietati un intero pomeriggio vista la paurosa afa che c'era in giro.
Le camere sono in stile classico. Sono grandi, con un bell'armadio e un tv moderno (con il digitale terrestre, peccato). Forse solo il bagno non è all'altezza: c'è tutto, anche bei prodotti, ma è molto anonimo.
La colazione (compresa nel prezzo) è ottima e abbondante. Ogni cosa ha il cartellino che indica cos'è e la sua provenienza, anche quando è commerciale. Ad esempio, i croissant erano delle Tre Marie, ma c'era scritto anche questo.
Mangiare. Abbiamo fatto due cene. La prima, quasi obbligata, alla mitica osteria del boccon divino, a Brá. Si tratta del "compare" storico di slow food. La carta, sia del cibo che del vino, é amplia ma senza esagerare. Sono segnalate tutte le chicche, come i presidi slow food usati. Il cibo è buono, anche se, a mio parere, i piatt eran un po' timidi come sapori. Abbiamo preso piatti tipici della cucina piemontese, anzi langarola come i tajarin e i blin, ma in effetti penso che il cuoco potesse osare un po' di più, specie sui tajarin. Ciononostante abbiamo mangiato molto bene, spendendo circa 30 euri a testa per due primi, due secondi e due dolci, accompagnati da due bicchieri di vino (una bollicina e un Barbaresco).
Alla trattoria La Torre di Cherasco abbiamo fatto la miglior cena della vacanza. Persino superiore a quella di Strasburgo. Il patron è un pò strano. Si scoccia subito, ha un'aria indolente e dopo poco ti accorgi che non lo fa per scherzare ma è proprio così. Il cibo è però eccellente. Non ricercato, ma molto curato negli accostamenti e nelle presentazioni. Piacere per gli occhi oltre che per il palato.
Dopo un antipasto misto a testa, abbiamo preso due primi e un secondo.
I primi erano nuovamente i tajarin e i blin. I blin se la giocavano, anche se forse quelli del boccon divino erano un po' più buoni. Ma sui tajarin la torre, come si dice a Roma, j'ha dato 'na pista. Il secondo era una coscia di anatra al forno: eccellente, anzi spettacolare per come si scioglieva in bocca.
Chiudo solo con un'ultimissimo consiglio. Ad Alba togate ance Eataly. Se non ci siete mai stati, fateci un giro:' vale la pena. Ci sono tantissimi prodotti e prelibatezze del Piemonte e di tutta Italia a vostra disposizione. Non vi fate prendere la mano, però. Non vi regala nulla!!


Stefano.

venerdì 28 ottobre 2011

Appunti di viaggio, Savoia.

Partiti da Beaune ci siamo diretti in Savoia, per la penultima tappa del nostro viaggio. Saint Gervais è un piccolo paese a ridosso del monte bianco.
È molto carino anche se piccolo. È la base di partenza ideale per molte gite nei dintorni: è il posto da cui parte il trenino per il monte bianco, è meno incasinato di chamonix e meno costoso di megeve. Ci sono anche le terme e si trova vicino all'autostrada. Insomma, fateci un pensierino.
Nei dintorni vale sicuramente la pena di visitare chamonix e megeve. Chamonix è proprio sotto il monte bianco. La vista è spettacolare anche perchè ci sono tantissimi che fanno parapendio poche decine di metri sopra la tua testa. La cittadina è anche abbastanza grande. Il centro storico è carino e molto affollato a qualsiasi ora del giorno. La cosa bella dei posti di montagna francesi rispetto a quelli tirolesi è che i negozi sono aperti anche durante l'ora di pranzo e non c'è la rigidità di orari tedesca! Anche nei ristoranti mangi grossomodo a qualsiasi ora. Per gli spuntini ci sono anche fast food, pasticcerie, etc.



Megève é ben diversa: bellissima anch'essa, ma con un fascino più discreto, direi aristocratico. D'altronde si dice che sia stata fondata di una nobildonna, delusa dal decadimento di St. Moritz. Megéve é più piccola, ma decisamente più tranquilla di Chamonix. Il centro è bellissimo, anche se non sta sotto il monte bianco (che si vede in lontananza, perchè siamo su un altro versante ma comunque vicini).Molti negozi anche qui, ma più selezionati.
A Saint Gervais si prende anche il trenino a cremagliera per il Monte Bianco. In realtà non va sul Monte Bianco, ma su quello accanto, ma evidentemente si vendeva di più chiamandolo così.
Il trenino comunque è carino. Si parte dal fondo della valle e in circa 45 min si arriva fino a 2300 metri, in un posto che si chiama nide d'aigle (ossia nido delle aquile). In effetti è molto bello, anche se costicchia (32 euri a cranio, andata e ritorno). Ile treno fa diverse fermate, per cui sia a scende che a salire si possono fare dei tratti a piedi. Noi ne abbiamo fatti un paio: il primo dal nide d'aigle va verso un ghiacciaio li vicino. Ci vogliono 30 minuti circa, ma non tanto per la distanza, quando perchè la strada è un po' impervia, anche se i franzosi dicono che sia facile (maddeche?). La seconda, decisamente più agevole, tra la seconda e la terza fermata. Consiglio: il treno è sempre super affollato. Conviene prendere i biglietti in anticipo (qualche giorno prima) o prenotarli via telefono. Se arrivate fino in cima, cosa che vi consiglio anche per i 32 euri sborsati, portatevi un kway perchè tira vento.



Un altro posto che abbiamo visto è stato Annecy. Si trova a circa un'oretta da Saint Gervais. La cittadina è costruita di fronte a un lago, detto appunto lago , dove si possono noleggiare barchette, pedalò, etc.. Il centro è una sorta di piccola Venezia, attraversata da tanti canali. Tra il lago e il centro storico c'è un bel parco (les jardins europèen) molto carini e rinfrescanti. In effetti il problema più grande che abbiamo avuto é stato il caldo, che cominciava Ada arrivare dall'Africa. In più, tra lago e canali, Annecy è molto umida. Infine, era strapieno di gente. Insomma, abbiamo passato una buona parte della giornata nei jardins. Non è che ci abbia entusiasmato molto la cittá comunque.

Stefano. .

martedì 25 ottobre 2011

Appunti di Viaggio, Borgogna.



La Borgogna è un paradiso per chi ama il vino: chilometri e chilometri di terreni vitati, l'arcinota côte d'or e in particolare quel pezzo che si chiama côte de nuits, che accompagnano dalla zona sotto Beaune fino a Digione, passando per i paesi più noti del mondo, almeno per un enofilo: puligny monrachet, vosne romanèe, gevrey chambertin, nuits San george, e tanti altri.
La cosa bella è che oltre che a una grande statale, che vi porta in fretta dove preferite, ci sono stradine piccolissime ma accessibili sia in auto che (consigliato) con la bici, che passano proprio in mezzo alle vigne più celebri: romanè conti, la tache, richebourg, saint vivant, etc.
Naturalmente l'ideale sarebbe andarsi a fare la visita da qualche produttore.
A noi, dato il periodo, non c'ha filato proprio nessuno, ed è stato un peccato.
Ci sono tante enoteche ovviamente, sia per degustare che per comprare.
Per chi vuole, su internet vi sono diversi siti che propongono escursioni organizzate, da mezza giornata a qualche giorno.
Sono un po' costosette peró.Se non siete amanti dei vini, il che è sicuramente un bene per il vostro portafogli, c'è comunque tanto da fare, anche se il must è sicuramente quello. Non consiglio tanto i paesetti, carini ma veramente dei buchiq.

Beaune è abbastanza carina, anche se piccolina. È un paese tipicamente medievale, segnalo sia la cattedrale (anche qui di sera fanno i giochi di luce) che il vecchio ospedale (l'hospice de Beaune). Se volete bere e comprare ci sono diverse enoteche nel centro del paese. Per fare una degustazione vera e propria le guide consigliano anche il Marchè au vins, ma a noi non ha fatto una grandissima impressione.
Siamo stati anche a Digione, una mezz'oretta di auto da Beaune.
La cittá, famosa nel mondo per la senape, è anche molto bella. Il centro, per quanto abbastanza piccolo, è veramente carino. Digione è stata l'antica capitale della Borgogna, quando quest'ultima era un'entità diversa dalla Francia e anzi rivaleggiava con essa. Si dice che siano stati proprio i borgognoni ad arrestare Giovanna D'Arco. La piazza centrale è infatti dominata dal palazzo in cui anticamente si trovava il parlamento della Borgogna. È una piazza ad emiciclo, con delle fontane con giochi d'acqua nel mezzo (giochi d'acqua, giochi de luce, ma stanno sempre a giocá sti franosi ...... :-)). Vi consiglio anche di andare a vedere il celebre negozio delle senapi di Malle. Non credo non possiate trovarene qualcuna che vi aggrada.
Noi non abbiamo fatto in tempo, ma la la Borgogna è nota anche per i due famosi monasteri di Cluny e Citeaux.
Dormire. Trovare un posto dal buon rapporto qualità prezzo è veramente una scommessa in Borgogna. Gli hotel sono carissimi e a volte anche un po' sfigatelli, quindi scoccia un po' pagare certe cifre. Probabilmente i migliori hotel si trovano nei paesini interni, anche se non è facile trovarli soprattutto sui grandi siti di booking. Noi passeggiando in particolare nella côte de nuits abbiamo visto diversi B&B, che potrebbero essere una buona soluzione.
Noi ci siamo fermati a Beaune, nell'hotel http://www.lecedre-beaune.com/fr/index.php
L'hostellerie Le CedreL'hotel è molto bello, un quattro stelle. La cortesia del personale non altrettanto, a parte una signorina bionda con i capelli corti, di cui non ricordo il nome ma che è stata veramente un angelo. Gli altri abbastanza scortesi nelle risposte, quando ti capivano però, visto che molti di loro non parlavano inglese.
La stanza erano molto grande, ben arredata. Poco capiente l'armadio. Abbiamo dovuto usare le cassettiere e la roba ci stava appena. Il wi fi era gratuito ma in camera non prendeva bene: bisognava fare delle mosse di karatè per cercare il segnale, come con i vecchi telefono di 10 anni fa. A richiesta precisa, alla reception mi hanno detto che nelle zone comuni si prendeva bene. Non che mi aspettassi un'altra soluzione, però per un quattro stelle che non ti regala niente e dove sul sito c'è scritto che il wi fi si prende in camera .....
La colazione non è inclusa, ma questo è abbastanza tipico all'estero e in particolare in Francia. Costa 18 euro a persona e secondo me non li vale per niente perchè il cibo, seppur ottimo, era poco come scelta e soprattutto perchè la cameriera era di una scortesia unica. Anche il parcheggio è a pagamento (mi pare 14 euri a notte) ma ve lo sconsiglio, dato che di fronte all'hotel ci sono aggratise tanti posti.


Mangiare. Allora la prima (pranzo del 13) l'ultima (cena del 14) esperienza non sono state un granché. Meglio la cena del 13 decisamente. Andiamo con ordine.
Per il pranzo del 13, siamo stati in centro a Beaune, in un posto che si chiama Brasserie La concorde. Sembravano tutte cose tipiche dal menù (tra cui le escargot, per chi le ama) ma i piatti che passavano non facevano presumere niente di buono. Abbiamo preso un'insalatona (non granchè) e una pizza (bleah). Peccato perchè il posto sembrava anche carino.
La cena del 13 è stata decisamente migliore.
Siamo andati, su consiglio dell'hotel, presso il ristorante Le Fleury, anch'esso centralissimo. Abbiamo preso alcuni piatti tipici, tra cui una bistecca di manzo cotta al vino rosso, veramente buona. Hanno anche dei vini al bicchiere (prendere una bottiglia in francia è una cosa impegnativa). Io ho preso un gevray - chambertin premier crù, 2007. Non ricordo il produttore, ma non era un granchè, quindi poco male.
La cena del 14 è stata disastrosa. Siamo rimasti in hotel, dato che il suo ristorante sembrava molto bello, anche se piuttosto formale. In effetti il servizio è stato eccellente, ma i piatti molto meno. Erano cose semplicissime, tipo ovetto, bistecchina, etc. L'unica cosa veramente buona sono stati i formaggi, ma per il prezzo pagato diciamo che si poteva fare ben d meglio (se la colazione costava 18 euro vi faccio immaginare i prezzi del ristorante....).


Stefano.

sabato 22 ottobre 2011

Appunti di viaggio,Strasburgo.


12-13 agosto Strasburgo

Strasburgo é il posto più bello che ho visto in vacanza, ed in generale una delle più belle città mai viste in assoluto.
È un bel mix di gotico, classico -rinascimentale e moderno. La cittá è al confine tra Francia e Germania, un confine delimitato dal fiume Reno. Se arrivate dalla Germania come noi, infatti, su un ponte trovate il cartello con la scritta "France".

Il centro storico si trova in una specie di isolotto circondato da canali che confluiscono nel Reno. Come una sorta di grande raccordo anulare d'acqua, sufficientemente grande da essere anche navigabile. Proprio per questo si chiama "grand ile" ossia la grande isola. Gli edifici del centro sono un po' gotici e un po' classici, mentre le modernità europee ( il parlamento, la stazione e altri edifici come le università) sono fuori dal centro.

Il centro è piccolino, si gira in poche ore. Vi segnalo la cattedrale (ovviamente di notre dame ....) che sembra quasi fatta di pizzo e che abbiamo visto per nostra fortuna anche oggetto di giochi di luce bellissimi fatti con appositi proiettori. Bellissimo anche il "palace rohane" un palazzo storico che affaccia su uno dei canali, vicinissimo alla cattedrale e la "petit france" una zona dove i canali si ramificano e ha un aspetto decisamente fiabesco.

Dormire. Abbiamo dormito all'hotel Monopole, a due passi dal centro e dalla stazione. Ci siamo trovati complessivamente bene, sia per la stanza che per la colazione. L'hotel è della catena Best Western, che in genera non amiamo, ma invece stavolta è andata bene sia come trattamento che come prezzo, anche considerando che la Francia é costosa. L'unico problema è che non ha il parcheggio, ma ha una convenzione con un grande parcheggio nelle vicinanze a costi abbordabili (noi abbiamo pagato meno di otto euro per una notte).

Mangiare. Anche in questo caso ci siamo rivolti a tripadvisor. Il posto dove siamo andati, che consiglio caldamente, si chiama "Au renard prechant" e sta poco fuori dal centro storico, ma sempre in zona carina.
Il posto si trova dentro una vecchia cappella del xvi secolo, ed è arredato con molto gusto. Tra gli arredi vi segnalo anche una volpe imbalsamata (in francese volpe = renard, appunto). Abbiamo mangiato bene, con piatti tipici della cucina alsaziana e quindi un po' conditi ma niente affatto pesanti. Tra gli alti consiglio delle uve strapazzate con il pinot nero e la quichè di formaggio e uova.
Io ho preso anche un maialino molto buono e tenero. Il personale era anche qui come a Ulm composto da sole donne, che però erano decisamente più gradevoli e inoltre parlavano bene inglese e sono state molto gentili e cordiali.


Per chi vuol mangiare in un posto famoso e raffinato, pare che sia molto buono il ristorante "au crocodile" in pieno centro storico. Poi Strasburgo è strapieno di weinstube in tipico stile alsaziano. L'unico consiglio è di valutare bene quelle vicino alla cattedrale, perchè passandoci vicino non sembravano un granchè.

Vi lascio con questo video notturno!!




Stefano.